Pablo Achugarry
Il nuovo Museo Latino Americano a Punta del Este in Uruguay ideato e realizzato da Pablo Achugarry

Pablo Achugarry

Pablo Atchugarry ci ha abituato alla “maraviglia”. E carichi di aspettativa lo celebriamo memori di quei famosissimi versi di Gian Battista Marino. Il nuovo appuntamento, dal 27 ottobre, è a Milano a Palazzo Reale, città che ha voluto rendere omaggio al valore di quel giovane studente che visitò la città appena arrivato in Italia.

Originario di Montevideo la sua passione per l’arte lo porta in Europa a Parigi  per studiare ma il richiamo dell’Italia si fa subito irresistibile. A Carrara rimane “folgorato” dal marmo che diventa il suo media emblematico per anni, fino alla recente riscoperta degli alberi, i tronchi meravigliosi di alberi ormai morti, per lo più olivi, che vivono la  dimensione artistica grazie a lui. 

Attivo tra Uruguay, Italia e USA, fin dalle sue prime apparizioni ha calcato la ribalta Internazionale accompagnando con naturalezza le sue sculture stupefacenti, delicate, spesso imponenti e leggere come la brezza, quasi modulate dal vento.

È Artista della Committenza, per antonomasia, e negli anni ha creato un network che, al di là della professione, é ricco di valori umani. Nonostante i tanti incarichi non si é mai voluto sottrarre al confronto diretto con il pubblico che ama, da cui é riamato e con cui da sempre crea un rapporto stretto. 

Il suo pubblico, si è già attivato provenendo da ogni parte del mondo, dandosi  appuntamento per questa nuova sfida artistica al Salone delle Cariatidi a Palazzo Reale a Milano, luogo affascinante e tragico, nella sua imponenza e vulnerabilità per l’incendio che lo devastò durante l’ultima guerra. 

Qualunque spazio, dai Fori di Traiano a Roma dove si è misurato  con l’architettura imperiale, alla Chiesa di S. Agostino e la piazza antistante a Pietrasanta, al Salone del Gran Consiglio a Palazzo Ducale a Genova, è sempre stato vissuto dallo scultore con grande consapevolezza, equilibrio e padronanza. Il suo è un lessico trasversale e atemporale che sa entrare in sintonia con i suoi interlocutori. La nuova rassegna  di cui potremo godere la dobbiamo certo alla sua arte ma ancora una volta ai suoi committenti, questa volta Il Comune di Milano – Cultura che l’ha promossa e prodotta con Palazzo Reale, Skira Editore e Gruppo Euromobil, Zalf, Désirée e Reggiani. Un pool tra istituzioni e aziende fortemente convinte della sua arte.

Questa è la “Vita della Materia”, che dà il titolo alla rassegna dove 40 sculture di grandi dimensioni faranno il punto sulla ricerca continua, innovativa ma sempre coerente dell’artista. Lasciamo a lui allora la parola “Sono tanti i segreti. Una volta avevo scritto che il marmo ha una voce sottile e delicata, però se noi siamo attenti e abbiamo la pazienza di ascoltarla, essa ci racconta diversi segreti che potrebbero essere dei suggerimenti su come lavorarlo, o fino dove poter arrivare e quali sono i suoi limiti…Quindi in questa lettura, uno ha il compito veramente di ascoltare, per sapere che parte di superficie sceglierà, se veramente potrà togliere o lasciare, prima di  poterlo fare concretamente…//… è un universo”. afferma Pablo Atchugarry in un’intervista rilasciata al Embajada del Uruguay en la República Italiana e ripubblicata tra i testi a catalogo. 

Atchugarry ha fatto dell’Italia il suo Paese di elezione tanto da aprire un suo Museo a Lecco, ma è promotore di altro Grande Museo d’arte contemporanea, un capolavoro di Architettura, che si aprirà a breve nella sede della Fondazione a Manantiales, non lontano di Montevideo sua città d’origine. 

“La vita della materia” fino al 30 gennaio 2022 
Sala delle Cariatidi Milano
Allestimento di Pablo Atchugarry e Marco Meneguzzo, a cui si devono i testi.  

Tiziana Leopizzi

Architetto, giornalista iscritta all’albo da circa 25 anni, è stata nominata accademico ad honorem per la sua scelta di diffondere i valori dell’arte e della cultura in modo semplice e trasversale. È membro quindi dell’AADFI l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa, voluta da Cosimo I e Giorgio Vasari nel 1563, che vanta come primo Accademico Michelangelo. Recentemente nel 2018 è stata nominata Ambasciatore della Città di Genova nel Mondo. Il suo mentore è Leonardo da Vinci il cui CV che non manca occasione di pubblicare, è fonte di saperi inestimabili per tutti noi. Usa l’arte come strumento di comunicazione realizzando progetti in Italia e all'estero.