Pierluigi Vannozzi
Pierluigi Vannozzi, Film Impossible. Rodin e le gabbie di Bacon. 2021, courtesy l'artista e Spazio Lavì! Bologna

Pierluigi Vannozzi | Film Impossible. Rodin e le gabbie di Bacon

Film Impossible è la personale di Pierluigi Vannozzi allo Spazio Lavì! di Bologna: una immersione fotografica e filosofica nel concetto di visione

Cos’è un ‘Film Impossible’? Qualcosa che vediamo con gli occhi? Che immaginiamo con la mente? O qualcosa che percepiamo con i sensi e le loro verità inconsce?

Per scoprirlo e per mettersi alla prova la personale di Pierluigi Vannozzi allo Spazio Lavì! di Bologna è una considerevole tappa esperienziale. Sino al prossimo 5 gennaio, la piccola galleria di Via Sant’Apollonia accoglie Film Impossible. Rodin e le gabbie di Bacon, una costruzione narrativa per immagini che Pierluigi Vannozzi ha ‘messo in scena’ dialogando con una serie di piani spaziali e concettuali che si traducono in meraviglia e sorprendente cattura dell’essenza stessa dell’osservare.

Pierluigi Vannozzi, Film Impossible. Rodin e le gabbie di Bacon. Libro d’autore, 2021, courtesy Spazio Lavì! Bologna

Impossibile, è, difatti, ciò che l’artista e fotografo pone in relazione, tra ciò che ha realmente visto, ammirato ed osservato nei più importanti musei del mondo e cosa, però, tali visioni hanno suscitato in lui, nella mirabile delineazione di uno scenario non esattamente reale ma di rara fascinazione.

Nella prolusione a firma di Valeria Tassinari si legge:

Pierluigi Vannozzi ha l’occhio intuitivo. Non credo sia una categoria che esiste scientificamente, come ad esempio l’occhio clinico, l’orecchio assoluto e altre capacità di decifrazione del mondo che ci piacerebbe avere. Si tratta, piuttosto, di un addestramento a catturare velocemente l’essenza dell’immagine, una particolare abilità di guardare, cercando le relazioni tra ciò che si vede e ciò che si sa.

In tale dimensione ontologica, lo sguardo del visitatore si perde – nella pur raccolta sala di Spazio Lavì! – ed avvia la propria personale costruzione: il ‘film impossible’ immaginato dal Vannozzi si trasforma, per incanto fotografico, in ‘possible’. Nella raffinata sequenzialità di opere che avvolgono il corpo dell’astante dalle pareti della galleria, ciò che Freud definiva Perturbante si sostanzia, soggiacendo al ritmo delle immagini, a ciò che Pierluigi Vannozzi trasla in aleatoria metarealtà. Ecco, perciò, che la seduzione di itinerari estetici del passato giungono a felice commistione con l’aspetto contemplativo delle opere d’arte, definite da un bianco e nero di rara forza, nelle cui tensioni di grigi tutto si rivela… tutto o forse nulla di certo, nella sua impossibilità realistica.

C’è, in lui, un felice abbandonarsi alle sorprese del visibile ma anche una posizione di rigore concettuale, che gli impone di scegliere il filtro di tecniche fotografiche dall’apparente aleatorietà per disciplinarsi, per darsi il tempo di ragionare sugli effetti della visione, e per tenere sotto controllo l’impulso di mettere a nudo le cose.

Il racconto (im)possibile prende avvio nel museo parigino dedicato a Rodin, dove Vannozzi ha immortalato le opere dello scultore traendone ulteriore forza vivida, scegliendo, però, una costruzione spaziale che ha fatto delle deviazioni architettoniche e dei riflessi vitrei delle finestre un quid di inesauribile fascinazione. Da tale intuizione, Pierluigi Vannozzi, nel solco della sua lunga ricerca fotografica, ha ripensato lo spazio reale quale fattore immaginifico dello spazio fotografico, costruendo, per l’appunto, un film impossibile, una sorta di nuova scultura che, scatto dopo scatto, ha generato una filmica sequenza, tale da riperimetrare la conoscenza di un percorso noto a molti.

Pierluigi Vannozzi, Film Impossible. Rodin e le gabbie di Bacon. 2021, courtesy l’artista e Spazio Lavì! Bologna

Lo stupore di una nuova idea formale si è poi tradotta in una ulteriore costruzione extra fotografica: la mostra dello Spazio Lavì!, invero, è corredata da un catalogo ma anche da un libro d’artista costituito da una serie di fotografie, racchiuse in una preziosa scatola, all’interno della quale ognuno può costruire il proprio film che, da ‘impossible’ diviene ‘possible’, unico ed originale, una sorta di sceneggiatura infinita e con trame sempre nuove.

Ecco, perciò, che Pierluigi Vannozzi, ancora una volta, ha mutato in rarefazione filosofica la certezza fotografica, ha tradotto in visionario ciò che è reale, solcando il filo dell’evocazione straniante in cui, al valore della verità, se ne sostituisce un altro, ancora e sempre in divenire.

Pierluigi Vannozzi
Film Impossible. Rodin e le gabbie di Bacon
Bologna, Spazio Lavì!
Via Sant’Apollonia 19/A
7 dicembre 2021 – 5 gennaio 2022

Ingresso Libero con Green Pass, apertura su appuntamento: 335 5737101

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.