Jimmie Durham, Smashing, 2004, frame video, colour and sound, 92 min.

ARTE FIERA 2020

Alla seconda edizione sotto la direzione artistica di Simone Menegoi, Arte Fiera prosegue all’insegna del rinnovamento con l’introduzione di alcune importanti novità.

Nei padiglioni 18 e 15 del Quartiere fieristico dal 24 al 26 gennaio, alla Main Section si affiancano tre sezioni su invito che vedono protagonisti nuovi curatori. Torna Fotografia e immagini in movimento, affidata alla curatela della piattaforma FANTOM (Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani, Francesco Zanot), che si propone come una riflessione sul presente e il futuro dei due media in oggetto. Debutta poi Focus, sezione del tutto inedita dedicata all’arte della prima metà del XX secolo e ai post-war masters, la cui prima edizione è affidata alla curatela di Laura Cherubini. Ultima e forse più attesa novità, format innovativo nelle manifestazioni del mercato dell’arte non solo italiano, è Pittura XXI, sezione interamente dedicata alla pittura del nuovo millennio, con l’obiettivo di offrire un panorama delle figure emergenti e mid-career a livello nazionale e internazionale, con la curatela è affidata a Davide Ferri, critico e curatore indipendente.
La sezione principale vede riconfermato il modello avviato lo scorso anno, dettato coerenza degli stand, che vede le gallerie invitate a presentare un numero limitato di artisti: fino a un massimo di tre, per gli stand di medie dimensioni; fino a un massimo di sei per i più grandi. Unica eccezione, la possibilità di eccedere il limite di sei artisti con un progetto curatoriale dedicato a un gruppo, un movimento, una corrente artistica. Si segnala il ritorno tra i suoi espositori di alcune importanti gallerie, fra cui Giorgio Persano (Torino), Galleria Fonti (Napoli), Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Bologna), FPAC-Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (Palermo-Milano) nella Main Section e A arte Invernizzi (Milano), Ex Elettrofonica (Roma), Otto Zoo (Milano), The Gallery Apart (Roma), 1/9unosunove arte contemporanea (Roma) nelle sezioni dedicate.

Entrando nel dettaglio, la sezione Fotografia e immagini in movimento si pone, nelle intenzioni del collettivo Fantom, come osservatorio puntato su alcune delle più recenti ricerche nel campo della fotografi a e del video, cui si aggiungono alcuni imprescindibili punti di riferimento nel passato. Questi media hanno talmente invaso lo spazio del nostro quotidiano, sia esso reale o virtuale, da assumere un ruolo di cruciale importanza nelle nostre vite. Non si limitano più a registrare cambiamenti e mutazioni in ciò che ci circonda, ma agiscono attivamente per trasformarlo. Sono macchine
che consentono un’elaborazione estetica, sociale, filosofica e politica di tutto ciò che ci circonda. Ormai non si limitano a registrare cambiamenti e mutazioni, ma sono agenti cruciali della trasformazione del mondo e del nostro rapporto con esso. Esposte in questa sezione opere di: Kyle Thompson, Tiziana Pers (aA29 Project Room), Tony Oursler (Dep Art Gallery), Aneta Bartos, Christian Thompson (Galleria Marcolini), Antoni Muntadas, Katerina Šedá, Francesco Jodice (Michela Rizzo), Goldschmied
& Chiari (Galleria Poggiali), Matteo Cremonesi (Galleriapiù), Rune Guneriussen (Marcorossi), Lisetta Carmi (Martini & Ronchetti), Lamberto Teotino, Justine Tjallinks, Paolo Ciregia (MC2 Gallery), Christto & Andrew (Metronom), The Cool Couple, Discipula, Källstrom+Fäldt (MLZ Art Dep), Paul Kooiker (Otto Zoo), Luca Trevisani (Pinksummer), Giulio Di Sturco, Massimiliano Gatti, Yuval Yairi (Podbielski Contemporary), Giacomo Montanaro (Shazar), Marco Maria Zanin, Edouard Taufenbach (Spazio Nuovo), Mattia Zoppellaro (Traffi c Gallery), Francesco Jodice, Pedro Neves Marques, Sergio Vega (Umberto Di Marino), Alessandro Calabrese (Viasaterna), Mariella Bettineschi, Silvia Camporesi, Ekaterina Panikanova (z2o Sara Zanin).

La neonata Focus ha l’imprinting della critica e storica dell’arte Laura Cherubini, con una chiara attenzione sui decenni Cinquanta, Sessanta e Settanta del Novecento. “Anni in cui – per usare le parole della curatrice – la pratica della pittura in Italia è stata ricca e intensa, nonostante a più riprese venisse data per morta e sepolta.”. Gli artisti esposti: Mario Nigro (A arte Invernizzi), Giuseppe Santomaso (Cortesi Gallery), Gastone Novelli (Galleria dello Scudo), Fabio Mauri, Saverio Rampin (Michela Rizzo), Lucio Fontana, Gianfranco Zappettini (Mazzoleni), Bice Lazzari (Richard Saltoun), Franco Angeli (Ronchini), Piero Dorazio (Tornabuoni Arte). L’obiettivo della sezione Pittura XXI, che include il lavoro di 30 artisti mid-career che hanno iniziato a dipingere dall’inizio dei Duemila, è offrire una panoramica della pittura contemporanea in una congiunzione storica in cui questo media si riaffaccia prepotentemente sulla scena dell’arte. Come afferma il curatore Davide Ferri, l’intento è quello di “indicare alcuni fi li conduttori che percorrono la ricerca delle ultime generazioni di pittori. […] alcuni fra i possibili percorsi della pittura figurativa del presente: l’approdo a una figurazione che sembra nascere come un dato momentaneo da una specie di magma astratto, o, al contrario, di un’astrazione che sottintende una grammatica figurativa; la proposta di una figurazione agile, perfi no sfrontata […]; all’estremo opposto, una figurazione minima, riflessiva, inevitabilmente metalinguistica.“. Gli artisti: Simon Callery, Jonathan Vandyke (1/9unosunove), Markus Saile (A+B Gallery), John Finneran (Arcade), Giacomo Santiago Rogado, Karim Noureldin (Bernhard Knaus Fine Art), Nebojša Despotovic, Andrea Fontanari (Boccanera), Damien Meade (CAR DRDE), Mirko Baricchi, Beatrice Meoni (Cardelli & Fontana), Chris Hood, Pierre Knop (Eduardo Secci Contemporary), Federico Pietrella, Pesce Khete (Ex Elettrofonica), Guglielmo Castelli (Francesca Antonini), Eugenia Vanni, Michele Tocca (Galleria FuoriCampo), Mark Francis, Phillip Allen (Luca Tommasi), Gianluca Di Pasquale, Ivan Seal (Monica De Cardenas), Peter Linde Busk, Matteo Fato (Monitor), Michael Bauer (Norma Mangione Gallery), Adelaide Cioni (P420), Jorge Queiroz (Pinksummer), Jonathan Lux (RIBOT), Corinna Gosmaro, Alessandro Scarabello (The Gallery Apart).

L’artista Eva Marisaldi è stata invitata, in occasione delle iniziative della Giornata del Contemporaneo del 12 ottobre scorso, a realizzare un’opera site specifi c per la Fiera. Il risultato si intitola Welcome, e si compone di due parti: una grande installazione che, come suggerisce il titolo, accoglie gli spettatori all’ingresso della Fiera, e un intervento diffuso in vari punti dei padiglioni fi eristici e della città di Bologna.

L’offerta del Public Program riconferma i format lanciati lo scorso anno, con il secondo capitolo di Courtesy Emilia-Romagna, ciclo di esposizioni che coinvolge le collezioni d’arte moderna e contemporanea, sia pubbliche che private, del territorio emiliano-romagnolo. La curatela è affi data quest’anno a Eva Brioschi, storica e critica d’arte, che ha annunciato un progetto espositivo temporaneo all’interno della Fiera dal titolo L’opera aperta. Torna anche Oplà. Performing Activities, programma di live arts
a cura di Silvia Fanti (Xing): nuovo ciclo di azioni performative firmate
da quattro protagonisti della scena contemporanea: Alessandro Bosetti, Luca Vitone, ZAPRUDER fi lmmakersgroup e il Leone d’Oro Jimmie Durham. Gli interventi degli artisti sono disseminati tra i padiglioni e coinvolgono anche l’area Talk. Dice Silvia Fanti: “Lavorare nel contemporaneo signifi ca oggi creare occasioni, contesti e tempi che mostrino non più ‘che cosa è’ l’arte, ma ‘che cosa fa’ l’arte. […] Oplà insinua delle performance in un contesto funzionale, attivando la possibilità di partecipazione e condivisione dell’opera dal vivo.”. Il programma all’interno della Fiera si completa con Fuori-Luogo, proposta della mostra U.MANO: antica misura, nuova civiltà della Fondazione Golinelli, indagine sulla nostra identità digitale nei territori della rete. L’offerta laboratoriale per il Padiglione 18 di Arte Fiera è un esperimento sulle possibilità di condivisione dell’arte nel nostro quotidiano digitale, rendendo possibile immergersi in una piccola stanza ideale decorata con lavori prodotti da plotter verticali, mixando la realtà con tecniche di Realtà Aumentata e Virtuale in dialogo tra loro, luogo di fruizione estetica dove arte e scienza operano in simbiosi.