La via dell’invisibile era il tema proposto per la terza edizione del Premio – concorso riservato a tutti i fotografi, professionisti e amatori, chiamati a riflettere sul tema, su ciò che non è visibile eppure produce effetti concreti, con particolare riferimento all’impegno nella sostenibilità energetica di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale.
3300 i partecipanti, 104 i lavori in short list, 40 i finalisti, selezionati da una Giuria composta da studiosi ed esponenti di rilievo del mondo della fotografia, dell’arte contemporanea e della cultura, che insieme al Comitato di Presidenza, al Comitato d’Onore composto dai vincitori dell’edizione 2023 e al Curatore Marco Delogu, ha selezionato i 5 riconoscimenti assegnati nell’ambito della terza edizione del Premio Terna Driving Energy 2024:
Premio Senior, del valore di 15 mila euro, aperto ai professionisti che hanno superato i 30 anni d’età, assegnato a Silvia Camporesi con Shimmering Cinecittà. La vincitrice ha commentato: “In alcuni spazi di Cinecittà non si poteva fotografare perché magari era sotto contratto per delle scenografie, ma mi hanno dato totale libertà per tutto il resto. L’idea alla base è che è un luogo che mi si addice perfettamente, perché nelle mie ricerche c’è sempre l’attenzione verso le architetture, verso il paesaggio, ma vuote; quello che mi interessa è sempre l’idea del vuoto e del sospeso, e poi del rapporto tra finzione e realtà, quindi questo luogo mi sembrava assolutamente perfetto, perché è un luogo dove queste architetture devono sembrare reali ma di fatto non lo sono, perché sono ridotte rispetto alla loro dimensione reale, hanno diverse caratteristiche. Poi c’è questo scontro, quando diventano scenografie del cinema sono luminose trattate bene, poi vengono in qualche modo abbandonate quindi il titolo ‘Shimmering Cinecittà’: ‘shimmering’ vuol dire luccicante ma di fatto di luccicante qui c’è poco, per cui è un contrasto tra il reale e il finto, l’abbandono, la messa in produzione. Ci sono varie tematiche che nel mio lavoro ricorrono e che qui si esprimevano secondo me facilmente perché non dovevo creare niente di nuovo.”
Premio Giovani, del valore di 5 mila euro, dedicato ai fotografi fino ai 30 anni, a Giovanni Sambo con Le trasparenze (del signor Vitelli): ”Il mio lavoro consiste nella rielaborazione di alcune fotografie del signor Vitelli che ho ritrovato a Venezia, la mia città. Quest’opera presenta tre scatti, realizzati in notturna proiettando vecchie diapositive 35mm direttamente su vedute della città di Venezia. Le diapositive provengono dall’archivio di Paolo Vitelli, fotografo amatore che si è dilettato nel mondo della fotografia tra il 1970 e il 1990 e che ho avuto l’occasione di conoscere solo attraverso il suo sguardo.
Sono entrato nella vita del Vitelli a sua insaputa, maneggiando un corpus di più di 5000 scatti, altrimenti destinati al macero, che raccontano 30 anni della sua vita e di quella della mia città, Venezia.“
Premio Amatori, del valore di 5 mila euro, aperto ai fotografi non professionisti, a Marco Filipazzi e Francesca Villani con Echi dimenticati: “Abbiamo partecipato a questo premio in maniera fortuita, alla fine vincendolo, presentando un lavoro sui manicomi abbandonati, quindi sull’energia invisibile che c’è comunque ancora in questi luoghi, adesso disabitati ormai da trent’anni. Il tema da noi scelto è stato apprezzato e questo ci fa molto piacere.”
Menzione Accademia, del valore di 2 mila euro, aperta agli studenti iscritti alle realtà di alta formazione nei settori attinenti al Premio, ad Alessandra Book con ‘A Song of our Ancestors’: “Il desiderio di mio nonno Augusto era di far disperdere le sue ceneri nel Tevere, nel punto in cui da ragazzo si tuffava… Ho intrapreso un viaggio che segue il percorso ipotetico delle sue ceneri, seguendo il flusso dell’acqua del fiume che sfocia a Ostia. A ‘Song For Our Ancestors’ è una glorificazione del viaggio eterno, intangibile alla nostra percezione ma che vive nel grande ciclo della natura.”
Menzione Opera più votata da Terna, del valore di 2 mila euro, aperta a tutte le categorie e assegnata dal personale dell’azienda, a Leli Baldissera con Ocupaçao. L’artista e fotografa così ha commentato: “La foto – scattata nella città di Porto Alegre in Brasile, dove sono nata – mostra un palazzo occupato nel Centro Histórico, e ciò che volevo trasparisse è il modo in cui le persone l’hanno trasformato nella propria casa, e l’autenticità delle persone che vivono lì”.
Il curatore Marco Delogu, nell’ambito della Premiazione ha sottolineato come “il linguaggio, molto eterogeneo, ha abbracciato tutte le tendenze della fotografia italiana: tra gli oltre 3000 lavori arrivati, troppi rappresentavano tralicci, e molte opere sono frutto dell’ai. Dobbiamo abituarci!”.
La mostra ospita quest’anno, fuori concorso, un’opera inedita di Mimmo Jodice, fotografo di avanguardia attivo dagli anni ’60 e grande protagonista nel dibattito culturale che ha portato all’affermazione e al riconoscimento della fotografia in Italia ed all’estero. “Petra, 1993” è il titolo dell’opera che il Maestro ha voluto dedicare al Premio Driving Energy 2024: l’immagine, che fa parte del Progetto Mediterraneo, è frutto della lunga ricerca sviluppata dall’artista sull’antica cultura del nostro mare, inteso come luogo mentale, e laboratorio, che permette di far coincidere il presente e la memoria, l’immaginazione e l’emozione.
Le 5 opere vincitrici e le 35 finaliste sono da oggi in mostra presso Palazzo Esposizioni Roma, in una rassegna a ingresso gratuito, fino a sabato 12 ottobre.
Premio Driving Energy 2024 – Fotografia Contemporanea
24 settembre__12 ottobre 2024
Palazzo Esposizioni Roma
via Nazionale 194
00184 Roma