Fino al 07 agosto 2022 è visibile al pubblico re-creatures che continua ad abitare gli spazi del La Pelanda del Mattatoio con nuove apparizioni artistiche e installazioni. Protagonisti di questo movimento, artiste e artisti di fama internazionale: Rä di Martino e Mauro Remiddi; Hylozoic/Desires (Himali Singh Soin e David Soin Tappeser); Marcelo Evelin e Latifa Laâbissi.
Un’intensa programmazione, a cura di Ilaria Mancia, ideata come un movimento di apparizioni artistiche, installazioni e momenti performativi, è costruito attorno all’esperienza sonora come relazione e modalità dello stare insieme, il momento dello spettacolo come raduno rituale e di condivisione di uno spazio. Nei lavori presentati, “il movimento dei corpi porta alla luce la necessità e la ritualizzazione dello stare insieme, facendo emergere risonanze spaziali, immersive e sensoriali in una dimensione collettiva e pubblica. Il discorso politico e poetico, a metà fra la rabbia e l’incanto, nel momento del raduno, si libera da costrizioni e codificazioni, aprendosi all’ibridazione delle diverse realtà che confluiscono nello spazio comune“, scrive Ilaria Mancia.
L’8 luglio è stata realizzata la prima assoluta di Moonbird Variations di Rä di Martino e Mauro Remiddi. Una video opera – co-prodotta da Azienda Speciale Palaexpo nell’ambito del progetto Prender-si cura – che apre alla dimensione live il film Moonbird, la più recente creazione filmica della regista e artista Rä di Martino. Moonbird è la storia di Amedeo (nel film interpretato dall’artista Manfredi Beninati), un botanico che vive immerso nei suoi oggetti, nella sua casa immensa che lo intrappola e lo immobilizza, e dell’apparizione di Moonbird (nel film interpretata dall’attrice e performer Silvia Calderoni), una creatura onirica che anima la villa in cui l’uomo per scelta si è isolato dal mondo. In Moonbird Variations le immagini del film sono inserite all’interno di una performance musicale – con la partecipazione dal vivo dei musicisti Mauro Remiddi, Simone Pappalardo e Simone Alessandrini – che unisce cinema, video arte e opera.
Negli stessi giorni (7 e 8 luglio) è stata per la prima volta a Roma realizzata la performance an omniscience di Hylozoic/Desires, duo formato dalla scrittrice e artista Himali Singh Soin e dal batterista, compositore e performer David Soin Tappesser, che si occupa di performance multimediali che uniscono poesia sperimentale e composizione musicale, al fine di evocare speculativi e borgesiani futuri.
A re-creatures il duo presenta an omniscience: an atmos-etheric, transnational, interplanetary cosmist bird opera spanning seven continents and the many verses (un’onniscienza: un’opera volatile per uccelli, transnazionale, interplanetaria e cosmista che abbraccia sette continenti e molteplici versi) una performance concerto, co-prodotta da Azienda Speciale Palaexpo nell’ambito del progetto Prender-si cura, dedicata al mondo aereo e ai volatili, in particolare la sterna artica: un uccello che realizza la più lunga migrazione di ogni altra creatura. Viaggia ogni anno dall’Artico all’Antartico, andata e ritorno, percorrendo una distanza, nei suoi trent’anni di vita, pari a quasi tre viaggi sulla luna. Il pubblico è invitato a portare un binocolo e fare birdwatching, mentre i sette performer – che usano l’aria come mezzo per trasmettere messaggi – un quartetto di fiati, due voci e un direttore d’orchestra, sono ornati di ali e becchi.
Mentre Marcelo Evelin e Latifa Laâbissi l’8 luglio hanno presentano La nuit tombe quand elle veut: performance, presentata in collaborazione con Xing (Bologna), che ha la forma di una veglia, un momento di raduno per stare insieme, alla presenza di due creature – incarnate dalla coreografa francese Latifa Laâbissi e dal coreografo brasiliano Marcelo Evelin – che conducono il pubblico attraverso immagini, voci e stati del corpo, in un’esperienza sonora e immaginifica per un’immersione percettiva nella ricerca radicale sul concetto di tempo condotta dal duo.
Infine, vi segnaliamo che fino al 7 agosto è visibile nei diversi spazi della Pelanda, Himalaya – La mostra: un viaggio nella poetica e nella pratica artistica di Alterazioni Video, tra installazioni site-specific, proiezioni dei film che hanno fatto la storia del collettivo artistico e la presentazione in anteprima di Himalaya, il nuovo Turbo Film che Alterazioni Video ha girato negli spazi del Mattatoio e nella città di Roma, prodotto dal collettivo e da Azienda Speciale Palaexpo.
La curatrice ci racconta quest’opera attraverso le seguenti parole: “La componente aerea del viaggio, dell’altitudine possibile del pensiero, del volo migratorio, appare qui per richiamare la nostra attenzione sulla vita di piccoli animali, che ci mostrano quanto lo spostamento e l’attraversamento dei confini ci riguarda in quanto creature relazionali e bisognose di esperienza. L’aria è canale di trasmissione che ci circonda e sottolinea la nostra gravità, rende possibile la trasmissione della voce e del suono, la circolazione di un percorso comune, la leggerezza, la ritualità del canto. l raduno, infine, diventa veglia, un momento condiviso sulla soglia simbolica che separa il giorno dalla notte e che evoca, al di là del buio e dell’inazione, ogni forma possibile e vitale del ri-creare e della metamorfosi: luoghi, specie, personae.
La programmazione attiva gli spazi in sinergia con le altre attività di formazione, ricerca e produzione che si svolgono al Mattatoio, come le residenze di Prender-si cura, i percorsi di formazione del Master MAP_PA (Master in Arti Performative di Palaexpo e Accademia di Belle Arti di Roma) e dei laboratori gratuiti.
Informazioni
MATTATOIO di Roma
Roma, Piazza O. Giustiniani 4
L’ingresso è consentito nel rispetto delle norme anti-covid vigenti al momento dell’evento
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