Fabrizio Plessi
Fabrizio Plessi, Cascate d'oro # T103, 2021, programma digitale e sonoro, cm 98×175×6

Tornabuoni Arte presenta Fabrizio Plessi. Emozioni digitali

La galleria Tornabuoni Arte, presso la sua sede fiorentina, ospita la mostra PLESSI. Emozioni Digitali che resta aperta al pubblico dal 21 settembre al 18 novembre 2022. Saranno presenti lavori dagli anni Settanta fino alla contemporaneità.

Fabrizio Plessi viene spesso definito come “l’aborigeno digitale”, questo perché ha sempre creduto nella possibilità di poter guardare al futuro tenendo un piede nel passato; infatti usando le sue parole “il futuro ha un cuore antico”. 

L’esposizione raccoglie oltre trenta lavori, dagli anni Settanta agli anni Novanta, fino alla produzione contemporanea dell’artista. Partendo dal piano superiore si osservano i primi progetti che mostrano il profondo legame tra il lavoro dell’artista e il suo studio rigoroso e metodico, legato alla tradizione del disegno manuale. Poi si osservano alcune opere della serie Cariatidi dei primi anni 2000, alcune su carta, altre invece sculture vere e proprie, dove la fisicità degli oggetti si combina armonicamente con le immagini digitali. Al piano inferiore la mostra prosegue con i lavori video più recenti divisi per tematica.

Già negli anni Settanta, Plessi prevedeva un decollo vertiginoso delle tecnologie e decise di utilizzare proprio quei primi apparecchi “elettronici” per fare arte, cercando di renderli il più umani possibile. Infatti, nei suoi lavori si ritrovano le forze primordiali di acqua, fuoco, terra, aria; sempre alimentati da un flusso di energia inarrestabile. Si osserva inoltre la presenza del ferro, del carbone e della paglia, legati all’arte povera, nei lavori degli anni Settanta. Come si vede all’interno di questa mostra, elemento costante di tutta la carriera di Plessi è l’acqua. William Shakespeare scrisse: “Le malvagità degli uomini vivono nel bronzo, le loro virtù le scriviamo sulle acque”. In natura, l’acqua è tra i principali costituenti degli ecosistemi, elemento primordiale che sta alla base di tutte le forme di vita conosciute, compreso l’essere umano. Il video è invece, un’invenzione moderna, nata nel 1920 con la televisione e sviluppatosi sempre di più attraverso le nuove tecnologie. Fabrizio Plessi è riuscito a unire insieme questi due elementi apparentemente opposti, la natura e il video, svelando la profonda poetica che può unirli e dando così, vita alla materia. Egli ha cercato di creare una specie di mondo altro, in cui il naturale e il digitale riescono a convivere armoniosamente; oppure, se letti nel modo opposto, si scagliano in una lotta incessante. La tecnologia si batte contro le forze primordiali e i materiali poveri dell’arte, impersonificando la lotta dello stesso Plessi, che tenta di umanizzare la tecnologia riuscendo a trasmettere emozioni e sentimenti nello spettatore. 

Tornabuoni Arte, presenta anche una sezione dedicata agli NFTs, una collezione che Plessi, ostinato sperimentatore, ha creato di recente, stando sempre attento al tema della natura. 

Nel catalogo a cura di Tornabuoni Arte, sono presenti i testi di Serena Tabacchi e Sonia Zampini oltre alla ripubblicazione dei saggi di Achille Bonito Oliva “L’arte di Fabrizio Plessi” del 1990 e “The Art of Fabrizio Plessi” di John G. Hanhardt del 1998.

Fabrizio Plessi, Acqua che sale #T116, 2021, programma digitale e sonoro, cm 163×163

PLESSI. Emozioni Digitali
Fabrizio Plessi
Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini 3, Firenze
Dal 21 settembre al 18 novembre 2022
www.tornabuoniart.com