(Cosa vuol dire) Approdo | Adriano Nicoletti

Approdo è il titolo del progetto fotografico di Adriano Nicoletti, divenuto libro d’autore e curato da Benedetta Donato, in un tumultuoso 2020.

Approdo. Cosa significa davvero, approdare?

Sono trascorsi molti mesi da quando Adriano Nicoletti, fotografo pugliese, mi ha inviato il volume monografico, a cura di Benedetta Donato, dal titolo ‘Approdo’. Probabilmente erano i giorni di primavera 2021, in lockdown e, per tutta una serie di ragioni professionali, avevo avuto molto a che fare, in quei mesi, con la Puglia, quasi sembrasse che casa mia, nella lontana Bologna, fosse una enclave pugliese in terra d’Emilia. E tutto era cambiato da quando quella regione era stata per anni, terra di vacanze, terra di affezioni familiari.

Ricordo molto bene il giorno in cui il libro di Nicoletti è giunto nella mia casa: era un pomeriggio, come adesso, ed il sole filtrava attraverso i vetri della grande finestra con la sua luce capace di invadere il bianco che solitamente mi circonda che, quel giorno, grazie ad Approdo, si tingeva di …azzurro, di mare, di Sud.

Quelli in cui il prezioso volume è ‘approdato’ in Via del Porto, a Bologna – nulla forse succede mai per caso – erano giorni febbrili, tra curatele e progetti ideati, rinviati, ripresi e giorni in cui neppure ricordo quanti treni io abbia preso… in effetti è stato così tutto l’anno e, di tanto in tanto, sfogliavo Approdo, ne toccavo la carta come si accarezza un ricordo, una terra amata, una storia di cui nulla si sa ma, senza conoscerne ragione, pare appartenere anche al proprio sentire. Ogni volta riprendevo parole scritte dalla cara e talentuosa Benedetta Donato e mi dicevo: ‘debbo raccontare di questo libro, debbo tentare di condividere quelle sensazioni che questo volume mi ha regalato perché fa bene all’anima saper guardare e conoscere con occhi altrui.’

Mea culpa, i mesi sono trascorsi, velocissimi e affannatissimi, travolgendo agenda, calendario ed emozioni. Ogni volta che rientravo da un viaggio di lavoro pensavo – e speravo – di potermi sedere e ‘approdare’ per respirare. Ad ogni nuovo salpaggio non corrispondeva mai un vero approdo. E quando ero certa di potermi fermare, qualcosa ha nuovamente messo tutto in discussione.

Ma oggi, quella luce è apparsa nuovamente qui, in Via del Porto, seppur non è primavera ed è una luce differente ma, poiché, forse, il mio approdo non sarai mai calmo, approfitto di questo istante per raccontarvi del progetto di Adriano Nicoletti.

“Il racconto dei luoghi e delle atmosfere che in essi si respirano. Il paesaggio si svela attraverso una rappresentazione che è tensione continua, sospensione tra passato e presente dove l’approdo, da un punto di vista e scopo finalmente raggiunto, diventa momento di inizio”

Affermava Benedetta Donato, accompagnando il lettore nella narrazione per immagini tessuta da Nicoletti. Una sorta di viaggio che, scatto dopo scatto, mostrava e mostra la forza del non detto, la passione che emerge dal dettaglio rubato, di storie, istanti, luoghi che fanno del racconto del paesaggio una geografia, intensa, dell’anima.

Cosa significa, perciò Approdo? Probabilmente nessuno può dirlo con certezza. Adriano Nicoletti non ha tracciato una mappa ma ha dato origine ad un processo dinamico in cui immagine retinica ed imago mentis hanno coinciso con una terza visione: quella emotiva. Nessuna retorica nelle sue foto: sono quanto di più lontano da essa ci sia – per fortuna – . La Puglia da lui immortalata non ha che vedere con il marketing in auge, ‘non ha che vedere’ perché è, al contrario, osservata nel profondo delle sue radici, è esplorazione e memoria, è vocabolario minimo tra osservazione e parola. Immagini e Parole sono i due fili che costuiscono la trama di Approdo e il secondo, Parole, il fotografo e la curatrice lo hanno affidato a Barbara Silbe e Massimo Siragusa, mentre le Immagini si dipanano in ‘capitoli’ che lasciano emergere, come materia onirica, il paesaggio: Arrivo, Radici, Impermanenza, Natura Umana, Tracce, Paesaggio Resiliente.

Dunque, forse, Approdo significa lasciare, per un tratto, il viaggio che porta lontani da sé per riappropriarsi della propria matrice; oppure vuol dire saper guardare con nuovo sguardo nel fondo della propria memoria. E se Approdo fosse, invece, la scoperta di qualcosa che affiora in maniera immaginifica per la prima volta, scardinando antiche e granitiche certezze per mostrare nuove e non illusorie verità?

Prima di giungere alla meta è necessario salpare perché Approdo è il paesaggio interiore che ognuno di noi conserva tra le onde della propria anima, nel tumulto della propria memoria e che deve, come le onde alla terra, aggrapparsi ad un paesaggio e ad una natura preesistenti a noi, alla nostra bramosia di spazi da conquistare. – La conquista dovrebbe esser ben altra cosa: non sottrazione bensì comunione con i luoghi, non costruzione di confini quanto azzeramento dei limiti. –

Approdo significa partire per tornare, Approdo è identità, che duri un istante o tutta la vita.

Adriano Nicoletti lo sa bene, lo imprime nelle sue immagini, nei tagli di vita che intesse come reti da pesca di sogni e speranze, ricordi e desideri di una terra, la sua, che, d’un tratto, appartiene a tutti.

Adriano Nicoletti
APPRODO
A cura di Benedetta Donato, 2020
Foto di Adriano Nicoletti, testi di Benedetta Donato, Barbara Silbe, Massimo Siragusa

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.