Gerhard Merz

Dai luoghi d’artista al web, tour nella Milano digitale

In una Milano frenetica e pronta all’arrivo della settimana della moda di giugno, l’agenda è più che mai colma. Registra diverse iniziative culturali e appuntamenti in giro per la città. Le collezioni temporanee inaugurate nelle scorse settimane affiancano mostre di rilievo di digital art tra musei, gallerie e spazi adibiti all’occasione.

In Porta Venezia, al MEET, il centro internazionale di cultura digitale fondato da Meet the Media Guru con il supporto di Fondazione Cariplo, è possibile visitare, sino a domenica 18 giugno, il percorso espositivo e laboratoriale di DADAPerspective. Tra i primissimi sperimentatori della CryptoArt, il collettivo DADA ha creato nel 2014 una propria piattaforma digitale di arte collaborativa, dove artisti provenienti da ogni parte del mondo pubblicano le proprie opere e dialogano gli uni con gli altri attraverso dei disegni, dando vita a conversazioni virtuali spontanee. Una residenza d’artista 2.0 che ha avuto la forza diprogettare e portare a compimento un mondo fatto di meraviglie, storia artistica e implementazioni tecnologiche, grazie anche all’utilizzo della blockchain. 

L’iter all’interno della mostra parte con CommonPlace(2022), un’opera fisica che raccoglie i ricordi più preziosi dei DADAKIN. Alcuni momenti creativi, tra discussioni e incontri, vengono catturati in una serie di fotografie dove il visitatore si ritrova proiettato all’interno degli schermi dell’opera stessa, diventandone parte integrante. Nelle stanze successive, immagini e video contestualizzano e chiariscono quelle che sono le radici e lo sviluppo del movimento. Il percorso culmina nell’Immersive Room, attraverso un’esperienza che permette di comprendere a pieno l’ideologia alla base del progetto DADA in un alternarsi di proiezioni, luci, arte ed emozioni che ne scaturiscono.

Nel weekend del 10 e 11 giugno l’attenzione si è spostata nel quartiere di NoLo, a nord-est di Milano. In occasione della BienNolo, Studio Pace10 ha proposto un’esperienza che ha intesoindagare e mettere in connessione fra loro luoghi intimi, in cui l’arte viene concepita e realizzata, e lo spirito di rivalsa culturale dell’area. Con il progetto “Habitat abitazioni d’artista”, il pubblicoha potuto scoprire gli spazi privati degli artisti residenti nelquartiere milanese, che hanno consentito il libero accesso nelle proprie case, studi, box e giardini, con tutte le fascinazioni e le relative curiosità da scoprire.

Ha partecipato all’esposizione anche lo scultore multimediale DigArtDotNet, all’anagrafe Marcello Mazzella. L’artista napoletano, da sempre all’avanguardia nell’uso della tecnologia, è stato assistente a New York di Nam June Paik, vero e proprio pioniere della digital art e padre istituzionale della videoarte. Attraverso l’uso di materiali e tecniche innovative, lo scultore dà vita a opere tridimensionali che incorporano elementi virtuali e interattivi. Installazioni che creano spazi immersivi in cui il visitatore è invitato a partecipare attivamente all’opera stessa, rompendo così la distanza tra arte e osservatore.

DigArt ha esposto, nei due giorni di Habitat, il risultato della sua ultima ricerca creativa. Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale e di Midjourney, ha elaborato una collezione unica ispirata alla filosofia classica e a grandi pensatori greci. La mostra virtuale “Ancient Wisdom”, in collaborazione con il Museo del Metaverso, è fruibile sulla piattaforma Spatial tramite pc o smartphone. Grazie alla creazione di un avatar ognuno sarà poi libero di muoversi all’interno della galleria. Nelle due sale ogni parete è dedicata a un filosofo greco. Partendo dal concetto di hybris, il riferimento verte poi alla teoria degli opposti di Eraclito attraverso immagini oniriche. Nella parete centrale vi si trovano, invece, disegni futuristici legati al pensiero di Platone e infine, continuando il percorso visivo, l’omaggio è ai principi matematici di Pitagora. Le opere di arte generativa sono state mintate sul marketplace NFT OpenSea e sono in vendita già da alcuni giorni. 

Per l’occasione Mazzella ha realizzato su tela un’opera ispirandosi a un NFT della serie, sposando a pieno i benefici e i vantaggi della nuova prospettiva dei phygital e proponendosi di continuare su questa lunghezza d’onda per i suoi prossimi lavori.Infatti, dopo la stagione estiva, lo scultore collaborerà proprio con il MEET per una nuova mostra che promuoverà le potenzialità del connubio tra arte tradizionale e digitale.

Una scelta innovativa è stata anche quella di Milord, azienda con punto vendita anche nel Milanese, specializzata in primis nell’arredamento artistico ma divenuta poi al passo con i tempi, realizzando anche una piattaforma dedicata alla esibizione e alla vendita delle opere. Si tratta del primo grande progetto del suo Pavillon espositivo, “Caos”, un’esposizione digitale di Salvatore Torretti, curata da Viola Moschettini e virtualmente accessibile fino al 30 settembre. “Le composizioni di Torretti mettono in luce il caos da cui il mondo è governato, le contraddizioni presenti in natura, la crudeltà e l’amore di ogni vitale processo. Universi dispotici e utopici che si pongono come sintesi estrema di ciò da cui l’artista è circondato”, scrive la curatrice.

Dunque, le nuove sperimentazioni culturali e artistiche continuano anche a ridosso dell’estate e la CryptoArt non ha intenzione di calare l’ancora finché non si sarà insediata stabilmente nell’immaginario collettivo.