Sara Basta, Welcome, scritta in tessuto wax su tovaglia da pic nic, 150 x 100 cm, 2019

AMORE E RIVOLUZIONE al Mandrione

Venerdì 6 settembre si è svolto il progetto AMORE & RIVOLUZIONE che ha nuovamente reso vivibile il lungo tratto di strada chiuso di Via del Mandrione, importantissimo collegamento tra le grandi vie consolari della Casilina e della Tuscolana, site nella zona sud-est della capitale.

L’evento, a cura di Fulvio Chimento, nasce da una passeggiata avvenuta lo scorso aprile dal curatore insieme ad artisti, famiglie e bambini lungo questo percorso che, fino al 2018, era quotidianamente frequentato dal solo traffico urbano. Un itinerario che è risultato essere il perno su cui ruotava la città fin dalle sue origini: prima con la realizzazione del parallelo Acquedotto Felice (226 d. C.), per poi essere destinato al pascolo delle mandrie di animali fino al ripristino dell’opera idraulica romana con Sisto V. Area divenuta successivamente, e fino al 1974, stra-popolata per via del bombardamento da parte dell’aviazione americana sul quartiere S.Lorenzo durante la seconda guerra mondiale ed infine meta cinematografica – qui furono girati divenuti vere e proprie opere d’arte come Il Bidone (1955)di Fellini, Ladro lui ladra lei (1958) con Sordi e La commare secca (1962) di Bertolucci – e letteraria.

Tuttavia, l’incuria e la cattiva della manutenzione della via ha comportato la chiusura della stessa (dal 2018) per via del necessario sgrottamento di due cavità sotterranee presenti sotto le corsie di marcia, indicatori di una voragine: al di sotto del manto stradale, assottigliatosi negli anni, risultano esserci ben 20 metri di vuoto. Un precipizio dovuto alle varie cave che vennero scavate in età romana per l’estrazione del tufo ai fini della costruzione del coevo acquedotto.

Proprio per non dimenticare ciò che tale luogo rappresenta a livello storico e culturale e per salvaguardare la sua unicità, il curatore e gli artisti da lui invitati a partecipare hanno deciso di intervenirvi artisticamente con l’obiettivo ultimo di valorizzarlo e dar luogo ad uno spazio di confronto e di relazione reciproca. Infatti, grazie al supporto dei comitati di quartiere, Certosa e Mandrione, è stato possibile in primis riqualificare l’area ormai degradata per poi immettervi l’arte. Uniti da questo senso di progettualità e di convivenza Fabrizio Basso, Sara Basta, Elena Bellantoni, Silvia Cini, Stefania Galeanti, Grossi Maglioni, Alfredo Pirri, Alessandro Sarra, Stalker e Jacopo Tomassini hanno introdotto e creato le loro opere. Lavori, questi che risultano essere in perfetta consonanza con il contesto in cui continueranno ad alloggiare e a vivere: in alcune di esse, infatti, la mimesis è talmente alta da risultare indistinguibili rispetto all’ambiente circostante. Esemplari sono tele spoglie di Alessandro Sarra che accolgono il visitatore che accede dal quartiere di Tor Pignattara ovvero nel punto di confine tra il tratto chiuso e la parte di strada ancora percorribile dalle automobili. Proseguendo verso la stazione Casilina s’incontra prima la giocosa e lunghissima scritta realizzata sull’asfalto da Stefania Galeanti e successivamente l’intervento di Jacopo Tomassini che spezza il grigiore del tracciato con colorati ombrelli che nascondono le vere opere rivelate da semplici specchi. Nel piazzale, ove campeggia la scritta “Amore & Rivoluzione”, una serie di sedie a circolo danno asilo agli invitati per una migliore osservazione dello svolgimento della mostra-evento e delle altre opere proposte come Preghiera di Sivia Cini o la scala di Elena Bellantoni che invita il passante a guardare oltre l’alto muro e verso un domani (forse) migliore. A ridosso del cancello che divide la strada dalla ferrovia lo stendardo/bandiera Welcome cucito da Sara Basta accoglie i passeggeri della stazione oggi fantasma mentre poco più in là prende vita la performance Calma,Calma,Calma di Fabrizio Basso che richiama il pubblico ad una dimensione ad oggi misconosciuta e quasi dimenticata mentre su una roulotte abbandonata troneggia il manifesto Mandrione Metroplitano di Alfredo Pirri. “Siamo noi le vere mostre” è, invece, la scanzonata provocazione del duo Grossi Maglioni che invitano l’utente ad osservarle mentre allattano i figli dentro una tenda, metafora e recupero del nostalgico mito di Romolo e Remo da cui si fa risalire la fondazione di Roma nonché mero ricordo della spontaneità caratterizzante la commedia all’italiana.

Ciò che caratterizza questo progetto sui generis è l’opportunità di creare aggregazione attraverso l’arte, di “stare insieme” sospesi idealmente nel vuoto proprio perché il tratto interessato da AMORE & RIVOLUZIONE è, appunto, il più sottile: qui il piano calpestabile risulta essere spesso solo 2 metri!

AMORE & RIVOLUZIONE

Artisti: Fabrizio Basso, Sara Basta, Elena Bellantoni, Silvia Cini, Stefania Galegati, Grossi Maglioni, Alfredo Pirri, Alessandro Sarra, Morteza Hosseini (Stalker), Jacopo Tomassini.

a cura di Fulvio Chimento

venerdì 6 settembre 2019

Via del Mandrione (Stazione Casilina) – 00181 – Roma

sito: www.fulvio-chimento.it

Maila Buglioni

Storico dell’arte e curatore. Dopo la Laurea Specialistica in Storia dell’arte Contemporanea presso Università La Sapienza di Roma frequenta lo stage di Operatrice Didattica presso il Servizio Educativo del MAXXI. Ha collaborato con Barbara Martusciello all’interno dei Book Corner Arti promossi da Art A Part of Cult(ure); a MEMORIE URBANE Street Art Festival a Gaeta e Terracina nel 2013 e con il progetto Galleria Cinica, Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (PG). Ha fatto parte del collettivo curatoriale ARTNOISE e del relativo web-magazine. Ha collaborato con varie riviste specializzate del settore artistico. È ideatrice e curatrice del progetto espositivo APPIA ANTICA ART PROJECT. È Capo Redattore di Segnonline, coordinando l'attività dei collaboratori per la stesura e l’organizzazione degli articoli, oltre che referente per la selezione delle news, delle inaugurazioni e degli eventi d’arte. Mail eventi@segnonline.it