ARTVERONA | La quarta notte di quiete: SCARTI

In occasione della XV edizione ArtVerona, nell’ambito di Art & The City, il quartiere Veronetta si anima grazie all’arte contemporanea offrendo una serie di progetti e iniziative tra cui il progetto La quarta notte di quiete: SCARTI a cura di Christian Caliandro che inaugurerà domani 10 ottobre alle h19:30, anticipando la preview della fiera che avrà luogo il giorno successivo.

Incentrato sull’idea di integrare l’arte contemporanea ed gli esercizi commerciali, La quarta notte di quiete: SCARTI è la nuova edizione di quella che il curatore definisce una ‘non mostra’ con interventi di 11 artisti mid-career, giovani e giovanissimi che entrano nella quotidianità di 10 spazi commerciali del quartiere di Verona. Alessandro Bulgini, Laura Cionci, Iginio De Luca, Giuseppe De Mattia, Serena Fineschi – artisti già lavorano autonomamente e da anni, in modi diversi, nella direzione del rapporto tra arte e spazio urbano – insieme a giovani autori quali Rebecca Moccia, Simona Andrioletti, Michela Tannoia e agli esordienti Bruno Lovato, Davide Monteseno, Rita Valentino sono coloro che offriranno le loro opere a questo inconsueto dialogo. Molteplici i siti commerciali coinvolti: dal Caffè Pedrotti (ove si svolgerà il vernissage), al The Hostello, da Lo Speziale a Osteria da Morandin, da Business Ventures a Upul Sri Lankan Restaurant, dal Mercatino del Libro Usato a Casa Hamid Hair Design, da Officina Pixel a Parrucchiere C’era una volta.

Nei giorni di apertura della fiera sarà possibile visitare il progetto grazie a tour guidati (giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12) secondo i seguenti orari: 19.30; 21.00; 22.30 (partenza da Caffè Pedrotti) – Info Point: The Hostello, Via XX Settembre 80.

Inoltre, il progetto sarà raccontato anche in fiera, domenica 13 ottobre, alle ore 15, all’interno del programma dei talk di ArtVerona.

Afferma Christian Caliandro: “È ormai un po’ di tempo che curo questo tipo di progetti – oltre a “La notte di quiete”,  “Opera Viva Barriera di Milano” a Torino per la fiera Flashback e “Matera Alberga” con Francesco Cascino per Matera 2019 – e finalmente sto arrivando a capire che non devi “esporre” niente (: non è una mostra). Deve essere, genuinamente, QUELLO CHE È. Il contesto e la realtà sono tutto. Lo spazio-tempo esistenziale è l’unica carta da giocare, il terreno autentico di ogni sfida – mentre esporre vuol dire in fondo barare, fingere.L’unico luogo in cui un’opera può davvero “funzionare” è quello della vita quotidiana, individuale e collettiva, perché non è un luogo.

Info: La quarta notte di quiete: Scarti