L’arte di restare a casa: progettare la (r)esistenza

In questo clima di incertezza, isolamento e disorientamento psicofisico che nasce online un progetto artistico di ripensamento e valorizzazione dello spazio domestico in una visione personale, prospettica e creativa. Si chiama Autoprogettazione Istruzioni d’artista per realizzare un’opera d’arte a casa propria.

Ogni dimora è un candelabro dove ardono in appartata fiamma le vite.
Jorge Luis Borges

La casa, mai come ora, spazio e tempo delle nostre riflessioni, dimora di (r)esistenza all’interno della quale ricreare e progettare sé stessi, agire per cambiare affinché la fiamma della vita non affievolisca ma torni ad ardere, cambiata e rinnovata. Ecco che il ‘restare a casa’ in un senso mantrico appare davvero come strumento di pensiero, un pensiero che l’arte e, soprattutto gli artisti, stanno rac_cogliendo trasformando in azioni essenziali e (r)esistenziali.

Ed è in questo clima di incertezza, isolamento e disorientamento psicofisico che nasce online un progetto artistico di ripensamento e valorizzazione dello spazio domestico in una visione personale, prospettica e creativa. Si chiama Autoprogettazione Istruzioni d’artista per realizzare un’opera d’arte a casa propria a cura di Toni Merola, Nicola Pellegrini e Bianca Trevisan, promosso e sostenuto da Galleria Milano, in collaborazione con Maria Chiara Salvanelli. Un’idea semplice quanto efficace che pone l’attenzione sul saper fare e realizzare in autonomia ciò che è necessario, un’esigenza esistenziale prima ancora che pratica. Il progetto, che vede coinvolti oltre settanta artisti nella creazione di un’opera d’arte facilmente riproducibile, riprende quello che nell’aprile del ’74 Enzo Mari presentava alla Galleria Milano dal titolo Proposta per un’autoprogettazione. In quella occasione Mari offriva disegni progettuali e istruzioni per la realizzazione di mobili destinati alla creatività e inventiva di chiunque volesse cimentarsi a costruirli autonomamente nella propria abitazione. Un invito a sottrarsi ai meccanismi produttivi dominanti, su larga scala, recuperando quindi la capacità manuale e con essa l’autonomia realizzativa. Sull’onda di quell’idea Autoprogettazione intende racchiudere in sé, quindi, una doppia possibilità: creare un’opera autonomamente e, attraverso l’arte, auto(ri)progettare la propria esistenza. Gli artisti coinvolti in Autoprogettazione offriranno a loro volta le istruzioni per realizzare un’opera d’arte da loro ideata alle persone a casa, con ciò che hanno a disposizione.

In Autoprogettazione colpisce per la significativa essenzialità ideativa #iorestoacasa2020 progetto di Pierpaolo Lista (Salerno, 1977) che, coerente con la sua pratica operativa di ricostruzione di scenari disabitati, ambientazioni scarnite e riproduzioni di oggetti dalle linee asciutte, propone un’idea semplice eppure ben misurata laddove l’indicazione dimensionale dello spazio offre non poche riflessioni personali in merito al modus operandi e vivendi. Punto di forza di tale progetto è senz’altro la coralità, un invito sociale che l’artista, non limitandosi nella selezione della chiamata, ha rivolto a molti colleghi artisti ma anche a professionisti che operano in ambiti culturali e che, seguendo semplici istruzioni, possono facilmente autoprogettare la propria casa stimolando una visione più profonda verso se stessi e la propria condizione di (r)esistenza. Ecco che attraverso il collage la vita assume forma domestica, ci si riassembla, pezzi di memoria vengono rimescolati e riuniti, un rinnovamento che vede emotive combinazioni e umani incollaggi. I ricordi sembrano quasi sbiaditi, ma restano comunque certezze alle quali ancorarsi per non rischiare di perdersi nell’intricato labirinto di un’attualità surreale che, diversamente dalla connotata leggerezza che contraddistingue il termine, sembra quasi non permetta alcuna visione di un immaginario possibile. Ecco che #iorestoacasa2020 di Lista assume il senso pieno della (r)esistenza attiva che coinvolge tutti, che invita a non cedere, autoprogettare la propria casa mentis stimolando la creatività e alimentando la propria fiamma interna. Cambiando e ricostruendo la vera dimora di sé stessi si materializza il collage della vita attraverso la scoperta e rinascita di pezzi nascosti e, a un mondo sconosciuto, si condividono storie mai raccontate. E cosi i muri diventano finestre al di là delle quali si impara a riconoscersi e a vedere oltre uno spazio definito, nuove e infinite possibilità di fare arte e vita.

#iorestoacasa di Pierpaolo Lista – Istruzioni Per il progetto io resto a casa 2020 Pierpaolo Lista ha realizzato un lavoro (immagini in alto: bozzetto e opera) con la tecnica del collage utilizzando come base un foglio di cartone (cm 20×20) sul quale ha incollato ritagli di cartoncino di diverse dimensioni dipinti con il caffè. L’immagine raffigura una casa, luogo vissuto soprattutto in questo periodo come rifugio. L’artista invita a riprodurre il collage rispettando la misura del formato e quella degli undici pezzi che lo compongono. Il lavoro può essere realizzato con cartone, tela, ritagli di carta, di giornale, di fotografie o materiali diversi e di vari colori. Per chi volesse può condividere il proprio collage sul social Instagram e Facebook inserendo #pierpaololista #iorestoacasa2020

Sullo spazio, il tempo e #iorestoacasa

Amalia Di Lanno Siamo a casa da oltre un mese, la dimensione spazio-tempo sembra sia come sospesa, anche se in realtà molto dipende dalla nostra percezione. A riguardo, quanto è cambiato il tuo rapporto con il tempo e lo spazio?

Pierpaolo Lista Vivere liberamente il proprio tempo e spazio era una condizione di privilegio. L’arrivo della pandemia ha modificato le dimensioni spazio e tempo, ha fermato il mondo. Il tempo è diventato lento, largo, libero, scandito da ritmi naturali. I giorni spesso sembrano uguali e si fa fatica a non cadere in questa trappola. A volte domina l’angoscia per ciò che sta accadendo, altre volte invece l’ottimismo, l’entusiasmo e la speranza di uscire fuori da questa situazione prende il sopravvento. L’isolamento è diventata la condizione di tutti e quindi lo spazio interno ed esterno hanno subito uno stravolgimento. È diventato uno spazio unico, obbligato, costretto. Il web e la televisione sono le uniche finestre dalle quali osservare il mondo.

A.D.L Semplicemente #iorestoacasa e progetto la (r)esistenza?

P.L. Quando i curatori del progetto – Toni Merola, Nicola Pellegrini e Bianca Trevisan – sostenuti dalla Galleria Milano e in collaborazione con Maria Chiara Salvanelli, mi hanno proposto di aderire ad Autoprogettazione, progetto che riprende quello di Enzo Mari del 1974 Proposta per un’autoprogettazione, ho pensato fosse un’iniziativa entusiasmante e necessaria per stimolare la creatività. Attualmente tutti noi stiamo rivalutando gli spazi in cui viviamo, quindi ho deciso di rappresentare una casa. La casa è per me il luogo in cui sentirsi sicuri, liberi di essere se stessi. Ora più che mai è diventato il luogo in cui viviamo il tempo e percepiamo come un vero e proprio rifugio.

I progetti con tutte le istruzioni per la loro realizzazione verranno pubblicati sul sito ufficiale autoprogettazione.com e sulla pagina instagram @autoprogettazione e quotidianamente ne saranno aggiunti di nuovi. Le persone a casa sono invitate a condividere le proprie realizzazioni postandole su Instagram con il tag @autoprogettazione e @galleria.milano e gli hashtag #autoprogettazione #galleriamilano #iorestoacasa #laculturanonsiferma Per chi non fosse iscritto ai social, si possono inviare a autoprogettazione2020@gmail.com