Fin dall’ingresso, con il monumentale red carpet realizzato specificamente dall’artista Paola Pivi, si respira una grande accoglienza, gli spazi si sono decisamente ripuliti rispetto alle precedenti edizioni (per l’ultima visitabile bisogna ricorrere alla memoria di due anni fa), nonostante il coinvolgimento di ben 143 gallerie, mantenendo la comoda suddivisione tra padiglione “moderno” e padiglione “contemporaneo”.
Le impressioni paiono ottime, forse permane ancora un po’ di timidezza, ma le proposte restano di alto livello, segno che i galleristi confidano nella kermesse scaligera. Curiosa la scelta curatoriale di Introduction, dove gallerie di provato lignaggio presentano una realtà territoriale in crescita, creando una sinergia tra un contesto rodato ed un ambito in sviluppo che ben soddisfa le necessità programmatiche post-crisi pandemica: in questa sezione capeggia il solo show di Eugenia Vanni della Galleria Fuoricampo (Siena) presentata da Galleria Continua (San Gimignano), con una ricerca pittorica di densa caratura ontologica pur con una parallela considerazione emotiva. Coraggioso nel suo minimalismo lo stand di The Gallery Apart (Roma) dall’ammicco decisamente europeo, così come le tele esposte da The Flat di Massimo Carasi (Milano), indicanti un’intenzione mirata verso target internazionali. Poca fotografia, con Letizia Battaglia proposta dal sodalizio di Crumb Gallery (Firenze) e D406 Arte Contemporanea (Modena) e l’attenzione particolare per Marco Rossetti della Galleria Nicola Pedana (Caserta).
A Verona è la pittura a regnare, con vasta scelta stilistica e di formato: dalle preziose tavole di Nicola Samorì portate da Monitor (Roma) alle corpose tele di Beatrice Meoni presso Cardelli & Fontana (Sarzana), fino al punk-pop di Laurina Paperina da Studio d’arte Raffaelli (Trento). Nel settore più “moderno”, vale la visita agli stand di Punto sull’arte (Varese), l’intelligente proposta di libri d’artista di Colophonarte (Belluno) e la sempre ottima Labs Contemporay art (Bologna).
Non mancano iniziative dialoganti ed extra fieristiche, con un calendario fitto di eventi e sorprese; in buona sostanza, aleggia un certo entusiasmo, di buon auspicio per la stagione fieristica. Bentrovata, Verona.