Pinocchio was a girl | Spina & Fongaro per Curva Pura

‘Un misurato percorso propiziatorio’ è definito il nuovo progetto espositivo di Carola Spina & Alexandra Fongaro presentato da Curva Pura, con la curatela di Davide Dormino e il prezioso contributo critico di Nicoletta Provenzano.

Pinocchio was a girl è una commistione di ‘Corporeità lessicali mito-sacrali’, un percorso fiabesco, onirico e sorprendente che accoglierà il pubblico ancora per pochi giorni.

Un’eleganza virtuosistica e colta, esuberantemente poetica in una mescolanza di rappresentazioni corporee dall’origine cultuale o dalle fioriture mistiche, di erotismi e simbologie culturali, caratterizza il dialogo tra le ricerche di Carola Spina e Alexandra Fongaro […] In declinazioni pittoriche e scultoreo-installative, echi di archetipi tra sacro e profano si strutturano e si esprimono in fisicità femminili ibridate da elementi meccanici e floristici, richiamanti racconti mitici e gestualità ritualistiche, attributi iconologici e innesti metamorfici trasposti in nuove narrazioni.

Nicoletta Provenzano

Narrazioni inusitate quelle di Pinocchio was a girl che prende vita mediante il dialogico intercorrere di poetiche raffinate e simboliche, attuate tramite metamorfiche iconografie e seduzioni floristiche che inducono a percorrere letture estetiche e concettuali non del tutto ovvie, semmai il contrario. La metafora, intesa quale traduzione altera della dimensione fisica e materica, pone in atto una mise en scène composita in grado di riproporre una sorta di rituale laico essenziale.

Nelle pitture su legno di Alexandra Fongaro, diairesis di figuratività femminili, in un pantheon divinatorio corporale, divengono ibridazioni floreali e ciclicità naturalistiche, trasmutazioni corporeo-botaniche di una essenza pagana del sacro.

L’opera scultorea di Carola Spina scopre, libera e decodifica l’ambito simulacrale, l’autentica mimesis di una figura femminile dall’amplissima e ricca iconografia di origine antica e ancestrale, portando in luce le ambiguità, i meccanismi sottesi, le primitività, i mutamenti,i rimandi simbolici, le associazioni zoologiche, al di là dell’allegorismo retorico-teologico.

N.P.

In tal modo, Pinocchio was a girl, racconta, per ossimoro e ironia, una nuova verità, dinamiche di un processo formale che ha la capacità di sorprendere affrontando l’hic et nunc mediante un raccordo con la radice ancestrale, seme filosofico alchemico e misterico. Un percorso onirico e trasfigurativo è quello che il pubblico incontrerà e farà proprio negli spazi di Curva Pura, ove pittura e scultura si aprono ad immaginifiche cosmogonie capaci di affiorare come elementi di una primigenia morfologica concatenata eppure libera.

Mito e Archetipo si intersecano in un contemporaneo rituale mistico, in cui l’evocazione d’una alterità impalpabile tende verso visioni straordinariamente fuori dall’ordinario come definito e plasmato dalla cultura pop.

Tra citazione materica e fisicità femminile, presenti in entrambe le ricerche in mostra, in Pinocchio was a girl il corpo è paradigma linguistico, transizione ed estensione, trasformazione e nuova incarnazione, animale, meccanica, vegetale.

N.P.

Pinocchio was a girl sollecita e solletica l’immaginazione, pone delle questioni altrimenti inenarrate e situa la riflessione in un punto in_definito del ragionare, sovvertendo ogni certezza. Come ogni mostra dovrebbe fare…


Carola Spina & Alexandra Fongaro | Pinocchio was a girl
Roma, Curva Pura
Via Giuseppe Acerbi, 1
10 Giugno – 10 Luglio 2022

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.