Massimiliano Galliani
Massimiliano Galliani, Autoritratto, 2018. Matita su carta, cm 42 X 60

Massimiliano Galliani: attraverso l’arte attraversare la vita

Una monografia per parlare del cammino creativo di Massimiliano Galliani

L’elegante volume “Attraverso l’arte” di Massimiliano  Galliani edito da Prearo si offre al mio sguardo  con una copertina che oggi  ancor di più diventa metafora del  percorso  di un artista giovane e talentuoso, prematuramente scomparso; il suo volto, in un  autoritratto della serie “Attraverso”, si sporge dallo squarcio del foglio bianco da disegno, quel  fragile diaframma che  è limite e insieme possibilità infinita di vedere oltre, da cui erompe la potenza dell’immaginario, quella sua  fertilità generativa di nuovi universi visivi . Proprio per questo, l’accostamento “immagine –titolo”, carico di significati traslati, ci comunica  come, per Massimiliano, vita e arte abbiano finito col  coincidere e per cui “attraversare l’arte” sia diventato l’analogo di “attraversare la vita” e “attraverso”  sia diventato il mezzo, la via maestra per entrare nella dimensione alchemica e ingannevole della mimesi, sempre sospesa tra verità e finzione.  La monografia, arricchita dai testi critici di Alberto Zanchetta, Deianira Amico, Vera Agosti, Alberto Maria Martini, ripercorre le fasi e i momenti essenziali   del suo cammino evolutivo, quelle che più chiaramente ne traducono, oltre alla prodigiosa abilità tecnica, la forza inventiva, l’urgenza di un pensiero creativo originale e unico in grado di esplorare sempre nuovi passaggi formali e linguistici, di  sperimentare nuove vie  di ricerca per offrire risposte attendibili alle sue febbrili  ansie espressive.  

ll raffinato volume monografico si apre  con una selezione di opere pittoriche, “Le strade del tempo“,  in cui l’artista analizza le screpolature, l’involontario effetto  del craquelè sulla  Gioconda di Leonardo da Vinci . Egli   esplora  il viso di Monna Lisa   percorrendone il fitto reticolo di segni tracciati dal tempo sulla pelle della pittura, assimilandoli a tracciati, a strade  di una straordinaria geografia somatica. Poi ripete, su grandi superfici e con tecniche e supporti diversi,  questa miriade di “segni-strade”, dilatandola a dismisura fino ad ottenere una totale destrutturazione  dell’immagine iniziale, un nuovo tessuto segnico di pura astrazione. Non a caso,  afferma: “Percorrere le strade del tempo nel campo dell’arte rende sempre più acuta la curiosità nel portare alla luce i percorsi più affascinanti”. E, infatti, quello di Massimiliano  è un continuo attraversare la temporalità dell’arte, indagandola nelle sue profondità più lontane, in un ininterrotto processo di conoscenza e riflessione dialettica condotto tra l’immutabilità del passato e la transitorietà del presente. Così, dopo la classicità della Gioconda, per Massimiliano estensione generativa di nuove declinazioni segniche, il passaggio opposto all’autorappresentazione con strumenti contemporanei, diventa un naturale  sviluppo della sua ricerca. Con la  consapevolezza  di chi sa di scoprire altri “tesori”, frutti ormai maturi di un animo sensibile e profondo,  sfoglio le pagine sulla serie di opere “Riflesso su tela”. In essi, egli invita i soggetti a fotografarsi con l’autoscatto riflettendosi sullo sfondo di una tela dipinta nero lucido( a specchio) per cui  lo scatto istantaneo, precario e fuori fuoco, viene sottratto alla dispersione del tempo e  reso eterno attraverso la sua meticolosa riproduzione pittorica che ripete segni incerti, indiziali, ma non la rappresentazione ritrattistica, la rassomiglianza, sfidando ,e perfino irridendo, il limite tra certo e incerto, tra verità e rappresentazione. Con avida curiosità e con lo sguardo  ormai irretito, scopro altre percorrenze creative di Massimiliano, laddove la matita, lo strumento più immediato e semplice di raffigurazione, diventa protagonista di incredibili passaggi tecnici e ideativi e, insieme, mobile appendice dell’anima, traducendo  con la leggera pressione  del  tratto sul foglio bianco, il confine estremo tra visibile e invisibile, tra vero e verosimile. Sono i disegni della serie “Attraverso” e “Disegno e Matita” in cui l’artista dà ancora prova della sua abilità tecnica. La carta  diventa, come per per magia, trasparente soglia da attraversare, e la matita il mezzo per disegnare i più disparati tipi di animali che col peso del proprio corpo bucano il foglio, lo attraversano, si proiettano oltre la sua fragile superficie, da cui li libera l’artificio dell’arte . Viene in mente , in proposito, l’antico apologo di  Zeusi e Parrasio  che narra di una gara di pittura tra i due artisti greci e in cui Parrasio andò oltre la straordinaria abilità illusoria raggiunta da Zeusi, dipingendo un velo così somigliante  da spingere Zeusi a domandargli cosa ci fosse dietro. Questo indusse  Platone a insorgere contro la pittura considerandola un’attività  rivale della propria, non perché rivaleggiasse con l’apparenza,  ma con ciò che  egli situava al di là dell’apparenza, con l’idea. E’ proprio lo squarcio del velo illusorio, quell’andare oltre l’apparenza, lo scarto operativo di Massimiliano Galliani; è quella  dimensione ideativa per cui i suoi ritratti, i suoi animali “hanno consapevolezza” di essere disegnati dalla mano dell’artista e ne “inseguono”  con lo sguardo  l’estremità creativa d’artefice: la  matita.  

Nell’ultima parte di questo prezioso libro che, nel silenzio fecondo dell’opera, narra il tratto terminale del suo percorso artistico, la successione delle pagine scandisce una sostanziale coerenza  tra le diverse esperienze di ricerca e i lavori del ciclo intitolato, paradigmaticamente, “Vita”. In essi  giunge al punto di massima intensità il rapporto osmotico tra arte e vita, dispiegandosi nella comprensione del mondo circostante, nella dimensione del reale che è punto di partenza per un essenziale racconto  della natura.  Massimiliano concentra la propria indagine sui fiumi e sui laghi, sull’acqua che dà loro forma, sulla terra  che ne accoglie  l’energia rigeneratrice e lo fa  studiandone la connotazione reale, il contesto geografico, la topografia per poi, nell’atto creativo, trasformarli,  in una struttura espressiva che va ben oltre la rappresentazione del visibile, più vicina alla pura immaterialità del pensiero, all’idea. Così l’arte diventa estensione ideale della vita, della  natura, della terra, dell’acqua  stessa di cui traduce  l’essenzialità del  suo fluire vitale in un diramarsi di linee  tracciate a inchiostro nero su carta cinese  o realizzate in foglia oro su tela verniciata di nero, in una simbolica narrazione dei territori e dei fiumi che li attraversano; linee  semplici, più sottili o corpose, che s’addensano e si diradano, in un armonico  alternarsi  di  lirica rarefazione materica ed estensioni rapprese di rara purezza formale. Su queste superfici pittoriche che schiudono allo  sguardo  ulteriori viaggi di scoperta e di analisi, si apre ora una distesa infinita di essenze increate cui manca l’alito vitale del creatore. Allora, la fertile dimensione divulgativa del  libro soccorre il silenzio della materia,  permettendoci  di ripercorrere la sua vita “ attraverso l’arte”.

Massimiliano Galliani
Attraverso l’Arte
A cura di Vera Agosti con testi di Deianira Amico, Alberto Mattia Martini, Alberto Zanchetta
Anno: 2019
Formato: 26,5 x 22,5 cm
Pagine: 154
Giampaolo Prearo Editore – Euro 25,00