The Phair 2023

Dal 4 al 7 maggio 2023 Torino Esposizioni ha ospitato The Phair. Photo Art Fair, la IV edizione della fiera fotografica diretta da Roberto Casiraghi.

The Phair è un appuntamento annuale dedicato esclusivamente alla fotografia, una fiera dove le più autorevoli gallerie d’arte nazionali e internazionali propongono un’accurata selezione dei migliori scatti fotografici contemporanei. Per l’edizione appena passata erano presenti galleristi da tutta Europa, da Londra ai Balcani, con una prevalente partecipazione delle sedi italiane, da tutta la penisola.

Il tema di quest’anno era legato all’esplorazione dell’idea fotografica: origine, trasformazione, espansione e risultato finale. Le fotografie degli artisti esposti, affermati ed emergenti, sono diventate una narrazione multiforme di visioni, espresse attraverso metodi tradizionali e innovativi, utilizzando differenti supporti, materiali e tecniche.

Inoltre The Phair 2023 ha presentato la mostra monografica Mario Giacomelli. Forma e poesia, a cura di Chiara Massimello, un focus sulla produzione di uno dei più importanti maestri della fotografia italiana. Le opere, provenienti dalla collezione privata Massimo Prelz Oltramonti, dalla collezione di Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea e dalla GAM di Torino, hanno commemorato il lavoro fotografico di Giacomelli dai primi anni Cinquanta alla fine degli anni Novanta.

Mario Giacomelli, Io non ho mani che mi accarezzino il volto – Pretini (1961_63), courtesy collezione Massimo Prelz Oltramonti ©Archivio Mario Giacomelli

Le fotografie in bianco e nero dell’artista di Senigallia sono intrinseche di una poesia che ritrae la semplicità nelle vesti di preti danzanti, anziani innamorati e contadini nei campi. Tra le forme geometriche dei suoi paesaggi rurali e i segni dell’odiata vecchiaia, catturati per manifestare la sua rabbia nei confronti del tempo che passa, ci riporta in un’altra epoca. Giacomelli è un artista poeta che ha anticipato in Italia il movimento della land art americana, rivolgendo la sua ricerca alla contemplazione della natura e alla precarietà dell’esistenza.

Paesaggio come atto di espressione totale dove sento lievitare la natura, il flusso traumatico del tempo. È la dimensione dello spazio ridotto a un’emozione unica. Un’estensione della mia esistenza dove il quotidiano, il ripetitivo, viene come filtrato dal fluente dell’immaginario. Io non ritraggo il paesaggio ma i segni, le memorie dell’esistenza di un “mio” paesaggio. (Mario Giacomelli, appunti manoscritti anni ’90, courtesy Archivi Mario Giacomelli)

Mario Giacomelli, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (serie composta nel 1966_68 con fotografie dal 1954 al 1966), Courtesy collezione Massimo Prelz Oltramonti ©Archivio Mario Giacomelli

Il ruolo avanguardista dell’arte propone temi che documentano il continuo cambiamento della società, offrendo nuove visioni aperte e inclusive del mondo. Il fruitore è invitato a volgere lo sguardo altrove per osservare cosa c’è oltre la propria confort zone e ampliare i propri orizzonti. Nel suo complesso The Phair è stata un’occasione per immergersi nella ricerca fotografica contemporanea e la si può considerare una fiera adatta agli appassionati, ai collezionisti e anche solo ai curiosi.