Il programma 2022 di Nam-Not A Museum_WIP_Federica di Pietrantonio_ph.Giovanni Savi

NAM – Not a Museum

NAM – Not a Museum presenta il nuovo programma 2022, con attività espositive, incontri pubblici e laboratori; soffermandosi sul tema della mediazione culturale.

NAM  Not A Museum, il progetto di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi dedicato alla ricerca, alla produzione e alla condivisione delle pratiche artistiche all’insegna dell’interdisciplinarietà, presenta il nuovo programma 2022.

Il progetto affianca alle residenze d’artista, attività espositive, incontri pubblici e laboratori, con un’importante attenzione sul tema della mediazione culturale.

Il concetto di non museo, scardina i modelli esistenti di produzione culturale e si avvale degli spazi polivalenti di Manifattura Tabacchi – con la direzione artistica di Caterina Taurelli Salimbeni – adottando un approccio sperimentale e riconnettendo dimensione culturale e sociale, attraverso il potere trasformativo dell’arte nella società attuale. 

Esiste un luogo dove “provare”? Dove fare, sperimentare, sbagliare? Cosa significa fare comunità oggi? Che esperienza abbiamo dei luoghi e del tempo che viviamo? Abiteremo mai l’imprevisto?

L’evoluzione che ha caratterizzato NAM – Not A Museum, ha portato il progetto a trasformarsi in un ecosistema che lega formazione, produzione, esposizione e fruizione; al fine di stimolare processi di apprendimento interculturale ed accompagnare le nuove generazioni di artisti e curatori nella produzione e promozione del proprio lavoro. 

Un’eredità che il 2022 raccoglie all’interno di un programma integrato, che esplicita gli obiettivi di partenza, preparando il terreno al trasferimento del progetto dalla sua fase temporanea agli spazi definitivi di Manifattura Tabacchi. Il carattere del programma ambisce infatti a declinarsi in un progetto che troverà luogo permanente nel nuovo polo creativo e produttivo dell’ex fabbrica.

Continua il percorso di Superblast, il concorso internazionale per l’assegnazione di sei residenze a sei artisti, giunto alla sua seconda edizione. Dopo il lancio del bando, aperto dal 13 gennaio al 1° marzo, il 24 aprile saranno annunciati sui canali online di Manifattura Tabacchi e NAM – Not A Museum, gli artisti selezionati dalla giuria composta da curatori d’arte contemporanea d’eccellenza: Andrea Lissoni – Direttore artistico Haus der Kunst di Monaco, Chiara Parisi – Direttrice del Centre Pompidou di Metz, Elena Magini – Curatrice presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e Caterina Molteni – Assistente Curatrice presso il MAMbo di Bologna. 

Superblast II, che si compone di un programma di studio visit e incontri, si concluderà con un’esposizione finale dei progetti negli spazi di Manifattura Tabacchi che verrà inaugurata a settembre.

Michele Gabriele presenterà la sua mostra personale, The Vernal Age of Miry Mirrors, a cura di Treti Galaxie, art project fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, aperta al pubblico dal 7 aprile al 7 maggio al primo piano dell’edificio 9 di Manifattura Tabacchi. La mostra presenta la recente serie di sculture di Michele Gabriele dal titolo “I’m sitting here on the ground so I’ll remember it as a nice atmosphere” or “The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes’”, mettendola in stretto dialogo con una nuova produzione di video. L’artista impiega la figurazione e l’astrazione come strumenti per attivare e confondere i meccanismi mentali che sorgono nello spettatore che si trova di fronte a un evento inaspettato.

Dal 5 maggio al 5 giugno si terrà la mostra collettiva Adesso no, a cura di Bruno Barsanti e Gabriele Tosi: scendendo nell’ex vano tecnico di Manifattura Tabacchi il pubblico incontrerà opere-dispositivo che attivano sensazioni anomale e transitorie e permettono di vivere un’esperienza di disconnessione e riorientamento. Il titolo della mostra, “Adesso no”, trae ispirazione da un video pubblicitario d’inizio millennio di una nota azienda di telecomunicazione italiana, diretto da Chris Cunningham e interpretato da Leonardo Di Caprio, che alla ricezione di un sms reagisce con un “not now”. Nel contesto della mostra la frase è un invito ad ascoltarsi e muoversi ‘diversamente’ tra gli automatismi dell’attuale paradigma tecnologico.

Il 9-10-11 giugno torna Many Possible Cities, il festival che indaga sui temi della rigenerazione urbana giunta alla sua IV edizione; coinvolgendo esperti, teorici, progettisti e artisti invitati a presentare lavori nei campi dell’architettura, dell’arte, dell’urban design e dell’architettura del paesaggio.

Seguirà, a novembre, la quinta edizione di God is Green – Design towards a new paradigm, dove la riflessione torna a concentrarsi sul rapporto uomo-natura.

Al calendario delle esposizioni si affiancherà il Public Program di NAM – Not A Museum: una serie di eventi culturali che evidenziano la dimensione interdisciplinare e trasversale dell’arte contemporanea aperta ad altri linguaggi e discipline della contemporaneità, attraverso incontri, visite guidate, laboratori, eventi musicali e performativi. All’interno del Public Program, la rassegna Giulietta, curata da Stefano Giuri, racchiude happening, performance e installazioni temporanee che dialogheranno con gli spazi di Manifattura Tabacchi.

Il 10 marzo alle 18:30, si terrà un talk con Gianni Pettena che racconterà la sua performance Vestirsi di sedie, esperienza iniziata al Minneapolis College of Art and Design.

Il 24 marzo Sara Leghissa presenterà Una cosa che sogno da sempre: un riscaldamento manifesto pubblico che celebra la prossimità dei corpi, aperto e accessibile a tutti i corpi, più o meno visibili, più o meno obbedienti. 

Il programma si concluderà l’8 aprile con l’artista Filippo Tappi, che nel suo intervento Leporello, riprende l’idea di una narrazione che si articola attraverso pieghe e zig-zag, proprio come una storia impaginata su un leporello.

L’offerta del programma pubblico sarà completata da un ciclo di workshop dal taglio interdisciplinare, dedicato all’approfondimento dei linguaggi del contemporaneo attingendo dagli ambiti dell’editoria, della grafica e dell’arte, e destinato a giovani artisti, curatori e ricercatori in formazione.

Da maggio a giugno andrà in scena la seconda edizione di Italia Tosta, rassegna dedicata alla ricerca musicale contemporanea a cura di Stefano Giuri e Giacomo Laser, con cinque appuntamenti che avranno come tema unico l’hyperpop.

Da marzo a ottobre ritornano gli appuntamenti con Todo Modo, libreria indipendente che abita gli spazi di Manifattura Tabacchi e cura TMMT, il programma di presentazioni di libri che vedrà ogni mese un incontro con un autore diverso. Un racconto dello stato dell’editoria italiana e i loro protagonisti.

L’offerta culturale di NAM – Not A Museum include infine una serie di laboratori dedicati al coinvolgimento del pubblico giovane nella sperimentazione del movimento rispetto alle dinamiche della società contemporanea.

Body Revolution! è un laboratorio a cura di Francesco Gherardi e Francesco Gori dedicato alla performance rituale, dove il tema centrale è il rito catartico. L’obiettivo è quello di riuscire a ricongiungersi con le proprie emozioni, attraverso un processo che dagli antichi veniva definito “catarsi”, “purificazione” e che trova la sua essenza nel teatro. Il laboratorio si sviluppa come un percorso di trasformazione sulle tracce degli antichi riti da cui è nato il teatro e combina elementi del teatro fisico, del movimento autentico, della body music e della danza blutoh. Il laboratorio è su iscrizione e si terrà ogni lunedì sera, da fine febbraio fino al 18 giugno.

Ad arricchire l’offerta culturale, NAM – Not A Museum propone Warriors’ Dance, un workshop di movimento espressivo a cura di Associazione dei Desideri, condotto da Iacopo Braca, con l’obiettivo di comprendere quali sono le immagini e i movimenti da adottare per acquisire maggiore padronanza di sé e consapevolezza delle proprie emozioni. Il workshop si svilupperà su 6 weekend intensivi, ispirati alla “danza pirrica”, un’antica partitura di movimentiche i guerrieri greci facevano prima della battaglia. Il workshop è su iscrizione e partirà a febbraio fino a luglio 2022

Nam – Not A Museum continua a favorire lo sviluppo di nuove sinergie e la valorizzazione delle diversità presenti sul territorio toscano attraverso l’attivazione di un progetto di mediazione culturale in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze. NAM si apre a studenti inseriti in percorsi formativi nel campo della comunicazione e della didattica dell’arte per farsi spazio di apprendimento: ai giovani viene offerta l’opportunità di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti ampliando la loro esperienza e affinando le proprie competenze in occasione degli eventi espositivi proposti.


NAM  Not A Museum

presenta

il programma 2022