Carlo Gallerati e Angela Maria Piga, "den Blauäugigen. A quelli con gli occhi azzurri", ACOF58 Galleria Bruno Lisi, Roma. Photo courtesy Carlo Gallerati

“den Blauäugigen. A quelli con gli occhi azzurri”

Si è appena conclusa presso AOCF58 Galleria Bruno Lisi un’interessante bipersonale che pone al centro il concetto di “diversità” e dell’essere artista.

La frase “[…]Io sto tra due mondi, di cui nessuno è il mio, e per questo la mia vita è un po’ difficile. […]”, tratta dal racconto Tonio Kröger di Thomas Mann (1903), è l’incipit ed il fulcro su cui ruota la mostra “den Blauäugigen. A quelli con gli occhi azzurri” di Carlo Gallerati e Angela Maria Piga esposta a Roma presso AOCF58 Galleria Bruno Lisi.

Il titolo, come tutta l’esposizione, prende spunto dal libro citato in cui il letterato tedesco esprime il suo disagio nei confronti della realtà in cui vive e di cui si sente un estrano. Problematica, quella dell’isolamento dell’individuo di fronte alla società borghese, già anticipata nella precedente raccolta di racconti Der kleine Herr Friedemann (1898) ma che qui è specificatamente indicata come riferibile all’artista e allo spirito creativo: individui definibili con ironia attraverso la metafora di “quelli biondi con gli occhi azzurri” e di cui il protagonista si sente parte in quanto apolide impermeabile al gruppo.

Questo senso di “non appartenenza a uno specifico raggruppamento sociale” si sposa perfettamente con i canoni sui generis della bi-personale proposta: il pubblico è stato fin dal principio immesso al cospetto dell’alterità per via del duplice invito diffuso attraverso i vari canali (social, web-site, email) e rivolto ad i propri invitati. All’invito fotografico di Gallerati ha fatto eco quello scultoreo della Piga. Diversità che rivive all’interno del sito espositivo in cui, in pochi metri quadri, sono posti a confronto, l’uno fronte all’altro, lavori differenti sia per genere artistico – fotografia VS scultura – sia per modalità espressiva – figurato/aderente alla realtà VS astrazione/tendente a forme anamorfe.

Entrando nella galleria sono collocati, sulla parete sinistra, le opere fotografiche di Carlo Gallerati (Roma, 1968 – vive e lavora a Roma) – si occupa di fotografia dal 1985 come autore, curatore, critico, lettore e docente e dal 2006 gestisce a Roma la Galleria Gallerati – la cui pratica artistica si ispira fin dagli esordi ad una personale teoria di ripresa e di elaborazione delle immagini da lui definita ‘Oggettivismo istantaneo’ che considera i vari aspetti dell’attività che svolge, e la stessa conduzione della galleria, come parti di una complessiva operazione artistica. Secondo la propria sensibilità e acutezza professionale, Gallerati ha rielaborato la tematica del volume di Mann attraverso la giustapposizione di due figure familiari– cardine di una serie fotografica che ha iniziato a sviluppare nel 2006 a Città Sant’Angelo – del luogo (a loro caro) in cui sono riprese e dei loro occhi, marroni VS azzurri. Tonalità calda VS tonalità fredda che è rievocata nel paesaggio urbano. Nei quattro trittici la scansione, quasi maniacale, dello spazio operativo rettangolare fa emergere la rigida metodologia di lavoro che c’è dietro ogni scatto: qui tutto è studiato fin nei minimi dettagli. Al pari di un concerto operistico, Gallerati organizza e dirige i suoi attori sulla scena reale fintanto che lo scenario “deserto” risulta essere IL LUOGO: quel luogo che da sempre è soggetto protagonista delle sue molteplici serie fotografiche. Infine, i tratti fisionomici dei due fratelli ribadiscono la poetica di Mann ovvero quell’essere al di fuori dei canoni prestabiliti: occhi azzurri VS occhi marroni. Occhi che – come afferma Silvia Bordini nel testo critico – «fissano il mondo come se cercassero di non perdersi nulla del presente e nulla anche del passato in cui si riversa lo sguardo».

Nella parete di destra, invece, Angela Maria Piga (Roma, 1968) – laureata in Letteratura francese all’Università La Sapienza, ha lavorato per quindici anni in una galleria d’arte di Roma e, successivamente, come autrice e conduttrice di programmi radio per Rai International. Dal 2009 è giornalista e ha scritto di arte, architettura e cinema per stampa italiana e straniera. Ha pubblicato un romanzo e una raccolta di poesie. Nel 2017, vivendo a Düsseldorf, è diventata scultrice – dispone la serie “Scanners” (2023): pochi tratti di carboncino definiscono volti caricaturali contrapponendovi, a terra, un gruppo di sculture in ceramica (“Sintomi”, 2023) che li osservano stupiti ed incuriositi. Mentre più in là sono esibite alcune statuine di vario formato e di differenti media: dalla terracotta alla ceramica. La Piga elabora, attraverso il proprio sentire, un universo a sé, anzi il suo. Le figure amorfe elaborate sono sintomo di un turbinio interiore che vive grazie alla loro messa in opera deformata ricordando, come affermato da Simonetta Lux nel testo critico, Goya o Francis Bacon.

“den Blauäugigen. A quelli con gli occhi azzurri”

di Carlo Gallerati e Angela Maria Piga

con testi critici di Silvia Bordini e Simonetta lux

Dall’11 al 30 gennaio 2024

AOCF58 Galleria Bruno Lisi

Via Flaminia, 58 – 00196 – Roma RM

Ingresso libero

Orario: dal martedì al venerdì h17-19:30 e su appuntamento

Maila Buglioni

Storico dell’arte e curatore. Dopo la Laurea Specialistica in Storia dell’arte Contemporanea presso Università La Sapienza di Roma frequenta lo stage di Operatrice Didattica presso il Servizio Educativo del MAXXI. Ha collaborato con Barbara Martusciello all’interno dei Book Corner Arti promossi da Art A Part of Cult(ure); a MEMORIE URBANE Street Art Festival a Gaeta e Terracina nel 2013 e con il progetto Galleria Cinica, Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (PG). Ha fatto parte del collettivo curatoriale ARTNOISE e del relativo web-magazine. Ha collaborato con varie riviste specializzate del settore artistico. È ideatrice e curatrice del progetto espositivo APPIA ANTICA ART PROJECT. È Capo Redattore di Segnonline, coordinando l'attività dei collaboratori per la stesura e l’organizzazione degli articoli, oltre che referente per la selezione delle news, delle inaugurazioni e degli eventi d’arte. Mail eventi@segnonline.it