William Kentridge – Self-Portrait as a Coffee Pot-2022-Stampa digitale su carta – 227 x 162.5 cm-CourtesyThe Office for Performing Arts and Film

Luogo

Arsenale di Venezia
Arsenale di Venezia
Venezia

Data

Apr 17 2024 - Nov 24 2024
In corso...

Ora

10:00 - 19:30

Etichette

Cinema - Video gallery

William Kentridge | Self-Portrait as a Coffee-Pot 

Per la sua nuova mostra all’Arsenale Institute for Politics of Representation di Venezia, William Kentridge, artista sudafricano noto negli ultimi quarant’anni per i suoi cortometraggi animati, le sue sculture e le sue produzioni di teatro e opera, in collaborazione con la curatrice Carolyn Christov-Bakargiev, amica e autrice della fondamentale monografia sui suoi lavori pubblicata nel 1998, presenta in anteprima la suggestiva nuova serie di video in nove episodi intitolata Self-Portrait as a Coffee-Pot. Questa mostra, strutturata in brevi episodi da trenta minuti e pensata originariamente per essere fruita come una serie online, ai cellulari o alla televisione, rappresenta un esperimento di incarnazione fisica e di esperienza fenomenologica del reale nell’era digitale, oltre che una riflessione su ciò che oggi potrebbe accadere nel cervello e nello studio di un artista. 

Girate nel suo studio durante e dopo la pandemia di Covid-19 del 2020-22 e completate nel 2023, queste opere saranno visibili in un ambiente denso, unico, che ricrea parzialmente lo studio di Johannesburg in cui sono stati realizzati. 

Come spazio espositivo fisico, delle stesse dimensioni del suo studio, l’installazione diventa un luogo vissuto tra uno spazio privato e uno pubblico; tra lo studio di un artista solitario profondamente immerso nell’autoriflessione e lo spazio gioioso del gioco infantile e di collaborazione con altri. Queste opere, destinate essenzialmente alla fruizione online, su dispositivo mobile o televisivo, sono un inno alla libertà artistica, e al contempo rilevano profeticamente la mancanza di libertà tipica dei nostri spazi chiusi nell’era digitale. Mettono inoltre in risalto il modo in cui la stessa attività del lasciare segni con i materiali costruisce il sé nel processo di creazione. Inoltre, il rapporto tra pittura e spartiti musicali, così come tra danza e disegno, diventa una forma di ginnastica mentale o di yoga per il cervello, esercizi per espandere e migliorare l’intelligenza umana nella nostra epoca in cui le protesi dell’intelligenza artificiale e l’uso crescente dei social media finiscono per atrofizzare pericolosamente le nostre capacità cognitive ed emotive.