Portrait of Dominique White Winner, Max Mara Art Prize for Women 9, 2022-2024. © Photo: Bernice Mulenga Courtesy, the artist, Whitechapel Gallery
Portrait of Dominique White Winner, Max Mara Art Prize for Women 9, 2022-2024. © Photo: Bernice Mulenga Courtesy, the artist, Whitechapel Gallery

Dominique White è la vincitrice della IX edizione del Max Mara Art Prize for Women 

Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti hanno annunciato l’aggiudicazione del Max Mara Art Prize for Women 2022-2024 vinto da Dominique White.

Dominique White, classe 1993, è risultata la vincitrice del prestigioso premio internazionale, nato nel 2005 e assegnato ogni due anni, dedicato alle artiste emergenti residenti nel Regno Unito che non hanno ancora esposto le proprie opere in una mostra antologica. Il nome della vincitrice è stato annunciato da Gilane Tawadros, direttrice di Whitechapel Gallery, e da Luigi Maramotti, presidente di Max Mara Fashion Group, nel corso di una cerimonia speciale tenutasi presso Whitechapel Gallery il 28 marzo 2023.

Tra le finaliste del premio, oltre alla White, vi erano altre quattro aspiranti ovvero: Rebecca Bellantoni, Bhajan Hunjan, Onyeka Igwe e Zinzi Minott: una rosa scelta da una giuria di esperte composta dalla gallerista Rozsa Farkas, dall’artista Claudette Johnson, dalla scrittrice Derica Shields e dalla collezionista Maria Sukkar, e presieduta dalla curatrice ospite del Premio, Bina von Stauffenberg, in collaborazione con Gilane Tawadros.

Da sinistra: Gilane Tawadros, Luigi Maramotti e Dominique White.

La giovane artista è riuscita ad aggiudicarsi la nona edizione del Max Mara Art Prize for Women grazie ad ambizioso progetto dedicato ad una tematica politica. White ha, infatti, proposto la creazione di nuovo gruppo di opere dal titolo Deadweight, che prende come punto di partenza il deadweight tonnage, il tonnellaggio di portata lorda, termine ufficiale usato nell’industria marittima per calcolare quanto peso una nave possa sopportare prima che affondi. Oltre a porre in luce gli interessi artistici e politici di White, il progetto chiama in causa narrazioni e livelli culturali aggiuntivi che saranno oggetto di ricerca e ulteriore approfondimento nel corso dei sei mesi di residenza in Italia. 

Il progetto sarà supportato da specifici tutor ai fini sia dell’attività di studio e ricerca sia di escursioni mirate e lavoro in studio. White avrà la possibilità di esplorare e interrogare il significato storico e contemporaneo e lo sfruttamento del “deadweight tonnage”, analizzando la sua rilevanza nella storia della tratta degli schiavi e le sue forme contemporanee nel Mediterraneo. L’artista lavorerà con storici e giornalisti, e visiterà siti significativi nell’Italia meridionale per la sua indagine. Inoltre, il programma di residenza le offrirà l’occasione per visitare musei, archivi e collezioni nautiche, ma anche a raccogliere materiali presso cantieri (e cimiteri) navali, e collaborare con operatori metallurgici tradizionali e contemporanei allo scopo di approfondire la conoscenza dei processi produttivi, delle competenze e delle tecniche necessarie a sviluppare la sua opera. Nell’ambito dello sviluppo creativo di Deadweight, White ha intenzione di immergere nelle acque del Tirreno, lungo la costa occidentale italiana, alcuni elementi dell’opera finale, che diventeranno il fulcro della mostra personale prevista per il prossimo anno.

Dominique White (vive e lavora tra Marsiglia e l’Essex) impiega la scultura e l’installazione per dar luogo a nuovi mondi influenzati dal concetto di ‘Blackness’ e trae ispirazione dalla potenza metaforica e dalla forza rigenerante del mare. Le sue opere eteree, apparentemente fragili ma al contempo profondamente fisiche, sono spesso composte da residui nautici evocativi, come vecchie vele, alberi, frammenti di mogano bruciato, catene, corde, e materiali come l’argilla di caolino e il ferro grezzo. La sua pratica intreccia teorie legate alla Black Subjectivity, all’afro-pessimismo e all’idrarchia dal basso (concetto legato allo smantellamento o alla sovversione della capacità degli individui di conquistare nuove terre via mare), insieme a miti nautici particolarmente rilevanti per la Diaspora Nera. White ridefinisce il termine “Shipwreck(ed)” [naufragio/naufrago] come un verbo riflessivo e uno stato dell’essere per incarnarne, tramite il suo lavoro, l’abolizione. Le sculture, o “fari”, di White evocano mondi marini che profetizzano l’affermazione degli individui apolidi nella società contemporanea: “un futuro [Nero] che, pur non essendosi ancora materializzato, deve arrivare”.

Il premio, istituito per sostenere e promuovere artiste in una fase cruciale della loro carriera, offre a Dominique White un periodo di residenza della durata di sei mesi da trascorrere in Italia, organizzata su misura per consentirle di dare forma e sviluppo alla proposta con la quale si è aggiudicata il Max Mara Art Prize. Tale percorso culminerà con una grande esposizione prevista per il 2024, prima presso Whitechapel Gallery di Londra e successivamente alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia.

Le cinque finaliste del Max Mara Art Prize for Women 2022-2024.

Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia – Italy
Tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org

Maila Buglioni

Storico dell’arte e curatore. Dopo la Laurea Specialistica in Storia dell’arte Contemporanea presso Università La Sapienza di Roma frequenta lo stage di Operatrice Didattica presso il Servizio Educativo del MAXXI. Ha collaborato con Barbara Martusciello all’interno dei Book Corner Arti promossi da Art A Part of Cult(ure); a MEMORIE URBANE Street Art Festival a Gaeta e Terracina nel 2013 e con il progetto Galleria Cinica, Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (PG). Ha fatto parte del collettivo curatoriale ARTNOISE e del relativo web-magazine. Ha collaborato con varie riviste specializzate del settore artistico. È ideatrice e curatrice del progetto espositivo APPIA ANTICA ART PROJECT. È Capo Redattore di Segnonline, coordinando l'attività dei collaboratori per la stesura e l’organizzazione degli articoli, oltre che referente per la selezione delle news, delle inaugurazioni e degli eventi d’arte. Mail eventi@segnonline.it