Il Prometeo di Costas Varotsos

Al Teatro di Epidauro, in Grecia, andrà in scena, dal 9 agosto, lo spettacolo Prometheus Bound. L’allestimento scenico sarà a cura di Costa Varotsos.

Di seguito alcune immagini ufficiali delle prove e, in testata, un’immagine che lo stesso Varotsos ha scattato per Segnonline.

Così descrive la scenografia Costas Varotsos in un’intervista alla rivista greca online The Best.

Questa è una tragedia molto importante, che in modo strano coincide con l’età moderna, anche se troviamo sempre la relazione senza tempo tra le domande dell’antica segreteria greca e oggi. Prometeo, ha dato luce e fuoco alle persone, voleva aiutarle, contro il potere. È l’archetipo della società umana che si oppone alle regole e alle leggi. E la società greca ci sta “spingendo” anche se continua a subire una tragedia e un collasso perché ha difficoltà ad evolversi. La civiltà post-bizantina, sfortunatamente, trasmetteva la sua stagnazione e interiorità alla nostra cultura, contro le idee dell’antichità che si basavano su domande ed evoluzioni. Ogni volta che dovevamo evolvere avevamo tragedie …

Prometeo, quindi, è punito per il desiderio di evolvere, e imprigionato. Non pensavo fosse importante mostrare la montagna e la roccia dove l’hanno legata. Ho scelto di presentare un’installazione che segna la transizione da alta a bassa, la relazione tra santuario e terra in cui opera verticalmente. L’ho letto come un trasferimento da una dimensione all’altra. Ho usato ferro, glitter e luci in un approccio minimalista per evidenziare non solo la performance degli attori ma anche il rispetto per un monumento antico come Epidauro.

Il palco è stato realizzato con la collaborazione dell’attrice protagonista Kathryn Hunter e del regista Stavros Tsakiris

Kathryn Hunter è una grande personalità teatrale. La caratterizza come una relazione di autosacrificio con la sua arte perché ha davvero dato la sua vita al teatro. Ha una tale passione che Prometeo si adatta al suo “guanto”. Stiamo costantemente discutendo la scena.

In generale, ovviamente, non mi occupo del teatro. Diversi anni fa è stato diretto da Stavros Tsakiris “Antigone”. È stata un’esperienza incredibile per me, così posso ri-lavorare con lui. Ora ci collega l’amicizia e il rispetto.

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it