Sergio Longo

Si è spento Sergio Longo, presidente e ideatore del CAMUSAC di Cassino

Il Museo Camusac piange la scomparsa del suo presidente, Sergio Longo, riferimento costante di professionalità e passione per il contemporaneo, il quale, da imprenditore illuminato, ha saputo mettere in piedi una collezione d’arte unica nel suo genere.

Sergio Longo (Cassino 1935-2021) è stato imprenditore e collezionista. Dagli anni Sessanta ha gestito l’industria Longo Spa, attività di commercio all’ingrosso di materiale edile. In qualità di presidente dell’IRON Spa, industria di trasformazione e lavorazione del ferro, con sede ad Assisi, rilevata negli anni Novanta, grazie alla notevole esperienza maturata nella trasformazione degli acciai e nella lavorazione delle lamiere, ha dato sempre più importanza alla cultura e all’arte per l’impegno nella realizzazione di significative opere e la collaborazione con importanti artisti, tra tutte Beverly Pepper. Nel 2013 inaugura il CAMUSAC, una struttura dedicata all’arte contemporanea sorta con la riqualificazione degli edifici industriali della Longo spa. Il Museo, diretto da Bruno Corà, ha accolto pertanto la collezione permanente privata della Fondazione CAMUSAC, esito di una metodica raccolta di opere d’arte compiuta nel corso di oltre venticinque anni, e continua a portare avanti l’intento di contribuire alla crescita e allo sviluppo culturale del territorio del Lazio meridionale. Negli anni molte sono state le mostre, sia collettive che personali, organizzate tra le quali si segnalano quelle di Enrico Castellani, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Turi Simeti, Michele Cossyro, Franco Marrocco, Giuseppe Spagnuolo, Renato Rainaldi, Mimmo Paladino, Sol LeWitt. 

La famiglia Longo già dagli inizi degli anni Novanta aveva optato per i linguaggi più avanzati del contemporaneo come metro di espansione di un nucleo d’arte privato coinvolgendo il critico e storico dell’arte Bruno Corà nella configurazione della raccolta che da subito, per complessità e qualità, si è posta come un unicum nel panorama collezionistico del Mezzogiorno, anche e soprattutto per il rapporto che si è sempre venuto a creare tra artisti e collezionista. Molti degli artisti presenti hanno avuto modo di conoscere Longo presso l’IRON, l’azienda siderurgica da lui diretta, sono stati seguiti e aiutati nelle fasi di realizzazione delle opere e di lavorazione dei materiali – l’utilizzo dell’acciaio COR-TEN è una delle cifre stilistiche che accomuna molti lavori- e così, in molti casi, è nato un sincero rapporto di amicizia che ha aiutato la reciproca collaborazione e la crescita, quasi naturale, di una raccolta che sin dall’inizio ha cercato il dialogo col territorio. Il primo nucleo delle installazioni permanenti ha avuto come tematica infatti “Ciò che dopo la rovina prende forma”, quasi un omaggio dell’industriale al martoriato territorio cassinate che tanta distruzione aveva subito durante la Seconda guerra mondiale. Importante anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, per i molti interventi di riqualificazione artistica e i contributi nei diversi convegni legati all’arte contemporanea. Ultimo attestato di stima è giunto nel 2018 con il riconoscimento del premio Franco Cuomo nella sezione Arte per il suo Camusac. Un impegno che non è passato inosservato alla giuria del premio che ha voluto premiare Longo “per l’appassionato e incessante impegno di promotore della creatività e della bellezza e per aver dato vita nei suoi edifici industriali di Montecassino al Camusac, Museo d’Arte Contemporanea, che con la sua collezione, il suo laboratorio e i numerosi eventi che produce, tra cui esposizioni, seminari, convegni, è diventato un laboratorio di cultura e un prezioso volano di crescita e sviluppo del territorio”. Museo che di certo rimarrà legato alla sua memoria e contribuirà allo sviluppo culturale delle future generazioni del territorio.