Bored Ape Yacht Club

La cryptoart non è il pianeta delle scimmie, ci vuole un approccio consapevole

Le scimmie più note del web3 sono diventate un caso, in realtà lo sono dalla loro nascita. La collezione Bored Ape Yacht Club (BAYC), esplosa nel 2021, è da alcune settimane al centro di forti polemiche che l’accuserebbero di essere stato un progetto di natura esclusivamente speculativa. Le immagini che hanno come protagoniste le scimmie in uno stato di noia erano state realizzate da alcuni artisti digitali e memorizzate sulla blockchain Ethereum.

Nel boom delle cryptovalute, tra il 2021 e il 2022, Sotheby’s ha piazzato all’asta 101 edizioni uniche di BAYC generando un ricavo di 24,4 milioni di dollari. Numerose personalità di spicco americane si sono identificate con avatar caratterizzati da tratti specifici. I cryptocollezionisti compravano e rivendevano questi token a cifre astronomiche, tutto sotto l’egida della società Yuga Labs.

Cosa è successo adesso a quegli NFT?

Sembrava si fossero dissolti in una nuvola di fumo, senza effetti collaterali. Invece, il 10 dicembre 2022, Sotheby’s Holding Inc. è stata citata in giudizio assieme a vip come Post Malone, Justin Bieber e Paris Hilton, per aver promosso in modo fuorviante il commercio di NFT. La casa d’aste londinese è accusata di aver cospirato con il fondatore di Yuga Labs per aver inflazionato le cifre di vendita. L’azienda di pagamenti crittografici MoonPay è stata anch’essa imputata per aver permesso ai promotori del progetto di pagare in modo discreto celebrità e influencer, creando così l’illusione che l’interesse per gli NFT fosse del tutto spontaneo.

La vicenda è nata proprio dall’azione di alcuni investitori, che, pentiti dei loro costosi acquisti, hanno deciso di agire legalmente. Il malcontento dei collezionisti è riscontrabile nel crollo vertiginoso dei prezzi delle immagini digitali uniche raffiguranti le iconiche scimmie. L’aumento dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali, assieme al cosiddetto “inverno delle cryptovalute”, ha influito sulle vendite degli NFT, cagionando una decisa contrazione del mercato. Così come molti marketplace lamentano la riduzione massiccia del volume di vendite, anche la collezione Bored Ape ha risentito di questa situazione macroeconomica e del calo delle crypto. Il valore dei suoi token è sceso di oltre il 93% rispetto al picco dell’aprile 2022. Il prezzo minimo era, infatti, di oltre 400.000 dollari, mentre ora gli NFT possono essere acquistati a partire da poco più di 50.000 dollari.

In una dichiarazione inviata via email alla CNN, Sotheby’s ha esplicitato come le accuse in questa causa siano prive di fondamento e che la casa d’aste è pronta a difendersi con forza. I rappresentanti delle celebrità coinvolte, invece, non hanno risposto alle richieste di commento. Nel frattempo, un portavoce di Yuga Labs ha etichettato le critiche come “opportunistiche e prive di merito”, rifiutando il termine “investitori” per i propri collezionisti e parlando piuttosto di “acquirenti previsti dei nostri prodotti”. 

La società web3 ha inoltre affermato: “In qualità di azienda di media e tecnologia, Yuga Labs ha consentito ad appassionati e imprenditori di innovare, connettersi e costruire. La sua creatività ha promosso progetti guidati dalla community che hanno catturato l’immaginazione di persone in tutto il mondo. Questa è la storia che vale la pena raccontare”.

La situazione, dunque, non prefigura delle conclusioni rapide e trasparenti. 

Tutto ciò non fa che generare una comprensibile diffidenza verso il panorama NFT. Il mondo dell’arte digitale, però, si è sempre tenuto distante da questi progetti indipendenti, che puntano alla speculazione e al riciclaggio di denaro. Infatti, l’intento degli operatori artistici del settore è quello di sviluppare eventi di qualità tecnica e di ricerca culturale. E in Italia ci sono stati passi importanti verso questa direzione. Così come ce ne saranno molti altri, a patto che il pubblico conosca le varie sfaccettature che la cryptoart può produrre. Saper scindere l’arte, e il sano commercio, da tentativi di banalizzazione e capitalizzazione è la strada per un approccio consapevole.