A piedi nudi nel parco…

No non siamo nell’indimenticabile film di Jane Fonda e Robert Redford che segnò un’epoca ma siamo in un parco altrettanto indimenticabile e vedremo tra poco perché.  Si trova a Luque, una cittadina nei dintorni di Asunciòn in Paraguay, dove vive la famiglia Ardissone, una famiglia con cui le Muse sono state davvero generose: Roque ingegnere ma scultore e designer, il fratello Jose Luis regista attore autore ha festeggiato il 35 anni del suo teatro L’Arlequin, il figlio Juan Jose un bravissimo architetto, e ancora in famiglia fotografi, attori, attrici, poeti…

Quarant’anni fa questo luogo oggi lussureggiante di vegetazione, era una landa desolata.  Il radicale cambiamento lo si deve ad un ingegnere allora giovanissimo, con la  voglia di cambiare il mondo. Il viso  aperto, gli occhi sorridenti e attenti, vibrante di energia , pragmatico, gentile, creativo, curioso,  Roque Ardissone, decise allora che  quel campo immenso e brullo sarebbe diventato  un luogo dove sarebbe stato bello vivere e che ARA sarebbe diventata un palcoscenico di edilizia sperimentale. 

Pazienza, costanza, determinazione sono stati i suoi fedeli compagni di viaggio e oggi qui l’edilizia sostenibile è una realtà che si sposa con la natura e con l’arte da sempre amata in famiglia.  Frequentando  un amico, lo scultore Gustavo Beckelmann, si avvicina  al mondo dell’arte di oggi. Conoscerà altri artisti, sia in Paraguay che all’estero. Lo slancio iniziale dovuto ad un’insopprimibile curiosità lascia  il passo ad una vera e propria passione. Chi vive nell’arte vive per sempre non è solo una mia profonda convinzione evidentemente. Infatti raccoglierà il testimone dalle mani del suo caro amico Gustav Beckelmann prematuramente scomparso, sente che  per lui e per il Paese  vuole fare qualcosa di concreto per far  conoscere la bellezza dell’arte paraguayana e gli artisti che ha imparato a conoscere e ad amare.

È un imprenditore di successo e la tempra si vede, al progetto segue l’azione. L’amicizia poi con Pablo Atchugarry , nome familiare agli Amici di Segno e non solo,  gli fa comprendere che  questa è la sua strada. Frequenta il cantiere della Fondacion Atchugarry, che ha appena inaugurato il MACA, e  sogna di dedicarsi alla promozione di artisti di cui ama il lavoro e la ricerca. Diventa  un riferimento per loro e per le loro proposte. Si stenta davvero a credere che il parco rigoglioso, in cui sono immerse diverse costruzioni  tra piante e giochi d’acqua fosse solo 40 anni fa un latifondo brullo.  Eppure è proprio cosi. La natura come culla di vita ha dato l’imprinting a questo progetto che ora si unisce in un unicum armonioso all’arte e all’architettura.

Si alza la sbarra e il custode ci invita a percorrere una strada sterrata che si snoda attraverso tutta la proprietà, e tra il verde  sculture di ogni tipo e dimensioni sorprendono delicatamente  così come le diverse abitazioni… La vita  privata qui non è ossessivamente salvaguardata come in Europa. Dovunque campagna o città , le abitazioni, che siano grattacieli o ville sono caratterizzate da ampie vetrate cielo terra. Gli interni, trasparenti, mostrano  un ordine impeccabile, forse al loro interno invisibili folletti gestiscono la casa  dove  ogni cosa ha suo posto e un posto per ogni cosa. Così  la vista è libera di  spaziare  sul parco dove zampilli verticali formano sculture non solo  d’acqua seguendo dei ritmi ben precisi.

L’esempio di Pablo Atchugarry ha fatto decisamente scuola. Roque, incantato dal progetto della  fondazione  ma sicuramente anche per la realtà dei Musei Ralli di Harry Recanati, si è sentito chiamato di ricambiare la fortuna che ha caratterizzato la sua vita, dando un palcoscenico speciale agli artisti del suo Paese. Il primo pezzo acquistato anni fa porta la firma di José Laterza Parodi  e ora fa bella mostra di sé posizionata nel diedro formato dalla parete in facciata e dalla vetrata che delimita la sala da pranzo, e poi? E poi ne sono seguiti tanti  altri.

Il progetto d’arte, di impresa e di vita continua a vele spiegate e camminiamo allora nel parco lasciandoci  guidare dalla bellezza e dall’armonia.

Tiziana Leopizzi

Architetto, giornalista iscritta all’albo da circa 25 anni, è stata nominata accademico ad honorem per la sua scelta di diffondere i valori dell’arte e della cultura in modo semplice e trasversale. È membro quindi dell’AADFI l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa, voluta da Cosimo I e Giorgio Vasari nel 1563, che vanta come primo Accademico Michelangelo. Recentemente nel 2018 è stata nominata Ambasciatore della Città di Genova nel Mondo. Il suo mentore è Leonardo da Vinci il cui CV che non manca occasione di pubblicare, è fonte di saperi inestimabili per tutti noi. Usa l’arte come strumento di comunicazione realizzando progetti in Italia e all'estero.

×