Luogo

OGR Torino - Officine Grandi Riparazioni
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Corso Castelfidardo 22, Torino
Sito web
https://ogrtorino.it

Data

Ott 10 2020
Evento passato

Ora

16:00

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Talk - Incontro

Bodies beyond straight composition… | talk con Lorenza Böttner

Lorenza Böttner (1959 – 1994) è un’artista riscoperta in occasione di documenta 14 (2017) e portata all’attenzione del pubblico grazie ai testi e alle mostre di Paul B. Preciado.

Il suo lavoro, che si compone di fotografia, pittura, video e performance, nonostante il forte interesse prodotto dalle sue immagini, è stato a lungo ignorato dalla storiografia ufficiale a causa della disabilità fisica dell’artista. Un gruppo di studio oggi sta lavorando sull’archiviazione e circolazione di materiali ancora poco conosciuti.

Il curatore Viktor Neumann, membro della Società degli amici di Lorenza Böttner (parte del progetto transnazionale Parliament of Bodies), prende il lavoro della Böttner come punto di partenza per presentare pratiche che si oppongono alle categorie di corpo normato e abile, per andare a comporre invece corpi dirompenti, inappropriati, oltre la “rettilineità”.

La serata inizia con una conferenza di Neumann sull’opera della pittrice cilena, che dipingeva con la bocca e con i piedi, le cui pratiche ed estetiche transdisciplinari hanno distrutto con gioia qualsiasi binarismo dettato dal regime abilista ed eteronormativo, fino all’implosione.

La conferenza include la presentazione di dipinti, disegni, fotografie, nonché immagini in movimento e documentazioni di performance che introdurranno la pratica della Böttner, definita dalla costante destabilizzazione e trasformazione.

La presentazione si concentra anche su alcuni contributi dell’ultimo numero del progetto dell’artista e attivista Eva Egermann, Crip Magazine (2019, prodotto per Bergen Assembly), e sulla necessità di pratiche artistiche e “prospettive (Queer)-crip oltre la semplice composizione lineare” (McRuer).

Una fotografia in bianco e nero sulla copertina di Crip Magazine mostra Lorenza Böttner in posa come Venere di Milo: un’immagine spiritosa e sbalorditiva e, in un certo senso, una critica al canone delle arti visive.

Le immagini normalizzate che vediamo intorno a noi ogni giorno limitano la nostra capacità di concepire un oltre. Crip Magazine mira a espandere questi limiti, riunendo artefatti culturali di una (sub) cultura crip transistorica, in una sorta di attivismo visivo di cui Lorenza Böttner è stata una delle pioniere e principali protagoniste.

La serata si conclude con la presentazione di Notes From The Underlands (2019) di Romily Alice Walden, un testo performativo dal profondo della cultura Queer disabile che invoca il collasso del regime abilista nel presente e immagina un futuro modellato da “SUPER-CREATURE ibride, tecno-rinforzate, resistenti agli ismi “.


Lorenza Böttner (Punta Arenas, Chile, 1959 – Monaco di Baviera, 1994) è un’artista che ha dipinto con i piedi e la bocca e ha usato la fotografia, il disegno, la danza, l’installazione e la performance come mezzo di espressione estetica, sfidando i processi di “de-soggettivazione” e de-sessualizzazione, internamento e invisibilizzazione a cui sono sottoposti i corpi transgender e funzionalmente diversi. Nato Ernst Lorenz Böttner nel 1959 da una famiglia tedesca che viveva in Cile, a otto anni a causa di un incidente perde entrambe le braccia. Considerato disabile dal regime medico, viene internato con i “bambini Contergan” in Germania, dove si era trasferito con la madre dopo l’incidente. Nel 1978 si iscrive alla Gesamthochschule (oggi Kunsthochschule) di Kassel. Qui, cambia il suo nome in Lorenza Böttner e sviluppa una pratica artistica basata sul disegno e la pittura, ampliandola in un secondo momento, unendola ai linguaggi della danza, della performance, della fotografia e del design di moda. Nel 1994 muore per complicazioni legate all’HIV dopo 16 anni di intensa produzione artistica. Una piccola selezione delle sue opere è stata mostrata nel 2017 al documenta 14 a Kassel. Nel 2018 e nel 2019 La Virreina Centre de la Imatge di Barcellona e il WürttembergischerKunstverein di Stoccarda hanno co-prodotto la prima mostra personale dell’artista, a cura di Paul B. Preciado. Da gennaio 2020, la mostra è presentata all’Art Museum dell’Università di Toronto.

Viktor Neumann è uno storico dell’arte e curatore che vive tra Berlino e Zurigo. Ha organizzato mostre e progetti per istituzioni come il Museum of Modern Art di Varsavia, il Whitney Museum of American Art di New York, il Bildmuseet Umea, il Kunstmuseum Bonn, il National Center for Contemporary Arts di Ekaterinburg, The Kitchen a New York, Künstlerhaus Stuttgart. È stato co-curatore della Triennale Bergen Assembly del 2019, assistente curatore per il public program di documenta 14 (2017), assistente curatore per la 3a Moscow International Biennale for Young Art (2012) e Helena Rubinstein Curatorial Fellow al Whitney Museum of American Art Independent Study Program (2015-2016). Ha tenuto numerose conferenze internazionali, tra cui un impegno periodico presso il Time-based Media department della University of Arts di Berlino. Con Paul B. Preciado è co-curatore del progetto transnazionale Parliament of Bodies, che collabora con varie istituzioni europee (attualmente con il Kölnischer Kunstverein di Colonia e il Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen di Düsseldorf). Ha ricevuto una borsa dal Gebert Stiftung für Kultur per il 2019/20 ed è co-curatore per il Württembergischer Kunstverein di Stoccarda.


Bodies beyond straight composition…La società degli amici di Lorenza Böttner con Viktor Neumann
OGR Tech | Speakers’ Corner

10 ottobre 2020 h 16.00

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