Il segno è l'esemplare parlato. ph. Giorgio Benni. Installation view at z2o project

Tra linguaggio formale e visivo – Il segno è l’esemplare parlato presso z2o project a Roma

Segno e parola, gesto pittorico e scrittura si articolano nella mostra Il segno è l’esemplare parlato di Mariella Bettineschi, Beatrice Pediconi, Maria Angeles Vila Tortosa, Simona Weller, a cura di Micol Veller Fornasa presso gli spazi di z2o project a Roma, come cromia di un racconto memoriale, forma significante del visibile esperita, raccolta e ricondotta nelle figure di un sistema linguistico dove l’impronta segnica e il lemma, citando Luis Marin «sono due specchi del linguaggio e dell’immagine che si identificano immediatamente nell’opera».

Un enunciato semantico, indissolubile dalla propria traccia formale, percorre le linee metodologiche delle quattro artiste, esposte in una cadenza ritmica fraseologica che dà vita ad una dimensione poietica del sensibile attraversando strutture sintattiche, forze di rammemorazione, manualità e gestualità nel connubio tra pensiero linguistico e visuale.

Nel corpo soffice e leggero del ciclo Morbidi Mariella Bettineschi unisce memento mori e speme, origine materna e costruzione animica, dipingendo proposizioni, numeri e raffigurazione di strutture craniche in cromia aurea su dei piccoli cuscini di organza.

La simbologia del teschio, con le nove aree di suddivisione appartenenti alla cultura Maya, insieme al sintagma aulico della genitrice richiama e interroga enigmi e ineluttabilità esistenziali, rifugio del riposo ed evoluzione trasformativa del tutto, fine e principio, omnia vanitas ed essenza magica. 

In velature trattenute e movimenti raccolti di una materia che è lembo di emulsione fotografica, Beatrice Pediconi compone un alfabeto delicato ed evanescente, una grafia ondulatoria e impalpabile condotta da gestualità sinuose e fluttuanti dal valore metodico e istintivo, dall’operatività rigorosa e inopinata. 

Le opere appartenenti al ciclo Segno sono brani grafemici di un racconto perduto che danzano come versi immemori di una fragilità persistente, impressione incorporea di segnature fuggevoli. 

Maria Angeles Vila Tortosa nei Libri della memoria interroga parallelismi e contraddizioni, unità e conflittualità delle componenti fondamentali che muovono l’umano: i mondi del desiderio, della ragione e dell’amore sono scrigni conchiusi in narrazioni visuali e oggettualità simboliche, percorsi del femminile dispiegati lungo un tempo passato, inciso nei microcosmi del quotidiano, in fantasie e ispirazioni, spazi immaginali e dimensioni dell’intimo che viaggiano nei delicati equilibri e nelle geografie dell’essere, trovandone chiavi di accesso, leggerezza e voce. 

In Simona Weller il mondo del grafema si muove come orizzonte imprescindibile della ricerca, vivendo nella superficie pittorica come geografia naturale o reiterazione e coincidenza di segni. 

Tra indicazioni tematiche e nominali, identità dichiarate e perse nell’anonimità nominale, l’universalità di un gesto scrittorio si fa scoperta e ri-conoscenza di esperienze primarie, di uno sviluppo visuo-spaziale e di una memoria manuale che costruisce e definisce la legge dell’espressione e della rappresentazione.

Tra logos e eikṓn la mostra Il segno è l’esemplare parlato, ispirata a Gertrude Stein, è margine e congiunzione tra immagine e parola, forma indicale e dominio semantico tra lingua e simboli visivi.

Il segno è l’esemplare parlato
Mariella Bettineschi, Beatrice Pediconi, Maria Angeles Vila Tortosa, Simona Weller
a cura di Micol Veller Fornasa
Opening venerdì 3 marzo 2023 | ore 18 – 20.30
3 marzo > 21 aprile 2023

z2o project – Via Baccio Pontelli 16, 00153 Roma
Orari di apertura: aperto solo su appuntamento
Info: T. +39 06 70452261 | info@z2ogalleria.it
Press office: Sara Zolla | press@sarazolla.com | T. + 39 346 8457982