corte dei salentini

Residenza d’arte nel Salento, una mostra tra radici e cultura globale

Mike Adams, Sara Montani, Giuseppe Q. Lupoli, Stefano Conticelli, Luke Francis Haseler e Silvia Iorio. Sono loro i nomi selezionati da Viola Moschettini per la prima edizione del suo progetto “Corte dei Salentini: Artist Residency”, tenutosi dal giorno 11 al 19 maggio a Carpignano Salentino, in provincia di Lecce e patrocinato dalla Provincia di Lecce e dal Polo biblio–museale di Lecce. Significativa la collaborazione con FollowArt e la sponsorizzazione di realtà italiane interdisciplinari, da Banca Mediolanum e WoV Labs a Salentoeat e Pitardi Cavamonti. 

Sabato 18 maggio è stato il giorno dell’esposizione delle opere che sono state realizzate nel corso della settimana di residenza d’artista nel pieno cuore del Salento. La mostra sarà aperta previa prenotazione fino al 31 luglio e si avrà l’occasione di vivere un’esperienza ricca di contenuti culturali e di riflettere su come le pratiche sostenibili possano essere integrate nella vita quotidiana per promuovere la conservazione del patrimonio comune.

Il tema “Tradizione e sostenibilità” ha posto l’attenzione sulla opportunità di integrare l’arte contemporanea con la valorizzazione e la promozione di piccoli borghi, trasformando quest’angolo di Puglia in un vivace palcoscenico culturale. L’iniziativa ha creato un ponte tra le profonde radici culturali del territorio e le tendenze artistiche globali, dando un’opportunità di scambio e di crescita reciproca.

I sei artisti sono stati scelti coerentemente al tema prestabilito dalla curatrice Viola Moschettini. Ha colpito soprattutto la loro capacità di reinterpretare la tradizione in chiave contemporanea. Le opere spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’installazione, e innescano una profonda riflessione verso temi di innovazione e conservazione, sottolineando l’importanza del legame tra arte e ambiente. L’evento dà, dunque, la possibilità di ammirare una mostra di artisti internazionali e, al contempo, di assistere alla capacità dell’arte di influenzare e arricchire il tessuto sociale ed economico di un territorio

Mike Adams è un pittore statunitense che ama disegnare paesaggi e lavora in uno stile riconducibile ai primi tonalisti, riecheggiando opere di fine ‘800. Per l’occasione ha presentato “Windows of the soul”. È attualmente impegnato in una mostra temporanea presso il Washington County Museum of Fine Arts e in una personale a New York.

Sara Montani è membro del consiglio direttivo del Museo della Permanente di Milano e la sua opera “Salentu: Lu sule, lu mare, lu ientu” si concentra sulla riscoperta delle tradizioni e sul concetto di sostenibilità, dando nuova vita ad abiti usati grazie a metodologie innovative. La sua ricerca mira alla scoperta dell’emozione oltre la materia.

“Persephónē” di Giuseppe Q. Lupoli racconta molto della sua provenienza dal mondo del cinema e del suo interesse per la mitologia. È un artista visivo che elabora lavori unici partendo dall’unione della fotografia con tecniche pittoriche tradizionali, focalizzandosi sulla connessione tra storia e temi contemporanei.

Fondatore di Bottega Conticelli nel 2007, Stefano Conticelli è protagonista di progetti sperimentali di grande importanza come l’installazione “Atmosfere di Scuderia”, presentata alla Villa Farnesina di Roma nell’ambito della mostra “Raffaello e l’Antico”. Lo scultore di origini umbre lavora prevalentemente con materiali naturali e di recupero. Il titolo del suo lavoro è “Nudo”.

L’artista britannico Luke Francis Haseler è da tempo promotore di progetti culturali multidisciplinari che uniscono l’ideazione di opere pittoriche al design e alla progettazione di spazi architettonici. Con “Daphnis Apulensis” Haseler mira al perfezionamento dell’antica tecnica dell’affresco.

Infine, Silvia Iorio, artista e creativa romana, ha realizzato per “Corte dei Salentini: Artist Residency” l’opera “Clyptoverse #1 (Palantir)”. Ha collaborato ed esposto per numerose istituzioni italiane ed estere. Ed è, inoltre, presente in collezioni pubbliche e private di grande rilevanza. Il suo lavoro è simbolo del binomio tra arte e scienza, mediante l’utilizzo di materiali totalmente sostenibili.

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