Milano: dopo 100 anni riapre la Casa degli Artisti

Il 6 settembre si è svolta la prima presentazione ufficiale dell’ATS vincitrice del bando di gara e del progetto di gestione di Casa degli Artisti in Corso Garibaldi 89A, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, dell’Assessore alla Cultura, Centri di Aggregazione, Sport e Giovani del Municipio 1, Luca Foschi e dei rappresentanti dell’ATS aggiudicataria, Valentina Picariello e Valentina Kastlunger per ZONA K, Giulia Restifo e Martina Grendene per That’s Contemporary, Christian Gancitano per Atelier Spazio XPO’, Mattia Bosco per NIC Nuove Imprese Culturali e Susanna Ravelli per Centro Itard Lombardia.

Il 13 giugno 2018 il Municipio 1 di Milano pubblica il bando di gara per la concessione in uso dell’immobile denominato “Casa degli Artisti” sito in Corso Garibaldi 89A / via Tommaso da Cazzaniga, con scadenza 17 settembre. Venerdì 8 febbraio 2019 esce l’esito del bando e l’assegnazione provvisoria dell’immobile. Lunedì 2 settembre 2019 viene firmato il contratto di concessione tra il Municipio 1 del Comune di Milano e l’ATS aggiudicataria, costituita dalle associazioni ZONA K capofila, That’s Contemporary, Atelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e l’impresa sociale Centro Itard Lombardia, come partner; mentre martedì 3 settembre 2019 è avvenuta la consegna dell’immobile. L’ATS è composta da cinque associazioni, cinque realtà che si sono incontrate sulla base di una visione comune e hanno dato vita a un gruppo di lavoro capace di intrecciare risorse, competenze e connessioni. Un gruppo di lavoro, composto da artisti, organizzatori culturali, formatori, architetti, galleristi, cittadini, 11 persone con conoscenze puntuali del panorama culturale cittadino, italiano e internazionale: Valentina Kastlunger e Valentina Picariello di ZONA K, Giulia Restifo di That’s Contemporary, Christian Gancitano di Atelier Spazio XPO’, Matteo Bianchi, Mattia Bosco, Mariavera Chiari, Francesco Piccolomini, Lorenzo Vatalaro di NIC, Susanna Ravelli di Centro Itard Lombardia e Lorenzo Castellini di Future Fond che ha contribuito fin dall’inizio al disegno del progetto di gestione, pur come partner esterno.

Casa degli Artisti nasce nel 1909 su iniziativa dei Fratelli Bogani, mecenati innamorati dell’arte, per ospitare laboratori e atelier. Fin dai primi anni vede un’intensa frequentazione di artisti di varie discipline. Dopo le alterne vicende storiche della prima metà del Novecento, nel secondo dopoguerra, riprende l’attività artistica nella Casa – divenuta nel frattempo di proprietà del Comune di Milano. Alla fine degli anni Settanta, la presenza di artisti di fama internazionale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell’arte Jole De Sanna danno nuovo slancio artistico, con mostre collettive dedicate a giovani artisti emergenti, relazioni con altri spazi no profit della città e il restauro de “I bagni misteriosi” di Giorgio De Chirico del 1994. Dal 1988 una parte del piano terra viene occupata dal Csoa Garibaldi, mentre in altri spazi della Casa continuano ad operare gruppi di artisti, artigiani e liutai. Nel 2007 la Casa viene sgomberata e quindi messa in sicurezza a causa delle condizioni di precarietà strutturale in cui versava. Nel 2015 inizia il percorso di riqualificazione dell’edificio grazie al Municipio 1. La ristrutturazione è effettuata da La Ducale SpA, società del Gruppo Tecnocasa, a scomputo degli oneri di urbanizzazione relativi alla costruzione del condominio privato di Corso Garibaldi 95. In seguito l’immobiliare aggiunge un’importante donazione che consente di portare a termine i lavori e rende possibile la consegna dell’edificio al vincitore del Bando, pronto per l’uso. Il progetto è di Arassociati Studio di Architettura; la direzione lavori e il completamento degli spazi interni è curato dagli Architetti Aldo Fontana e Tanja Bekjarova, come progettisti e tecnici de La Ducale SpA. L’arioso edificio in intonaco bianco, con le sue ampie vetrate, affaccia sulla via pedonale di accesso da Corso Garibaldi e sul giardino pubblico di via Cazzaniga. Oltre ai complessivi 1250 mq di superficie coperta vi sono 450 mq di spazi esterni, di cui una parte a verde e una pavimentata, parzialmente protetta dalle originali pensilina e pergola. Su indicazioni della Soprintendenza, il recupero della Casa ha visto un intervento più consistente sulle facciate esterne e un approccio più filologico negli interni, dove sono stati mantenuti i mattoni a vista e le originali strutture in cemento armato, uno dei primi casi di utilizzo di tale tecnica in Italia. Il piano terra è destinato a zona espositiva, con uno spazio dedicato alla ristorazione, mentre il primo e secondo piano, suddivisi in 11 atelier modulabili, ospiteranno gli artisti in residenza. Completa la struttura un piano interrato, che sarà adibito a deposito/servizi.

Casa degli Artisti riapre oggi – a 110 anni dalla sua nascita – per confermare la sua natura di bene pubblico, prezioso per la città e per il mondo artistico e dare vita a un centro di residenza, produzione e fruizione aperto alla città. Un luogo di incontro, riflessione e creazione con sguardo interdisciplinare e internazionale che vuole porre al centro della sua attività lo studio e il lavoro, sostenendo la pratica di artisti nell’ambito delle arti visive, performative, sonore, digitali, applicate, del cinema, della fotografia, della letteratura e del pensiero. Un luogo per promuovere la ricerca, la formazione e la produzione; per sviluppare la dimensione personale e corale del lavoro; per produrre progetti culturali rivolti ad un pubblico il più ampio possibile. Un luogo che lavori sulla sfera pubblica e sullo spazio urbano, grazie anche allo scambio tra i diversi attori dell’arte, della società e dell’impresa.

Cardine dell’attività della Casa è l’ospitalità degli artisti in residenza.
Il programma di residenza, senza vincoli di età e nazionalità, offre agli artisti: spazi di lavoro, supporto produttivo, tecnico e organizzativo per lo sviluppo e la realizzazione di progetti; mette a disposizione degli artisti un network di artigiani, aziende, istituzioni, collezionisti; promuove il loro lavoro attraverso studio visit, mostre personali e collettive, eventi performativi, talk, edizioni. Al programma si può accedere su invito e attraverso open call per un periodo che può variare da 3 a 12 mesi, in funzione delle necessità progettuali. Questa doppia modalità di accesso esprime la volontà di favorire, tra gli artisti, il confronto intergenerazionale: l’accesso su invito corrisponde alla vocazione curatoriale e critica di Casa degli Artisti; mentre l’accesso su open call corrisponde alla vocazione di accoglienza e apertura. In linea con la mission di luogo aperto alla città, al confronto e alle relazioni, Casa degli Artisti intende inoltre collaborare attivamente con altre associazioni e operatori culturali ad essa affini o complementari. Riserva una residenza speciale a progetti da essi proposti, mettendo loro a disposizione spazi, risorse e lavoro.

A fianco e in stretta relazione con il programma di residenza, Casa degli Artisti offre un programma culturale annuale a carattere multidisciplinare che si svolge sia all’interno della struttura sia nello spazio pubblico. La programmazione, attenta ai movimenti del panorama culturale cittadino e internazionale, individua ogni anno un tema, un titolo che esprima un orientamento e faccia da comune denominatore a tutte le scelte progettuali. Si compone di: risultati delle residenze (ogni residenza ha almeno un momento di restituzione aperto al pubblico, in forma espositiva, performativa o narrativa); mostre ed eventi performativi di artisti diversi da quelli in residenza, programmati in autonomia o in collaborazione con altri soggetti del panorama culturale cittadino; Think Thank e incontri tematici su argomenti teorico-pratici suggeriti dal palinsesto stesso; Masterclass e workshop offerti dai maestri e dagli artisti residenti per artisti esterni; Progetti di formazione per professionisti di settore.

Casa degli Artisti identifica nel potenziale relazionale l’opportunità più grande da offrire tanto agli artisti quanto al territorio. La creazione di un network con altri centri di residenza italiani e internazionali garantisce uno scambio continuo di opportunità e visioni. L’attivazione di canali con le accademie e le scuole d’arte di Milano e del panorama internazionale permette di fare da ponte nel passaggio dal mondo dello studio al mondo del lavoro, fino a farsi vero e proprio incubatore di nuove imprese culturali e creative. La ricerca di un rapporto attivo e costante con il mondo imprenditoriale interessato all’arte, con aziende alla ricerca di progetti innovativi, con gallerie e collezionisti, con artigiani e laboratori tecnici, garantisce la sostenibilità necessaria. Il contributo attivo di esperti di diversi settori (architetti, designer e urbanisti, accademici, scienziati, storici, economisti, sociologi, filosofi e manager aziendali), allarga e amplifica le possibilità e le visioni progettazione e realizzazione.
Tra le relazioni già attivate si segnalano: Studio Danovi professionisti associati, Orbis Tertius, Clac, LifeGate, Atlantis Company, LittleSea, A+M bookstore/Printville.

Non da ultimo Casa degli Artisti intende connettere artisti e pubblico in modo diretto e inusuale, attraverso: progetti di formazione del pubblico, soprattutto giovane, a favore di una fruizione allargata e consapevole; progetti di arte partecipata, diffusa nel contesto urbano; progetti di didattica, con particolare attenzione alle scuole del territorio; progetti di riqualificazione urbana, attraverso lo sportello “Urban Art”. La realizzazione di uno spazio Bistrot e di un bookshop risponde infine anche alla volontà di rendere Casa degli Artisti un luogo aperto, vivo, di incontro e di confronto.

Infine, riportiamo il ringraziamento al Comune di Milano, al Municipio 1, a Tecnocasa e a Elena Grandi, Vice Presidente e Assessore al Verde, Arredo urbano, Demanio e Ambiente del Municipio 1: “Da oggi per la Casa degli Artisti inizia una nuova vita. Grazie all’impegno, alla volontà e alla costante collaborazione tra Municipio 1, Comune di Milano, operatore privato, cittadini e residenti, e infine Zona K, (capofila di un gruppo di associazioni che si è aggiudicata il bando del Municipio 1 insieme ad altre associazioni), Milano avrà di nuovo una casa dove gli artisti di tutto il mondo potranno lavorare, incrociare le proprie esperienze, allestire mostre. Sono stati anni di intenso lavoro, ma alla fine credo proprio che siamo riusciti a ricreare lo spirito e le finalità con le quali la casa degli Artisti è stata ideata oltre un secolo fa: un luogo di cultura, e di promozione delle arti visive e non solo, ma anche un luogo aperto alla città e al quartiere. Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro condiviso di tutti i soggetti che hanno contribuito alla rinascita di questo edificio: che oltre ad essere un esempio unico nella nostra città, con i suoi grandi atelier illuminati da grandissime vetrate rivolte a nord così da consentire agli artisti di lavorare senza essere disturbati dai raggi diretti del sole, accoglierà nei suoi grandi spazi una parte importante della vita culturale cittadina”.