Miami Performance Festival International ’20 | (M/P ’20)

Tra il 9 e l’11 settembre 2020 ha avuto luogo la nona edizione del Miami Performance Festival International, curata da Charo Oquet.

L’evento si è tenuto online in diretta streaming e l’argomento principale di cui si è discusso sulla piattaforma è stato il momento critico che la terra sta attraversando, al quale oggi si unisce un’altra tragedia globale rappresentata dalla pandemia da Coronavirus. Dal dibattito sono scaturite domande e riflessioni riguardanti la crisi ecologica e ambientale, la disuguaglianza a livello sociale e la politica razzista che ormai dilaga nella società occidentale in particolare. La discussione ha condotto i partecipanti verso il tema del bisogno urgente di una nuova politica, orientate ai bisogni del pianeta e di tutta la popolazione senza distinzioni, temi ampiamente dibattuti ma per i quali ancora la politica non è riuscita ad offrire soluzioni sostenibili. Infine è stato posto l’accento sul bisogno impellente di rinnovare anche festival e performance, tramite nuove politiche sociali, culturali ed educative.

Il festival, prodotto da Edge Zones e svolto dal vivo a Miami Beach, è stato poi pubblicato su una piattaforma di performance digitali; in seguito è stato messo in collegamento con una serie di eventi organizzati sia in spazi reali che virtuali. L’evento ha rappresentato un esempio lampante delle potenzialità degli Streaming-Festival e, con un programma di apertura dalla durata di tre giorni, ha messo in campo un serie di iniziative di introduzione al festival, da performance dal vivo e nello spazio virtuale, a interviste, talk e tanti altri spettacoli. Anche l’arte locale avrà il suo spazio all’interno della programmazione; nei giorni dal 9 all’11 settembre verranno invece presentati spettacoli in live streaming, con una serie di performance dal vivo e altre in video curate con l’aiuto di artisti di Miami al Faena Forum.

In questa nuova forma di comunicazione multidimensionale e multicanale l’obiettivo è stato quello di trasformare i ricevitori in trasmettitori attivi e di invitare artisti performativi a presentare i propri spettacoli da ogni parte del mondo. L’esibizione è già un’importante cassa di risonanza di forme simbiotiche di comunicazione, una risposta ad un mondo che cambia e continuerà a cambiare. In questo senso, i curatori del festival vogliono trasmettere il messaggio di un settore, quello delle arti performative, che riesce a integrare nuove forme di comunicazione e che tramite queste si inserisce in una dimensione terrena costantemente in cambiamento e alla ricerca di nuove forme di espressione.

Tra gli artisti che si sono esibiti spiccano i nomi di Greg Alvarez, Jenna Balfe, Cookie and daWine, Dreamon, Sonia Hernandez-Baez, Jose Garza, Kunstwaffen, Charo Oquet, Rafael Vargas Bernard e tanti altri provenienti da Spagna, Giappone, Messico e Repubblica Dominicana.

L’evento è stato presentato da Edge Zones, piattaforma dedita alla produzione di eventi culturali e alla promozione di artisti di arte contemporanea. Gestita da volontari, porta con sé una storia lunga 23 anni di supporto alle pratiche artistiche e di produzione di eventi situati contestualmente nella città di Miami e nella regione dei Caraibi. Con il Miami Performance International Festival, EZ ha voluto stabilire una nuova rete tramite il coinvolgimento del pubblico di Miami e di Miami Beach.