Arte e sostenibilità, a Milano la fiera-non-fiera

La fiera-non-fiera d’arte contemporanea è tornata. Dal primo al 3 marzo il Superstudio Maxi di Milano è stato di nuovo (un)fair.

Questa terza edizione ha portato con sé una serie di novità e conferme. Artisti emergenti e mid-career affiancati alle opere di nomi noti, performance artistiche, conversazioni stimolanti, aperitivi e attività per i bambini. Ma perché (un)fair? L’evento si propone come un’alternativa innovativa alle tradizionali fiere d’arte, promuovendo nuove modalità di interazione tra collezionisti, artisti e gallerie.

La presenza di MBE (Mail Boxes Etc) tra i main Sponsor ha arricchito l’esperienza dei visitatori con servizi come l’(UN)Wrapping Station, una vera e propria postazione operativa volta a supportare l’organizzazione dell’evento. Un valore aggiunto per l’imballaggio eco-friendly le opere d’arte acquistate dai visitatori durante la fiera. Quadri, stampe, fotografie, installazioni, sculture e dipinti sono state affidate a esperti del settore per la consegna a domicilio e per la spedizione locale e internazionale. Grazie all’ulteriore pacchetto MBE SafeValueArt i clienti potevano usufruire anche della copertura di danni e smarrimento delle proprie opere, dal momento del ritiro fino alla consegna al destinatario finale.

La collaborazione con Raja Italia, marchio piacentino leader nel settore dei materiali d’imballaggio sostenibili, ha ulteriormente consolidato questo impegno. Gli appassionati del mondo dell’arte hanno accesso a proposte professionali che sottolineano la sensibilità di MBE verso le tematiche ambientali. Le due aziende italiane sono entrambe focalizzate su valori di eco-Sostenibilità, quali la riduzione del consumo dei materiali utilizzati, la loro riprogettazione per minimizzare l’impatto ambientale e l’utilizzo di materiali bio-based ottenuti da fonti naturali rinnovabili.

Inoltre, (un)fair è stata anche l’occasione per Mail Boxes di raccontare del suo canale MBE Auction. La piattaforma web è stata progettata per artisti, case d’asta e gallerie per aprire un canale di vendita online e offrire ai propri clienti un’esperienza completa e intuitiva. MBE Auction permette di automatizzare la spedizione delle opere. Dal preventivo istantaneo al ritiro, dall’imballaggio specializzato fino alla consegna, inclusa la copertura del valore reale in caso di smarrimento o danneggiamento. E per comprendere a pieno le potenzialità della piattaforma, nei giorni di fiera è stato possibile prenotare un appuntamento per avere una dimostrazione dettagliata e interamente gratuita della funzionalità del servizio.

Dalla partnership tra MBE e Raja Italia, e grazie anche all’ausilio della startup torinese Artàporter, è nato il progetto “Second Life MBE”, un contest che invita gli artisti a utilizzare scarti di materiali da imballaggio per creare progetti artistici. Un’iniziativa che promuove la riflessione sullo sviluppo sostenibile attraverso le quattro “R”: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.

La partecipazione alla Call for Artist lanciata nelle scorse settimane è stata significativa e al Superstudio Maxi sono state esposte le tre opere finaliste. Durante la serata d’inaugurazione di giovedì 29 febbraio è avvenuta la proclamazione dell’artista vincitrice. Si tratta dell’opera “The show must go on (healing time)” di Valeria Frongia, che ha tenuto fede al consept dell’iniziativa rispettando la creatività nell’ambito artistico contemporaneo e donando nuova vita a materiali destinati al macero.

Il carattere inclusivo di (un)fair è stata la chiave del successo anche di questa terza edizione. La fiera ha dimostrato come collaborazioni innovative possano promuovere un dialogo stimolante e responsabile nel mondo dell’arte contemporanea.