Luogo

Galleria Alberta Pane - Sede di Venezia
Calle dei Guardiani 2403H, Dorsoduro, 30123, Venezia, IT

Data

Set 26 2020 - Nov 28 2020
Evento passato

Ora

18:00 - 19:00

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Mostra

Imprese | Marie Denis e Michele Spanghero

Imprese è un’esposizione a due voci, quelle degli artisti visuali Marie Denis e Michele SpangheroImprese è il territorio d’accoglienza di installazioni che abitano lo spazio della Galleria Alberta Pane in dialogo, silente e incrociato nel caso di Denis, sussurrato e orizzontale nel caso di Spanghero. 

Imprese è il punto di incontro tra realtà aziendali, Giovanardi e Lunardelli, che hanno prestato e prestano all’Arte il muscolo produttivo del fare e del realizzare l’Opera, splendida potente e indipendente impresa di genio e talento.

Marie Denis presenta una natura sensibile, mutata e mutevole, suscettibile d’interpretazioni e nuovi significati. La “politica del bello” di aristotelica memoria trova nella prima seducente installazione, Nel Wunderkammer, poggiata su risme di carta da imballo e realizzata in collaborazione con Giovanardi, l’incanto e l’annientamento delle barriere destati dal naturale e dall’artificiale. Si tratta di entrare, con questi lavori intensi e mutevoli, nel territorio magico di un erbario organico e fantastico, che sfugge al destino entropico grazie a idea, talento e sapienza manifatturiera coniugata con la competenza tecnica e tecnologica. L’installazione di Marie Denis è una scoperta di felci in grafite, foglie di cocco gigante realizzate in lamiera nero opaca curva e verniciata, di fogliame zincato in rame, loti divenuti matrici per magnifiche serigrafie ricche di venature. Demistifica Denis, cataloga e chiama in appello tutti i sensi, annulla le distanze tra simile e verosimile secolarizzando ciò che la sua mano d’artista e la destrezza tecnica toccano e trasformano. Narrazione visionaria di mondi altri si dischiude nei due films (Les Masque(s) e Après Beyrouth) di Denis che scorrono, senza soluzione di continuità, nella piccola stanza oscurata della galleria. 

L’inciampo dello spettatore continua mediante l’apparizione della scultura sonora di Michele Spanghero realizzata in collaborazione con Lunardelli. Tuned Volume è una struttura sferica modulare in legno che riproduce le frequenze armoniche delle onde stazionarie acustiche della stanza in cui è esposta. La presenza massiccia della scultura trasforma così la percezione spaziale, ma è anche in armoniosa relazione con lo spazio circostante attraverso le onde sonore sintonizzate sulle frequenze del luogo d’accoglienza. Il suono quindi correla le proprietà architettoniche e acustiche dello spazio con il volume della scultura e la massa risonante.  Poco più in là, un tavolo ospita una selezione di stampe di Denis, da sfogliare e maneggiare con cura da catalogatore botanico; si tratta di riuscire, ancora una volta, a entrare nello studiolo dei segreti di questa artista delicata e intensa, che propone una sospensione del tempo attraverso la patina minerale della grafite che nega le peculiarità solitamente fragili della vegetazione. Alle pareti una mensola di metallo e legno, costruita con mano d’artista, accoglie il prototipo della capsula sonora di Spanghero, nido di sottile rumore costruito, come molti dei lavori di questo autore di linguaggi incrociati, sulle proporzioni della sezione aurea. Le sue fotografie della serie Studies on the Density of White sembrano suggellare il dialogo tra silenzio e suono, tra tono e tono, grazie a un occhio d’artista che si sofferma su bianchi angoli muti dalla potenza visiva sotto pelle, ma assolutamente dirompente.

Le Imprese messe in atto nella galleria, e che si sviluppano nella grammatica intrecciata di tempo e spazio, godono di mancanze come di moltiplicazioni, di traiettorie discendenti come di amplificazioni. Con quelle Imprese Marie Denis e Michele Spanghero ci proiettano nel terreno esperienziale dell’Arte in cui è necessario ascoltare e guardare, come è altrettanto necessario immergersi nella propria privata impresa dell’ascoltarsi e del guardarsi.

Marie Denis, Francia, 1972. Vive e lavora a Parigi. Il lavoro di Marie Denis si focalizza principalmente sull’oggetto e su come esso possa essere reinventato. Le sue installazioni e sculture prendono spunto della botanica, che l’artista reinterpreta attraverso diversi media, creando delle opere in cui confluiscono armonicamente elementi dell’universale e del quotidiano. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Lione, nel 1999 Marie Denis vinse il programma di residenza a Villa Medici a Roma.

Una selezione di mostre recenti sia personali che collettive include: 

Métamorphoses du quotidien, alla Maison des Arts Plastiques Rosa Bonheur (Chevilly-Larue, 2020); Le Saule qui chante, Parc Vansteenkiste, (Roncq, 2019); L’Été photographique de Lectoure, Centre d’art et de photographie de Lectoure (2019); Nature des Profondeurs, esposizione personale alla Galerie Alberta Pane (Parigi, 2018); L’impermanence alla Fondazione Fernet-Branca (Alsace, 2018); De fils ou de fibres at CAC de Meymac (2018); Le Désir, Galleria Alberta Pane (Venezia, 2017); L’Herbier de Curiosités al Centre d’Art et de Nature, Chaumont sur Loire (2017);

Ha inoltre vinto numerosi premi e borse di studio sia nazionali che internazionali, come il FNAGP (Fondation National des Arts Graphiques et Plastiques, 2015), DRAC Ile de France (2011 e 2005) e il sopracitato programma di residenza artistica a Villa Medici a Roma.

I lavori di Michele Spanghero combinano il suono e le arti visive con un’approfondita ricerca concettuale e sono definiti da un approccio trasversale e un’estetica essenziale. L’impulso creativo nasce per l’artista come reazione all’enorme quantità di dati che ci circonda. Egli cerca di stimolare il coinvolgimento degli spettatori alterando sottilmente la loro percezione. 

L’artista afferma: “Il silenzio, la risonanza acustica e le variazioni impercettibili del suono nello spazio e nella materia sono il nucleo della mia pratica sonora. Indago la relazione tra spazio e percezione attraverso la fotografia, la scultura e il suono”. 

Ha esposto in molteplici contesti internazionali, tra cui, recentemente: Le Centquatre (Parigi 2019) Eufònic Festival (Ulldecona 2019), la Casa d’Arte Futurista Depero (Rovereto 2019), Cinema Modernissimo (Bologna 2019), Castello di Miramare (Trieste 2018), Jardin des Tuileries (FIAC Hors les Murs, Parigi 2018), Hyundai Motorstudio (Pechino 2018), Palazzo Te (Mantova 2017), School of the Art Institute (Chicago 2017), festival Ars Electronica (Linz 2017), Museo d’Arte Moderna (Istanbul 2016), Museo Rivoltella (Trieste 2016), Palazzo delle Esposizioni, Roma 2016, MAC (Lissone 2014), MART (Trento e Rovereto 2013).


Imprese | Marie Denis, Michele Spanghero

A cura di Martina Cavallarin

In partnership con Giovanardi e Lunardelli 

26 settembre – 28 novembre 2020

Vernissage: Sabato 26 settembre 2020, dalle ore 18

Galleria Alberta Pane – sede di Venezia
Calle dei Guardiani 2403H, Dorsoduro, 30123, Venezia, IT

 Orari: Dal martedì al sabato, 11-19


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