Banco di tonni, Mar Mediterraneo Shoal of tuna, Mediterranean Sea. © Brian Skerry

Pianeta Mare: la bellezza e la fragilità degli oceani messe a nudo alla Mole di Ancona.

La Mole Vanvitelliana di Ancona, un antico lazzaretto piantato in acqua ed uno dei luoghi più suggestivi dell’Italia centrale, diviene il contesto ideale per ospitare per la prima volta nel nostro paese la mostra fotografica Pianeta Mare di Yann Arthus-Bertrand e Brian Skerry, visitabile fino al 25 giugno.

L’esposizione, organizzata da Rjma Progetti Culturali e promossa dal Comune di Ancona con la collaborazione della Fondazione Goodplanet e di Contemplation, unisce il talento dei due noti fotografi naturalisti (il primo rinomato per le fotografie aree del progetto La Terra vista dal cielo e il secondo per i suoi 20 reportage per la rivista National Geographic) e guida lo spettatore all’interno di un viaggio alla scoperta non solo della biodiversità marina e le profondità degli oceani, ma soprattutto della fragilità in cui versano attualmente i mari del nostro pianeta, insieme alla loro flora e fauna. Attraverso le 70 foto in mostra, tutte di grande formato e a colori, il pubblico ha l’occasione di ammirare la magnificenza e la complessità degli ecosistemi marini, individuarne l’attuale vulnerabilità e riflettere, dunque, sull’impellente necessità di preservare il patrimonio oceanico e la salute delle sue acque.

La finalità della mostra è quella di far venire a galla la relazione fondamentale e ambivalente tra l’uomo e il mare: il primo è, infatti, “la causa e la soluzione di tutti i problemi” (come spiega il “messaggio nella bottiglia” di Arthus-Bertrand riportato nel catalogo) e il secondo è sia il luogo di origine della vita sulla terra sia uno degli elementi naturali indispensabili alla sopravvivenza dell’essere umano (il mare produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo delle nostre emissioni di CO2 ed è la principale fonte di proteine per circa un miliardo di persone – solo per citare alcuni aspetti). Dunque, da una parte gli scatti del mare da sotto di Skerry esplorano la varietà della flora marina e delle specie che popolano gli oceani, mostrando anche le criticità che queste devono affrontare a causa della pesca sportiva e industriale, dell’inquinamento, dell’ecoturismo e dei cambiamenti climatici e alludendo, quindi, alla responsabilità dell’uomo di conservare i loro habitat; dall’altra le fotografie aeree del mare da sopra di Arthus-Betrand rivelano esplicitamente la connessione tra gli oceani, le superfici emerse e la vita sulla terra, conducendo il pubblico in luoghi remoti e inesplorati e/o alla scoperta degli insediamenti dell’uomo sulle coste (porti, cantieri navali, pratiche di pesca e agricoltura oceanica, città o baraccopoli che si sviluppano direttamente sulla acque). La relazione essere umano-acque e la conseguente responsabilità dell’uomo verso di esse vengono comunicate in maniera particolarmente diretta ed efficace anche dall’allestimento delle prime sale, in cui ad uno scatto di Skerry viene giustapposta una fotografia di Arthus-Betrand. Sfortunatamente, però, l’accostamento viene quasi immediatamente abbandonato; questo impedisce al percorso espositivo di trasmettere appieno il messaggio generale che si propone di comunicare. Fa parte della mostra anche un estratto di trenta minuti del documentario Pianeta Oceano, co-prodotto dallo stesso Yann Arthus-Bertrand e Michael Pitiot, che, allo stesso modo dell’esposizione, racconta la bellezza degli oceani, i rischi che corrono e lancia un accorato appello rivolto all’umanità per il rispetto del mondo in cui viviamo.

Pianeta Mare unisce l’arte della fotografia alla consapevolezza ambientale, ricordando al pubblico l’urgenza di proteggere gli oceani e invitando lo spettatore all’azione. Le immagini dei due fotografi costringono a riflettere sulle minacce dell’impatto umano verso l’ambiente marino e sull’impegno collettivo necessario per affrontarle. In virtù dei chiari scopi di sensibilizzazione della mostra, è doveroso, quindi, citare gli sforzi volti verso l’educazione ambientale: la cooperativa Le Macchine Celibi è stata incaricata di realizzare un ampio programma di iniziative didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, che mirino ad implementare le conoscenze e la consapevolezza dei più giovani riguardo i temi della salvaguardia degli ecosistemi, la biodiversità marina, l’aumento della temperatura degli oceani e la conseguente migrazione di specie marine, oltre che proporre delle riflessioni e delle attività sull’importanza del riciclo e del riuso di materiali di scarto. È fondamentale, infatti, prendere sollecitamente misure concrete, se vogliamo che la vitalità degli oceani continui a stupire e ispirare anche le generazioni future.

«Incontro ravvicinato» tra un subacqueo e una balena franca australe, Isole Auckland, Nuova Zelanda
A diver and a southern right whale, Auckland Islands, New Zealand. © Brian Skerry

Pianeta Mare. Yann Arthus-Bertrand e Brian Skerry

dal 25 febbraio al 25 giugno 2023

Mole Vanvitelliana, Sala Vanvitelli

Banchina Giovanni da Chio, n.28 Ancona

Orari di apertura

Dal martedì alla domenica. Chiuso il lunedì ad eccezione del 10 Aprile e del 1° Maggio

Fino al 25 Marzo: 10.00 – 18.30; dal 26 Marzo: 10.00 – 19.30

La biglietteria chiude 40 minuti prima

Biglietti

Intero € 12,00

Ridotto € 10,00 gruppi di minimo 12 persone e titolari di apposite convenzioni

Ridotto speciale € 5,00 per scuole e ragazzi dai 6 ai 24 anni

Gratuito minori di 6 anni, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati, guide turistiche con patentino, docenti accompagnatori

Prevendita € 1,00

Tel: 071 9257388

Email: info@lamoleancona.it

Sito: https://www.lamoleancona.it/