Jannis Kounellis, Senza titolo, 2016. Galleria Accademia Contemporanea. Foto Monkeys Video Lab.

Galleria Accademia Contemporanea: il nuovo spazio espositivo di ABA Roma apre con Jannis Kounellis

Mercoledì 10 aprile ha inaugurato il nuovo spazio espositivo dell’Accademia di Belle Arti di Roma con la mostra dell’ex allievo Jannis Kounellis.

Sotto la direzione di Cecilia Casorati, l’Accademia di Belle Arti di Roma apre alla città con Galleria Accademia Contemporanea, un nuovo spazio espositivo in Piazza del Ferro di Cavallo (Via Ripetta, 222). “Prima questo era uno spazio in cui la gente bivaccava, – afferma Casorati – poi era stato chiuso. Mi sembrava giusto riaprirlo […] La mia mission è dare nuovamente all’Accademia una posizione di centralità, nel mondo dell’arte ma non solo, aprendola alla contemporaneità”.
Visitabile gratuitamente e illuminato di notte per essere visibile anche dai passanti, il grande ambiente in pieno stile neoclassico disegnato da Pietro Camporese il Giovane a metà del XIX secolo è stato recentemente ristrutturato per accogliere la ricerca e la sperimentazione contemporanea. Galleria Accademia Contemporanea, ospiterà installazioni, opere e contributi di artisti della scena artistica internazionale legati alla storia dell’Istituto.

Lo scorso mercoledì 10 aprile, il primo artista chiamato ad inaugurare lo spazio è stato Jannis Kounellis, uno dei principali artisti contemporanei del mondo, allievo dell’Istituto nella seconda metà degli anni Cinquanta che, dall’incontro in Accademia con Toti Scialoja, si avvierà verso una brillante carriera artistica con la sua prima personale alla galleria La Tartaruga nel 1960. Sulla navata centrale da cui si innalza la monumentale volta a botte cinque grandi cavalletti costituiscono l’opera Senza titolo, un omaggio alla pittura, allo spazio e al peso della materia – in collaborazione con l’Archivio Kounellis e Jannis Kounellis Estate. L’installazione, una delle ultime, fu esposta nel 2016 alla Monnaie de Paris in una drammaturgia della pittura in cui l’artista invitava lo spettatore a sovvertire i limiti imposti dalla bidimensionalità della tela, a uscire dal “già dato” materico e riconsiderare i cavalletti di lastre in metallo da 2 x 1,80 metri. Una scelta, quella di ospitare in mostra Senza Titolo nel nuovo spazio espositivo, che va al cuore del senso della ricerca tra arte e spazio, collocando Kounellis nella sfera di quei maestri ispiratori che superano la prova del tempo.

Cecilia Casorati ha ricordato con le parole di Kounellis il rapporto imprescindibile dell’artista con la città: “A Roma ho trovato degli amici artisti, con cui parlare d’arte non solo contemporanea: si discuteva nelle trattorie fino a tardi anche di pittura antica, non in modo accademico, ma come se i protagonisti fossero presenti al nostro tavolo. Così ho coltivato la considerazione che l’antico, in realtà, facesse parte di un’identità irrinunciabile, e che il Moderno non sia un esercizio modernista, ma si collochi all’interno di una logica diffusa”.

La mostra sarà visitabile fino al 4 giugno 2024.