La sindaca di Barcellona e la giunta al termine della proclamazione ufficiale di Manifesta 15. Foto Ayuntament de Barcelona

MANIFESTA 15 Barcellona | La Catalogna protagonista nel 2024

L’edizione del 2024 della ormai consueta Biennale itinerante Manifesta si terrà a Barcellona e si snoderà in altre dieci città della Catalogna, in un’edizione che metterà in luce gli aspetti principali di una realtà complessa, caratterizzata dal movimento separatista che negli ultimi anni ha fatto scalpore a livello mediatico.

Le altre dieci città che ospiteranno Manifesta 15 saranno Cornellà, El Prat de Llobregat, Granollers, L’Hospitalet, Mataró, Sabadell, Santa Coloma de Gramene, Sant Cugat, e Terrassa.

Manifesta 13 Marsiglia è stata un’edizione complessa per motivi ormai noti. Il Covid-19 ha reso difficile l’organizzazione di un evento di così ampio respiro, che ha visto la luce solamente in agosto e che a ottobre è stato costretto a tornare completamente online, a seguito della recrudescenza del virus in Francia e della seconda ondata che ha colpito il mondo intero. Il sistema dell’arte si è dovuto adeguare ed oggi spera fortemente nelle prossime due biennali, dal carattere fortemente simbolico.

L’edizione del 2022 si terrà in Kosovo, nella città di Pristina. Sarà una grande occasione per un paese che, oltre ad aver bisogno di affermarsi a livello culturale, vive un momento fondamentale della sua storia, non essendo stato riconosciuto da numerosi paesi tra cui la Serbia, dalla quale nel 2008 ha dichiarato l’indipendenza. Quella del 2024, come detto, in Catalogna.

L’obiettivo principale di Manifesta è sempre stato quello di riunire i cittadini, in un’ottica di evento partecipativo che mettesse insieme diverse personalità. Per fare questo, gli organizzatori delle varie edizioni hanno sempre cercato di mettere al centro la creatività e l’impegno sociale e civile, tramite opening, itinerari diffusi, tour guidati, eventi che hanno arricchito le città, che hanno permesso un riutilizzo innovativo di location storiche e la riqualificazione di spazi dismessi, ma anche i cittadini, i quali hanno potuto assistere ad una riorganizzazione dei luoghi strategici della propria città.

Da Palermo a Marsiglia la biennale nomade, tramite l’apertura di sedi con mostre, interviste, talks e anteprime di nuove opere, è riuscita a trasformare le città in cui ha avuto luogo, conferendo nuova vivacità e stimoli culturali ai turisti e alla popolazione locale. Sempre a Palermo si è parlato delle problematiche di una città globale e turistica ma con un flusso migratorio pressoché impossibile da gestire, di una situazione politica difficile da comprendere.

Manifesta 15 a Barcellona è stata invece pensata nell’ottica di portare nel mondo della cultura un altro dibattito politico, legato alla questione della richiesta di indipendenza della Catalogna dalla Spagna. In particolare, si cercherà di dimostrare la potenza dell’arte nel mitigare quelle che sono le problematiche sociali e politiche che portano a scontro e divisione, tematica di straordinaria attualità in un panorama che rischia di diventare sempre meno coeso come quello europeo.

A Barcellona avrà luogo un grande evento diffuso che riguarderà tutta la regione e che, in linea con la mission della Biennale, porterà alla luce temi relazionati all’unione tra cittadini, all’importanza della comunità e a quella strategica della città, intesa come spazio vivo di partecipazione alla cultura e punto di partenza per il futuro.

La Catalogna è la location ideale per Manifesta 15, che potrà dimostrare la rilevanza di creare relazioni e network a livello locale in un mondo sempre più globale e conflittuale. La dimensione cittadina e di rete è un tema che accompagna gli studi degli urbanisti europei e della Commissione Europea, che nei suoi ultimi report ha messo in luce la centralità di un utilizzo sostenibile e rinnovato degli spazi cittadini per gli sviluppi delle città del futuro. La scelta di Barcellona è inoltre coerente con le ultime due edizioni di Palermo e Marsiglia, andando a formare un filone mediterraneo che sarà interessante analizzare per evidenziare similitudini e divergenze tra le città.

Questa quindicesima edizione sarà fondamentale per Barcellona, che potrà mostrare al resto del continente come il concetto di unione riuscirà a sovrastare quello di divisione negli anni a venire. L’Unione Europea avrà bisogno anche della cultura per immaginare un futuro roseo.