Image: Agostino Bonalumi Rosso, 1989 Enamelled sheet: 94 x 210 cm (37 1/8 x 82 5/8 in). Courtesy galleria Mazzoleni London.

La Mazzoleni London presenta “Shaped Metal”, la mostra su Agostino Bonalumi

Fino al 29 aprile 2022 la nuova sede londinesi della galleria Mazzoleni ospita la personale di Agostino Bonlumi.

Con “Shaped Metal” la galleria Mazzoleni inaugura, presso la nuova sede londinese sita in Bond Street, un ciclo di esposizioni intitolato “Focus on”: un nuovo format che mira ad approfondire diversi aspetti chiave del dopoguerra europeo. Il titolo della personale fa invece riferimento alla serie di lastre metalliche estroflesse che Bonalumi ha realizzato alla fine degli anni ’80, utilizzando un processo di “plissettatura” con conseguente rivestimento in smalto.

Questi lavori fissati al muro rappresentano il punto più alto della prolifica carriera di Agostino Bonalumi. Caratterizzate da strutture ritmiche strettamente rettilinee, le sue opere sono rappresentative dell’esplorazione dell’artista brianzolo dei materiali e del loro potenziale espressivo. A questo proposito, la storica, curatrice e critica d’arte contemporanea Francesca Pola scrive: “Questo nuovo approccio alla materia, in cui anche la dimensione luminosa data dalla trasparenza era fondamentale, iniziò con uno straordinario ciclo che oggi è poco conosciuto e che è fortemente legato alle investigazioni sulla scultura da parte dell’artista, ossia quello delle “Lamiere” (iniziato alla fine degli anni ’80). In questo ciclo di opere, Bonalumi sperimenta l’utilizzo di lamiere smaltate da utilizzare in lavori sospesi, appesi alle pareti e in cui si riesce ad ammirare lo sfruttamento della duttilità del materiale, articolato in superfici complesse ed elusive”.

Pioniere dell’avanguardia artistica italiana del dopoguerra, la carriera di Agostino Bonalumi (1935 – 2013) inizia all’interno dell’ambiente artistico milanese nel quartiere di Brera. Inizialmente collabora con altri artisti, quali Piero Manzoni e Enrico Castellani. Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, Bonalumi sviluppa uno stile personale ed un approccio metodologico con una serie di opere caratterizzate da estroflessioni della tela. L’artista riesce gradualmente ad affinare la dialettica tra il volume e il vuoto, il concavo e il convesso. Queste sperimentazioni, realizzate con una combinazione di materiali tradizionali e industriali – come tela, metallo e vetroresina – raggiungono la piena maturità nel decennio successivo, durante il quale Bonalumi si consolida come figura di spicco della scena dell’arte contemporanea.

L’esposizione offre allo spettatore un interessante approfondimento della serie delle “Lamiere”, una specifica produzione di metalli sagomati che sottolinea la percezione visiva dell’artista e la sua esplorazione dello spazio. La luce riflette sulla superficie luminosa delle lamiere plissettate e smaltate, dando vita ad un ritmo spaziale nei vari monocromi rossi, bianchi, blu, neri, verdi, gialli e arancioni.

Una brochure con un testo di Francesca Pola accompagna la mostra.

Agostino Bonalumi è nato nel 1935 a Vimercate, una cittadina vicino Milano. Con un importante background nel disegno tecnico e nella meccanica, inizia a sperimentare come pittore autodidatta e ad esporre il proprio lavoro in giovane età. Nel 1958 Bonalumi inizia a collaborare con Enrico Castellani e Piero Manzoni, esponendo per la prima volta presso la Galleria Pater di Milano. Seguiranno altre mostre a Roma, Milano e Losanna. Nel 1961, l’artista brianzolo è uno dei membri fondatori del gruppo Nuova Scuola Europea alla Kasper Gallery di Losanna. Nel 1965, dopo aver acquistato alcuni dei suoi lavori, Arturo Schwarz gli offre la possibilità di tenere una personale presso la sua galleria di Milano. Per l’occasione, viene pubblicato un saggio con un catalogo di Gillo Dorfles. Nel 1966, Bonalumi inizia una collaborazione con la Galleria del Naviglio di Milano, che diventerà l’agente esclusivo dell’artista e che nel 1973 pubblicherà un’ampia monografia edita dallo stesso Dorfles. Nel 1966, Bonalumi partecipa alla Biennale di Venezia con una serie di lavori selezionati, mentre nel 1970 otterrà una sala interamente dedicata alla sua opera. Studia e lavora tra il Nordafrica e gli Stati Uniti, debuttando con una personale alla Bonino Gallery di New York nel 1970. Successivamente partecipa alla São Paulo Biennale e alla Youth Biennale di Parigi. Nel 1980 viene organizzata una grande retrospettiva al Palazzo Te di Mantova, che ripercorre l’intera carriera dell’artista. Nel 2001, Bonalumi riceve il Premio Presidente della Repubblica, che celebra con una personale presso l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma nel 2002. Nel corso della sua prolifica carriera, l’artista ha anche lavorato nella scenografia, realizzando set e costumi. Nell’estate del 2013 collabora alla realizzazione di una grande mostra a Londra, che purtroppo non riuscirà a vedere. Bonalumi muore infatti pochi mesi dopo a Monza.

Tutte le mostre della Galleria Mazzoleni Art sono accompagnate da monografie ampiamente illustrate e che presentano testi critici autorevoli. Sotto la leadership di Davide e Luigi Mazzoleni, negli ultimi anni la galleria ha intensificato le proprie attività internazionali, partecipando a numerose fiere d’arte, tra cui Art Basel (tra Basilea, Miami e Hong Kong), Frieze Masters (Londra), TEFAF (Maastricht e New York) e FIAC (Parigi).

Dal 9 marzo al 29 aprile 2022