Reframing Museums
Louvre Abu Dhabi - Department of Culture and Tourism Abu Dhabi

Reframing Museums | Ripensare il museo

Il Louvre di Abu Dhabi e l’università di New York ad Abu Dhabi hanno svelato il programma del Simposio “Repenser les musées”, online dal 16 al 18 novembre 2020

Reframing Museums sarà una simposio virtuale e innovativo, durante il quale si parlerà delle nuove sfide e dei nuovi sviluppi che riguarderanno i musei in epoca di pandemia. Si discuteranno i problemi e le possibili soluzioni che direttori, curatori e professionisti museali dovranno trovare da qui ai prossimi mesi.

Il simposio durerà tre giorni, durante i quali verranno istituite tavole rotonde, sessioni tematiche e conferenze con i maggiori leader a livello globale come HE Noura Al Kaabi (Ministro della cultura e dei giovani degli Emirati Arabi Uniti), HE Mohamed Khalifa Al Mubarak (dipartimento cultura e turismo di Abu Dhabi), Jean-Luc Martinez (direttore del Louvre), Kwame Anthony Appiah (professore di filosofia e legge a New York e alla NYU di Abu Dhabi) e altri poeti, filosofi e direttori. Il programma è stato realizzato da un comitato curatoriale, che ha preso spunto dai workshop tenuti prima del simposio e intitolati “Unframed Voices”. I partecipanti potranno ascoltare ciò che intellettuali, ricercatori, artisti e specialisti di musei di tutto il mondo avranno da dire riguardo alle sfide future e alle responsabilità che i musei dovranno affrontare, per trovare soluzioni innovative da poter mettere in atto. Il programma si articolerà attorno ai tre pilastri istituzionali che tradizionalmente definiscono il settore museale: il 16 novembre verrà affrontato il tema delle Collezioni, mentre il Palazzo/Cantiere e le Persone (sia il pubblico che il personale) saranno i temi di discussione del 17 e del 18 novembre.

Durante la serie di workshop organizzati in preparazione al simposio sul tema delle “Voci fuori dalla cornice”, professionisti museali di tutto il mondo si sono riuniti virtualmente per rivisitare i tre pilastri del settore museale e definire le questioni principali che vorrebbero vedere affrontate durante questo evento. Il programma sarà organizzato attorno a tavole rotonde, conferenze e presentazioni di casi studio e offrirà ai partecipanti opportunità di networking regolari, sia in sessioni di piccoli gruppi, sia durante discussioni organizzate come parte del programma Virtual World Café.Tutti i programmi saranno gratuiti. Le discussioni si terranno in inglese, con traduzione simultanea in arabo e francese, nonché sottotitoli in inglese live.

Il programma di apertura
Il primo giorno sarà dedicato alle Collezioni. Il discorso di apertura di Sua Eccellenza Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi, darà il via all’evento. In seguito ci sarà il discorso di benvenuto di Manuel Rabaté, direttore del Louvre Abu Dhabi, e di Mariët Westermann, vice-cancelliere della New York University di Abu Dhabi. La prima tavola rotonda si concentrerà sul tema dell’acquisizione per arrivare a quello dello storytelling: si discuterà di quale sarà il futuro per le collezioni museali con Sheikha Hoor Al Qasimi, presidente e direttore della Sharjah Art Foundation, la direttrice della Tate Maria Balshaw, Mikhail Piotrovsky, direttore generale del Museo statale dell’Ermitage, la direttrice del dipartimento scientifico, conservazione e raccolta del Louvre di Abu Dhabi Souraya Noujaim e tanti altri ancora. Le discussioni saranno moderate da Mina Al-Oraibi, caporedattore del quotidiano The National, negli Emirati Arabi Uniti.

Riprogettare il museo insieme sarà il tema del discorso di Kwame Anthony Appiah, filosofo, teorico culturale, romanziere e professore di filosofia e diritto alla New York University e alla New York University di Abu Dhabi. Ci sarà un’altra tavola rotonda sul tema del futuro delle mostre dopo la pandemia con Chris Dercon presidente del Rmn-Grand Palais, Hamady Bocoum, direttore generale del Museo delle civiltà nere, Senegal, Hervé Barbaret, direttore generale dell’Agence France Muséums, Manuel Borja-Villel, direttore del Museo Reina Sofia e Yang Zhigang, del Museo di Shanghai. Le discussioni verranno moderate da Antonia Carver, direttrice di Art Jameel, in Arabia Saudita.

I casi studio saranno svolti in relazione ai temi dello storytelling digitale e della condivisione della conoscenza nell’era digitale, presentati da Lāth Carlson, direttrice del Museo del futuro negli Emirati Arabi, Peter Gorgels del  Rijksmuseum, Hilary Knight, direttrice digitale della Tate, Regno Unito, l’artista e programmatore Gene Kogan, Olivier Mauco della Game in Society, Anna Lowe, co-fondatrice di Smartify e Sara Bin Safwan, curatrice del Guggenheim Abu Dhabi. La sessione sarà moderata da David Wrisley , professore associato in Digital Humanities alla NYUAD. Un’altra tavola rotonda verterà sul tema del futuro e sulla ricerca di nuovi modelli di business oltre il turismo e la mostra “blockbuster” con Sua Eccellenza Saood Al Hosani, sottosegretario ad interim del Dipartimento della Cultura e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti, Françoise Benhamou, professore alla Sorbona di Parigi, Frédéric Jousset, il direttore del MET Max Holleine Peter Keller, amministratore delegato del Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM) per Austria e Francia. La moderatrice sarà Fiammetta Rocco, editrice e corrispondente culturale per l’Economist e per 1843 nel Regno Unito.

Il secondo giorno sarà il turno del Palazzo/sede del museo e delle persone. Il discorso di apertura sarà tenuto da Mariët Westermann e Manuel Rabaté. La prima tavola rotonda riguarderà il museo come spazio pubblico reinventato, con il presidente de La Villette Didier Fusillier, il direttore della Galleria Nazionale di Singapore Eugene Tan e Zeina Arida, direttrice del Museo Sursock, nel Libano. Si terrà poi il discorso di Sua Eccellenza Noura Al Kaabi, Ministro della Cultura e della Gioventù. Una storia mondiale dei musei è il titolo del discorso che terrà lo storico e filosofo francese Krzysztof Pomian. Vi saranno ulteriori casi studio sul tema dei musei e dell’empatia, con Dacher Keltner, professore di psicologia presso la University of California, Elif M. Gökçiǧdem, fondatore dell’iniziativa “Building Empathy through Museums” tra Turchia e Stati Uniti, insieme ad altri professori e figure impegnate nell’ambito dell’istruzione. La sessione sarà moderata da Tom Crow, professore di Arte Moderna alla New York University.

Un’altra tavola rotonda toccherà il tema delle professionalità, della partecipazione e dell’inclusione nel museo di domani. Tra i partecipanti: Manal Ataya, Direttore Generale dello Sharjah Museums Authority, Amareswar Galla, professore specializzato in leadership culturale inclusiva, Kaywin Feldman, Direttore della National Gallery of Art di Washington, Laurence Des Cars, presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie e Salah M. Hassan, direttore dell’Africa Institute. In conclusione ci sarà il discorso di Sandra Jackson-Dumont, direttrice e CEO del Lucas Museum of Narrative art, negli Stati Uniti.

Il terzo ed ultimo giorno sarà dedicato alle Persone. La prima tappa riguarderà musei e siti archeologici: rivelare l’antico attraverso il contemporaneo nei musei, tavola rotonda con Ayşe Ege Yıldırım, urbanista specializzato in conservazione e gestione del patrimonio, Caroline Autret, capo del Dipartimento di Archeologia e storia dell’arte della Sorbona di Abu Dhabi, Clare Davies, assistente curatrice del MET, Guilhem André, curatore di arte asiatica del Louvre di Abu Dhabi e Peter Magee, direttore del Zayed National Museum. Il Futuro dei Curatori, una tavola rotonda sarà presenziata da curatori, assistenti, direttori e professori dei più importanti musei e delle principali università degli Emirati Arabi Uniti.

Manuel Rabaté, direttore del Louvre Abu Dhabi, ha evidenziato l’ampia gamma di argomenti che verranno approfonditi durante il simposio: “In qualità di giovane museo in una città vivace, siamo orgogliosi di poter ospitare (virtualmente) queste discussioni fondamentali, in un momento cruciale nella storia del museo. Questo è il momento giusto per discutere su come costruire nuovi modelli per interagire con il pubblico e presentare le nostre collezioni. Sicuramente non troveremo tutte le risposte a queste complesse sfide in soli tre giorni, ma è importante creare un dialogo costante con i nostri colleghi a livello internazionale e continuare a condividere esperienze e idee per costruire un settore museale flessibile, sostenibile e rilevante”. Per Mariët Westermann, vice-cancelliere della NYUAD, “Università e musei hanno ruoli simili da svolgere nella società civile, in quanto istituzioni basate sull’apprendimento e sulla scoperta. Attraverso questo simposio, vogliamo avviare una conversazione più positiva e inclusiva sulla rilevanza e sul futuro dei musei, tra professionisti del settore, intellettuali, artisti e tutti coloro che sono interessati a questi temi”.

Il simposio sarà gratuito ed aperto al pubblico. Si svolgerà dalle 11:00 alle 21:00 il 16 e 17 novembre (con il fuso orario del Golfo) e dalle 14:30 alle 18:30 il 18 novembre. I partecipanti avranno tempo fino al 15 novembre 2020 per registrarsi. Il programma completo è disponibile sul sito web di Rethinking Museums.