Andy Warhol, Self-Portrait in Fright Wig, 1986, Polaroid, 4 1/4 × 3 3/8 inches (10.8 × 8.6 cm) © 2022 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc./Licensed by ADAGP, Paris, 2022. Photo: Ed Mumford

“Andy Warhol: Paris and Fashion” | Fotografie di Andy Warhol degli anni ’70 e ‘80  

“La moda non era più ciò che indossavi in un certo contesto; era la vera ragione per cui andare a Parigi” (Andy Warhol)

Fino al 09 ottobre è possibile visitare la grande mostra di fotografie del genio della Pop Art Americana Andy Warhol all’interno della sede parigina della galleria Gagosian. Le foto, scattate perlopiù durante i suoi numerosi viaggi nella capitale francese, catturano figure importanti della ristretta cerchia dell’artista, tra cui nomi chiave dell’industria del fashion e note location de La Ville Lumière. Tutte le immagini in mostra provengono da una collezione privata che mette insieme una delle più estese cernite di fotografie di Andy Warhol.

Warhol che, per tutta la vita, è stato fotografo, grafico, artista e molto altro ancora. Nella sua casa di famiglia possedeva una camera oscura che utilizzava da giovane anche se la sua fama è douto soprattutto all’uso della Polaroid, strumento esplorato dall’artista di Pittsburgh per il suo possibile impiego come mezzo stampa per la riproduzione meccanica, ripetizione seriale che avrebbe portato alla scomparsa della mano dell’artista nelle sue opere. Nel 1977, l’art dealer svizzero Thomas Ammann regala a Warhol una fotocamera Minox 35 millimetri: questo strumento, che l’artista considererà il proprio “compagno”, sarà una costante della produzione degli ultimi dieci anni della sua carriera.

La selezione di fotografie in mostra è divisa in quattro grandi gruppi tematici: Warhol, Paris, Fashion e Celebrities. Alcune di esse sono rarissime stampe alla gelatina d’argento che raffigurano autoritratti, viste di strade metropolitane, palazzi, monumenti ed evocazioni della scena del fashion parigino. Sono presenti, inoltre, alcune polaroid di attori, designer e modelli francesi e internazionali, intenti a godere dei propri quindici minuti di fama.

L’artista visse in un appartamento a Saint-Germain-des-Prés, così da poter visitare molto più di frequente la capitale francese. La sezione “Paris” della mostra in rue de Castiglione include alcune fotografie di paesaggi locali, tra cui rappresentazioni uniche dell’Arco di Trionfo. Uno scatto del Café de Flore del 1981, uno dei Caffè più antichi della città e meta prediletta dell’artista statunitense, e un’immagine di Place Vendôme, nel quartiere del primo arrondissement vicinissimo alla galleria, catturano la bellezza e l’essenza di zone caratteristiche di Parigi e della sua pregevole architettura.

Nella sezione “Warhol” della mostra troviamo due autoritratti che testimoniamo l’interesse di Warhol per la propria immagine e per la possibilità di espanderla a livello commerciale e pop-culturale. Il suo volto sulla copertina del Façade Magazine cover (del 1977) e la Polaroid “Self-Portrait in Fright Wig” (1986), che appartiene ad una serie in cui l’artista sfoggia una selvaggia chioma di capelli artificiali argentati che contrasta, assieme alla pallida carnagione, con gli occhiali da sole e con lo sfondo della fotografia, incarnano lo spirito di una sezione in cui l’immagine di Warhol rappresenta il tema centrale del percorso. In particolare, la seconda opera sembra quasi anticipare la scomparsa dell’artista, che avverrà nel febbraio del 1987, per via di un insieme stracolmo di dramma e fitto di mistero.

Tra le numerose fotografie che mettono in luce lo status di Parigi come hub globale della moda appare necessario menzionare i ritratti di celebri designer quali Azzedine Alaïa, Jean Paul Gaultier, Hubert de Givenchy e Sonia Rykiel, alcuni più formali, altri catturati in momenti di distensione. In mostra compaiono anche le fotografie commissionate da Vogue, tra cui due collage multiscatto, “James Brown and Model” (1984) e “John Sex, Andre Walker and Two Unidentified Men” (1984), oltre che alcuni esempi delle sapienti Polaroid commissionate a Warhol da brand di moda quali Halston (Shoes, 1981) e Levi’s (Blue Jeans, 1984).

La mostra si conclude con la sezione “Celebrities”, in cui appaiono sfavillanti soggetti tra cui gli amici intimi dell’artista, su tutti la “Queen of the Night” Régine Zylberberg. Una Polaroid del 1977 mostra la regina delle discoteche che indossa un vestito da festa senza spalline, con uno sguardo fisso diretto verso l’osservatore e i suoi iconici capelli rossi che contrastano con lo sfondo bianco della fotografia. La cantante e attrice belga, poi naturalizzata francese, ha sostanzialmente inventato il concetto di movida notturna, fondando la prima discoteca del mondo, la Chez Régine di Parigi, primo dei ventidue locali che la regina della notte aprirà successivamente. La cantante ci osserva con fare malizioso: Warhol cattura un’emozione con uno scatto ed è per questo che vale la pena ammirare ancora una volta le sue pionieristiche Polaroid degli anni ’70 e ’80.

Andy Warhol: Paris and Fashion è una bella occasione per riscoprire il legame dell’artista che più di tutti ha rivoluzionato il concetto di arte contemporanea nel secondo novecento con la città che ancora oggi è simbolo di moda e punto di incontro di designer, artisti e attori di fama internazionale.

ANDY WARHOL
Paris and Fashion

08 Settembre – 12 October 2022
9 rue de Castiglione, Parigi

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