Gerhard Merz
Mustafa Sabbagh

Mustafa Sabbagh. D’arte e di vita

Mustafa Sabbagh è riconosciuto come uno dei 100 fotografi più influenti al mondo. La sua opera d’altissima caratura trova il suo principio più profondo, la sua radice più organica in un intelletto creativo e poetico di purezza adamantina. La profonda modernità, cui Sabbagh approda, affonda senza tradimenti nel tempio della Bellezza e, parafrasando Mallarmé, negli “arcani rivelati” dei quali l’artista diviene appassionato officiante. Tanto più potente è l’opera sua, quanto più ci appare icastica, ardente, ignea, purificata. La sua attività immaginativa si amplia dalla celebre fotografia, che a volte pare scolpita nell’onice, alla sapiente produzione scultorea ed installativa, sempre sortendo esiti d’eccezionale coerenza e di lucida esattezza. Se, come sosteneva Leonardo da Vinci, la luce non può mai cacciare del tutto l’ombra, Mustafa Sabbagh è l’artefice di universi immaginativi slittanti e duplici, aspri e sacri, tormentosi e lenienti, intessuti della bellezza d’ombra del Notturno e di visioni dalla più abbacinante purità ialina.
Ho avuto il piacere di dialogare con lui d’arte e di vita.

Concentrico Art | La mostra con un tempo

Carpi è protagonista, sino al 24 luglio, del Concentrico Festival, diretto da Andrea Rostovi e Maddalena Caliumi e Chiara Pattacini alla produzione. Il festival rimette al centro la città e i suoi luoghi, anche quelli obliati, come accade con Concentrico Art, la mostra curata da Andrea Saltini.

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Trentatré Stelline

Il 21 gennaio 2020, a Reggio Calabria, la Commissione Scientifica di Palazzo Crupi – composta da Angela Pellicanò, Paola Miriam Russo e Valentina Tebala – inaugura questo primo progetto di…

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