Arte e Calcio: contaminiAMOci - Fotografia di Zerynthia Associazione per l'Arte Contemporanea OdV
Arte e Calcio: contaminiAMOci - Fotografia di Zerynthia Associazione per l'Arte Contemporanea OdV

Arte e Calcio: contaminiAMOci

La FIGC, in collaborazione con Zerynthia, da lunedì 12 giugno apre per la prima volta le porte all’arte e ai più grandi artisti contemporanei per favorire l’incontro e la contaminazione di due realtà, l’arte e il calcio, solo apparentemente molto distanti.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio, in collaborazione con Zerynthia – Associazione per l’Arte Contemporanea OdV, apre per la prima volta le porte del Centro Tecnico Federale all’arte e ai più grandi artisti contemporanei per favorire l’incontro e la contaminazione tra l’arte e il calcio, per favorire lo scambio delle reciproche identità, incoraggiando un dialogo stimolante che possa coinvolgere e appassionare le giovani generazioni. 

‘Arte e Calcio: contaminiAMOci’ è il titolo del progetto pluriennale sviluppato in collaborazione con Zerynthia, e prevede l’esposizione di opere e installazioni di diversi artisti contemporanei di fama internazionale negli spazi comuni, esterni ed interni, della Casa delle Nazionali, favorendo la contaminazione del luogo simbolo del calcio italiano da parte di diverse sensibilità artistiche.

Per il primo “vernissage”, FIGC e Zerynthia hanno puntato su un debutto in grande stile e su un protagonista assoluto: Michelangelo Pistoletto, uno dei maestri dell’Arte Povera e dell’Arte del Novecento, accolto con entusiasmo anche dagli Azzurri e dal CT Roberto Mancini, in ritiro a Coverciano per preparare la trasferta in Olanda per le finali di UEFA Nations League. Da oggi e fino alla fine di dicembre 2023, il Centro Tecnico Federale ospiterà una serie di installazioni realizzate per l’occasione dall’artista, che hanno come filo conduttore la Formula della Creazione, tema centrale della sua ricerca, dedicata al gioco del calcio. L’artista parte dal segno matematico dell’infinito, al quale aggiunge un terzo cerchio centrale al centro. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.

Come sottolinea lo stesso Pistoletto “Quando mi trovo a spiegare ai bambini i tre cerchi del Simbolo della Creazione riprendo il tema del football, in un cerchio c’è una squadra, nel cerchio opposto un’altra squadra e al centro del cerchio, di mezzo, c’è il pallone che è il caso. La palla è la posta in gioco non la vita umana e ognuno cerca di portare la propria intelligenza e capacità al massimo grado giocando con il caso, con quel pallone si attiva la partita che oggi ci vede in campo a competere insieme per indirizzare il caso verso un nuovo stadio dell’umanità. (…). Il cosiddetto tifo sportivo vede masse di persone contrapporsi verbalmente per partecipare al gioco della creazione esteso all’intera società. Si potrebbe dire che questa sia una partecipazione rituale, addirittura di carattere spirituale dove la creazione non è intesa in senso trascendente bensì immanente, la facoltà di creare si deve applicare così nel gioco della vita.

La rassegna culturale ‘Arte e Calcio: contaminiAMOci’, contribuirà inoltre ad uno dei principali obiettivi che la FIGC, grazie anche alla condivisione del Comune di Firenze rappresentato oggi all’inaugurazione della rassegna dal Sindaco Dario Nardella, si è prefissata per il prossimo futuro: aprire Coverciano alla città, rendendo sempre più fruibili per la cittadinanza una serie di spazi del Centro, che vuole affermarsi sempre più come parte integrante e inclusiva del progetto di sviluppo della comunità e non come un luogo chiuso e impenetrabile, come è stato percepito in passato.

In tal senso, il progetto permetterà, grazie al coinvolgimento di diversi stakeholders istituzionali, degli istituti scolastici e delle associazioni culturali, di rafforzare ulteriormente il legame con il territorio fiorentino. E, al tempo stesso, contribuirà a promuovere tra i più giovani l’arte contemporanea ed i messaggi che le opere esprimono su temi sempre più rilevanti per il futuro del mondo, come ad esempio sul rispetto dei diritti umani e sullo sviluppo sostenibile. Il calcio, in questo senso, diventa a suo modo uno strumento culturale, che sfrutta il suo linguaggio e la sua capacità di rivolgersi ai giovani, per amplificare le parole che gli artisti racchiudono nelle loro opere verso un pubblico globale.


“Arte e Calcio: contaminiAMOci”
COVERCIANO ACCOGLIE I PIU’ GRANDI ARTISTI CONTEMPORANEI

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