Castelbasso 2022
Francesco Lauretta, Pasavento con Festivale, 2021

Francesco Lauretta e Aryan Ozmaei | Castelbasso 2022

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, trasforma ogni estate il piccolo centro della provincia teramana nel Borgo della cultura. Quest’anno la manifestazione è in programma da sabato 23 luglio a domenica 28 agosto.

Nel campo delle arti visive fra i vari linguaggi quello della pittura si conferma essere al centro delle ricerche e proposte espositive della Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture che, per l’edizione 2022 della storica manifestazione, focalizza l’attenzione su due importanti autori della scena contemporanea: Francesco Lauretta e Aryan Ozmaei. Affiancati nella curatela da Pietro Gaglianò, nelle due mostre personali dislocate l’una a Palazzo De Sanctis e l’altra Palazzo Clemente, gli artisti inscenano e raccontano non solo il proprio mondo fatto d’immagini, forme e colori ma i tanti mondi attraverso i quali le proprie suggestioni creative riescono a riflettersi negli occhi degli spettatori, trasmettendo quella magia che aleggia proprio intorno alla pittura, quale elemento culturale che quotidianamente rielabora e riscrive il presente dell’umanità.  

In questo generale discorso sul linguaggio, si colloca la proposta dell’artista siciliano Francesco Lauretta che con il titolo Bagnanti, riti, mattanze introduce lo spettatore lungo un viaggio dove i generi figurativi, i temi del culto e del sacro ma soprattutto la vita e la morte, parlano di Storia, di storia dell’arte e di uomini e donne che hanno agito lungo le strade del rinnovamento, declinando volutamente su un discorso che demolisce la pittura per ricostruirla nell’attualità. Non casualmente Gaglianò descrive l’agire di Lauretta sulle tele con queste parole: “il pennello è come un’ascia che apre ferite attraverso cui l’immagine respira, il colore torna umido, lucente di olio, la pittura si spalanca sul tempo che la attraversa” lasciando spazio, in tal senso, all’idea di un fare capace di mostrare tanto il rapporto di intimità che l’artista intrattiene con il mezzo, quanto la sua assoluta corporeità e 

isicità che nasce, come è facile intuire, dallo speciale legame che Lauretta intrattiene con la terra natia. La Sicilia è, infatti, esplorata in tutte le sue pieghe, tra stereotipi e inaspettate rivelazioni, tra acre bellezza, paesaggi marini, umane fatiche e sacre devozioni. Il tutto immerso in una poetica della luce che attraversa ogni singola opera rendendo ciascuna un tassello fondamentale di un discorso generale, quel particolare che rende universale tutta la sua opera. Bagnanti, riti, mattanze non è un percorso preordinato ma una traccia di lettura della mostra, dove muoversi per guardare, riflettere e ripensare ma soprattutto immaginare.

La grandissima parte delle opere in mostra è stata realizzata espressamente per questa occasione, in un progetto unitario pensato da Francesco Lauretta per la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture.

Aryan Ozmaei, Early Springtime vision, 2019, olio su tela, 170×140 cm

Si prosegue a Palazzo Clemente con la mostra dell’artista iraniana ma da quasi venti anni in Italia, Aryan Ozmaei che con il titolo Grounds, serie realizzata dal 2020 e ancora in corso, chiarisce sin da subito il suo personale rapporto con la pittura, intriso intimamente di entrambe le culture. Se da un lato Asia ed Europa, razionale e onirico, maschile e femminile, interno domestico e paesaggio, mistico e quotidiano coesistono in ciò che Pietro Gaglianò, nel testo in catalogo che accompagna la mostra definisce: “finzione verosimigliante di un paesaggio che non esiste […] spazio della mente”, dall’altro è proprio in questo spazio, incalza il curatore, che “si può provare a leggere […] una rappresentazione della condizione umana, con l’impegno di superare il limite di una collocazione geografica, di una definizione restrittiva”. In tal senso, quell’equilibrio fra forme e colori così ricercato dall’artista e sua peculiare cifra espressiva, definisce un rapporto con la pittura tanto personale quanto universale, dove figure mitologiche ed elementi storici s’intrecciano offrendo al pubblico un’esperienza di emozione e di conoscenza che va oltre gli stereotipi. Grounds, presso Palazzo Clemente, è presentato per la prima volta in assoluto alla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture ed è anche la prima personale istituzionale di Aryan Ozmaei.

Castelbasso 2022 inizia, dunque, con le mostre mentre il primo appuntamento musicale è in programma con Mario Venuti che propone il suo TROPITALIA TOUR, venerdì 29 luglio, alle 21.30.  Il programma completo di Castelbasso 2022 è consultabile sul sito della Fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture al seguente link https://www.fondazionemenegaz.it


Castelbasso 2022
Borgo della cultura e dell’arte
Francesco LaurettaBagnanti, riti, mattanze
Aryan OzmaeiGrounds
a cura di Pietro Gaglianò

Palazzo De Sanctis | Palazzo Clemente
Borgo medievale di Castelbasso
23 luglio – 28 agosto

dal 29 luglio gli spettacoli