AES+F

AES+F Inverso Mundus

Il collettivo russo AES+F, per la rassegna Art on Video nella chiesa di Santa Sofia a Salerno, presenta il progetto Inverso Mundus del 2015.

L’opera si ispira alle incisioni del XVI secolo del “Mundus inversus” nelle quali si propone un radicale rovesciamento di ruoli e relazioni sociali e in cui esseri umani ed animali vengono invertiti allo scopo di produrre una rappresentazione impossibile. ln Inverso Mundus le scene del carnevale medievale appaiono come episodi di vita contemporanea in cui i personaggi recitano assurde utopie sociali e si scambiano maschere, trasformandosi da mendicanti a ricchi, da poliziotti a ladri. Gli spazzini metrosexual inondano la città di rifiuti, inquisitrici torturano gli uomini su strutture in stile IKEA, bambini e anziani stanno combattendo in un incontro di kickboxing. Inverso Mundusun mondo in cui le chimere sono animali domestici e l’Apocalisseintrattenimento.

Formato per la prima volta come AES Group nel 1987 da Tatiana Arzamasova, Evzovich e Evgeny Svyatsky, il collettivo russo diventato AES+F quando nel 1995 si è unito Vladimir Fridkes. AES+F combina media tradizionali, fotografia, video e tecnologie digitali in una pratica definita, da loro stessi, come una sorta di “psicanalisi sociale” attraverso la quale rivelano ed esplorano i valori, i vii e i conflitti della cultura globale AES+F ha ottenuto riconoscimenti contemporanea.

AES+F ha ottenuto riconoscimenti e consensi in tutto il mondo grazie alla partecipazione al Padiglione Russo alla 52° Biennale di Venezia nel 2007 con Last Riot, il primo di un trio di installazioni su larga scala che hanno definito l’estetica AES+F. Nel 2015, AES+F ha presentato Inverso Mundus alla 56° Biennale di Venezia, successivamente alla Biennale di Kochi-Muziris e in numerosi altri musei e festival.

Le loro opere sono state presentate in festival e biennali in tutto il mondo, tra oltre a Mosca e Venezia, quelle di Adelaide, Gwangju, L’Avana, Helsinki, Istanbul, Kiev Kochi-Muziris, Lille, Lione, Melbourne, St. Moritz Sydney, Taipei, Vancouver.

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it