Piero Gilardi

Piero Gilardi. Tutto ciò che è, è nella natura

Dal 28 Maggio al 04 Settembre 2022, al Museo della Città di Livorno, è visibile la mostra Piero Gilardi. Tutto ciò che è, è nella natura, a cura di Gianni Schiavon. Si tratta dell’unica mostra italiana di Piero Gilardi durante l’anno 2022 e si protrae in concomitanza all’esposizione delle sue opere al Magazzino Italian Art a Cold Spring, New York, dove sono state riunite una quarantina di Tappeti-Natura.

Il titolo della mostra livornese rivela immediatamente la tematica che ripercorre la maggior parte dei sessanta lavori visibili di Gilardi, classe 1942. Infatti, l’artista si dedica durante la sua lunga carriera al tema della natura, già a partire dal 1965 con il suo primo Tappeto-Natura, un frammento di ambiente naturale molto realistico intagliato in un materiale originale e mai prima utilizzato in arte: il poliuretano espanso. All’interno di questa mostra visibili anche le opere politiche degli anni ’70, i disegni e i manifesti legati alle proteste del tempo alle quali l’artista dava grande supporto. Gilardi quest’anno compirà 80 anni ed è ancora attivo sia sul piano artistico sia sul piano sociale come dimostrano le opere più recenti, che continuano a sposare la stessa filosofia delle prime. 

Per spiegare cosa si prova davanti alle sue opere, è utile una frase di Goethe: «Natura! Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina con sé, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia». I Tappeti-Natura di Gilardi appaiono rigogliosi, incontaminati, curati nei minimi dettagli realistici. Rivelano tutta la potenza della natura, la disseminazione e il germogliare degli elementi naturali, eppure celano in sé stessi una contraddizione o meglio una terribile rivelazione. Infatti, essi sono composti da materiale industriale, il che va a sottolineare l’azione dell’artista militante che denuncia l’industrializzazione crescente e le conseguenti alterazioni degli ambienti naturali. Osservando meglio, queste opere rivelano tutta la loro ironia e pungente sarcasmo. Sembrano voler ricordare all’uomo che continua ad alimentare una società di stampo consumistico, cosa succederà tra qualche anno. Gilardi fin dal 1965, ipotizza una natura non più salubre e benefica ma nociva, una natura completamente tossica. 

Per quanto riguarda l’impegno sociale di Gilardi si possono notare manifesti e disegni datati tra la fine degli anni ‘60 e gli anni ‘70 che denunciano lo sfruttamento degli operai, la repressione verso libertà d’espressione e di parola. Promuovono la volontà di abolire una scuola divisa in classi sociali, basata sulle raccomandazioni e non sul merito. Inoltre, si nota la denuncia che portò avanti contro i manicomi, visti come dei lager e non dei luoghi di cura e inserimento; l’accusa al sistema della polizia che se pur formato da sottomessi uomini in divisa andava a reprimere le proteste degli studenti utilizzando la forza. Vediamo quindi, già negli anni ‘70, tematiche assai rivoluzionarie come l’uguaglianza, l’ateismo, l’ecologia. 

Questo era ed è Piero Gilardi.

Il curatore della mostra, Gianni Schiavon spiega perché questa sia una mostra da non perdere: «Questa antologica di Piero Gilardi al Museo della Città di Livorno, parallela a quella dedicata ai Tappeti-Natura dalla Magazzino Italian Art Foundation di New York, ripercorre compiutamente l’intero mezzo secolo di attività dell’artista torinese, spaziando dalle opere degli anni Sessanta, di cui in mostra è esibito un cospicuo nucleo e soprattutto il grande Prototipo di Moquette del 1965, dal quale i Tappeti-Natura prendono vita e forma, agli oggetti di design frutto della felice collaborazione con Gufram, sino ai disegni, i manifesti e le maschere testimoni dell’intensa attività politica e sociale che ha impegnato Gilardi sin dal 1968, per culminare con le opere del nuovo millennio: un percorso coerente ed al tempo stesso sorprendentemente articolato che siamo certi aver rappresentato, in questa occasione, in tutta la sua felice e accattivante potenzialità espressiva e concettuale».

Piero Gilardi 
Tutto ciò che è, è nella natura
A cura di Gianni Schiavon
Dal 28 Maggio al 04 Settembre 2022
Presso il Museo della Città di Livorno
www.museodellacittalivorno.it