Premio Driving Energy, Sala1

Equilibri sensibili – I vincitori del Premio Driving Energy 2023

Fino al 15 ottobre le opere vincitrici e quelle finaliste del Premio Driving Energy di Terna, saranno in mostra presso Palazzo Esposizioni Roma e visitabili gratuitamente.

Categoria essenziale dell’estetica e della composizione delle arti, l’Elogio dell’equilibrio perseguito nel tema dalla seconda edizione del Premio Driving Energy per la Fotografia Contemporanea, a cura di Marco Delogu, indetto da Terna S.p.A., conduce nella ricerca costante di un misurato bilanciamento, affinché ci tenga sul filo libero del cammino, come funamboli pronti a cogliere il reale nell’attimo in cui balena alla vista, come rivelazione subitanea tra memoria e presente, nuova germinazione e sperimentazione o ricerca che attraversa anni di rigore poetico lungo il percorso artistico.

I cinque vincitori del concorso gratuito, proclamati il 27 settembre 2023 presso il Palazzo delle Esposizioni, Dione Roach per il Premio Senior, Martina Zanin per il Premio Giovane, Beatrice Aiello dello IED – Istituto Europeo di Design Roma per la Menzione Accademia, Antonio Vacirca per il Premio Amatori e Lorenzo Pipi per la Menzione Opera più votata da Terna, intercettano il concetto di equilibrio tra congiunzione memoriale desiderante e sostegno fisico, simmetria delle forme e composizione volumetrica, corrispondenze e tensioni tra mondo umano e animale, tra sfera dell’intimo e paesaggio esteriore, tra frattura e assoluta pacificazione. 

Nella cerimonia di premiazione il Presidente di Terna, Igor De Biasio, ha sottolineato come l’equilibrio sia un elemento centrale e sistemico nell’attività di Terna così come la Cultura intesa quale forma più alta di energia rinnovabile, asset e valore Nazionale imprescindibile, tale da renderne la missione di sostegno una scelta naturale per il Gruppo societario, particolarmente interessato a valorizzare la fotografia come arte ancora debole sul territorio nazionale che pure ha rivoluzionato il nostro modo di guardare il mondo. 

Curatore del Premio nonché Presidente di PalaExpo, Marco Delogu ha evidenziato come alla nascita del concorso ci sia la congiunzione tra scientificità e passione, un atto d’amore nei confronti della fotografia, portato avanti con continuità e serietà, soprattutto in Italia, perché questo linguaggio artistico riprenda centralità nella riflessione contemporanea. Riaffermandosi su scala nazionale e transgenerazionale, la seconda edizione, ha proseguito il Presidente di Palaexpo, attesta i risultati raggiunti dal Premio che si delinea – anche nella conferma della Medaglia del Presidente della Repubblica – come un appuntamento fondamentale riconosciuto nel settore e un vero e proprio turning point nella vita dei fotografi in Italia, non soltanto per i vincitori, ma per tutti i finalisti selezionati, attraverso la mostra nelle sale del Palazzo e il volume fotografico, catalogo ufficiale dell’iniziativa. 

Al Premio Driving Energy hanno concorso 2800 partecipanti, di cui 41 selezionati dal Curatore Marco Delogu e dalla Giuria presieduta da Lorenza Bravetta, curatrice del settore Fotografia, cinema e nuovi media presso La Triennale di Milano, con il supporto del Presidente di Terna Igor De Biasio e dell’Amministratore Delegato Giuseppina Di Foggia, in qualità di Comitato di Presidenza del Premio, mentre si è aggiunto quest’anno il Comitato d’Onore composto da Paolo Ventura, Gaia Renis, Mohamed Keita, Eva Frapiccini e Andrea Botto, i cinque vincitori del Premio 2022, che hanno valutato con la Giuria i lavori degli studenti per assegnare la Menzione Accademia. 

Come affermato da Marco Delogu, poetica, contenuti, nuove visioni e nuovi linguaggi sono stati centrali nella scelta delle opere finaliste che hanno declinato il tema affrontando resistenze, perdite e persistenze, adattabilità e ferita, solitudini connettive, ombre, luci e geometrie dello spazio urbano. 

Bokassa di Dione Roach, Premio Senior, restituisce la fierezza di uno sguardo diretto e implacabile che strappa dal reale la precarietà immanente della condizione carceraria ricreando luoghi e senso di comunità attraverso una eternata lirica della resilienza, rispondendo alla fragilità di una condizione fisica irreversibile con la forza del ricordo, l’astrazione memoriale e il sostegno amicale, in un passaggio duplice e immediato dalla storia di un singolo alla dimensione collettiva. 

Martina Zanin, Premio Giovani, in Dear F attraverso la ricerca di un nuovo incontro con la perduta figura paterna crea una corrispondenza possibile tra dimensione umana e animale instaurando un dialogo epistolare e fotografico affettivo che si unisce ad una analisi intima e autobiografica.

Linee d’ombra di Antonio Vacirca, Premio Amatori, cattura linee geometriche tangenti, volumetrie urbane e paesaggio scanditi come confini sovrapposti e giustapposti del reale nella purezza e incisività di uno sguardo in bianco e nero. L’equilibrio prende ritmo nelle forme e negli spazi componendo ordinamenti armonici e confluenze di piani orizzontali e verticali dove dominano profondità e separazione.  

Beatrice Aiello, Menzione Accademia, dell’Istituto Europeo di Design a Roma, con Anche se molte notti non dormirò per te conduce l’osservatore nelle trame di una ferita assordante, in un colloquio intimo con una maternità ricercata e inizialmente negata che segna nella sfera sensibile del radicamento corporeo una frattura inspiegabile e muta, risolta nello scorrere del tempo e nell’incontro finale con il dono della vita. 

La pace, nell’equilibrio di Lorenzo Pipi, Menzione Opera più votata da Terna,invita alla quieta interrogazione del se’ nell’attimo assolato di una introspezione solitaria, in cui approdi e linee d’orizzonte si perdono nel chiarore di un’alba geminata nel riflesso acquatico. L’equilibrio non ha bisogno di contorni, si staglia nella vibrazione tonale, nella coincidenza o reintegrazione dell’io nell’armonia profonda delle cose. 

La mostra del Premio Driving Energy conduce anche nel Metaverso attraverso un progetto virtuale ispirato alla geometria frattale disegnato appositamente da 3D Artist, che consente una visione innovativa dell’esposizione, affiancata alla visita fisica. 

Fuori concorso, in una visione esclusivamente virtuale e immersiva nel mondo del Metaverso, l’artista Igor Imhoff, utilizzando l’Intelligenza Artificiale, riflette su l’Elogio dell’equilibrio in un fotoracconto di cinque immagini che percorrono connessioni e anomalie creative tra le tracce mnestiche umane e artificiali. 

Come ancora affermato da Igor De Biasio, nell’intervento di premiazione, l’equilibrio è una costante che a volte va infranta per la ricerca di una rinnovata simmetria proporzionale tra le sfaccettate realtà individuali, una nuova misura armonica che conduca al raggiungimento di una piena serenità; tornano in mente le parole di Philippe Petite nel suo Trattato di funambolismo: «Il punto preciso dell’equilibrio plana sopra il filo, urta il funambolo, naviga come una piuma sotto il vento dei suoi sforzi. Se questo vento si indebolisce e muore, la piuma entrerà nel funambolo per addormentarsi nel suo centro di gravità. […] Finché il vento dei nostri pensieri, più violento di quello dell’equilibrio, tornerà presto a far volteggiare verso le nubi questa piuma così sensibile»

Premio Driving Energy – Fotografia Contemporanea
27 settembre – 15 ottobre 2023
Palazzo Esposizioni Roma
visitabile gratuitamente