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CryptoArt

CryptoArt e solidarietà, la rivoluzione digitale parte da Torino

Digital art, AI e solidarietà. Questo trait d’union riassume in maniera emblematica quanto avvenuto lo scorso mese a Torino, con una finestra su ciò che accadrà nei prossimi giorni. Il movimento della CryptoArt tenta di educare e coinvolgere i meno esperti. Lo fa attraverso eventi e contenuti di qualità, al fine di creare curiosità e combattere lo scettiscismo di chi non ha ancora colto, o accolto, i benefici e le potenzialità di questa nuova prospettiva tecnologica.

Dal 9 al 14 maggio ha preso luogo nel capoluogo piemontese il festival TDD, Torino Digital Days. Sei intense giornate di workshop, talk, performance e mostre tenutesi in diverse location della città. A organizzare la manifestazione Digital Days, un’associazione che nasce per creare occasioni di incontro e momenti di riflessione sulla trasformazione digitale. L’obiettivo è stato quello di riflettere sul futuro e sulla convivenza degli esseri umani con le sfide che le intelligenze artificiali portano sullo scenario attuale, per comprendere come la capacità di pensiero abbia condotto l’umanità fino a qui e cosa l’attende, quali sono i nuovi orizzonti di crescita e la loro sostenibilità. Una rivoluzione digitale sta trasformando il mondo in maniera pervasiva e si rende necessaria una determinata alfabetizzazione, per non lasciarsi travolgere da un treno in piena corsa. 

Torino Digital Days ha significato una serie di appuntamenti quotidiani, a ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria, durante i quali è stato possibile approfondire tematiche specifiche. Miriam Redi, research manager presso Wikimedia Foundation, ha spiegato al pubblico come l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in quanto supporto di Wikipedia, aiutando a monitorare la qualità dei contenuti dell’enciclopedia.

Altro tema posto al centro dell’attenzione è stato quello relativo alla cosiddetta “horror AI”, ovvero la paura dell’avvento delle nuove tecnologie e il conseguente timore di vedere scomparire il proprio lavoro. È il non riuscire a comprendere come e perché funzioneranno nuovi strumenti e nuove dinamiche, con il rischio di sentirsi inutili all’interno della società. La moderatrice Margherita Degl’Innocenti, co-founder di How to NFT, ha sviluppato, assieme agli intervistati, soluzioni e tecniche di approccio nell’uso delle nuove tecnologie, una panoramica esplicativa dal Web3, passando per la blockchain, fino al metaverso.

Ha fatto da copertina all’evento la prima edizione di MOME-N(F)TS, Conscious Connection, la mostra personale del collettivo artistico Xaarchive. L’esposizione è stata prodotta da Artsted, marketplace di arte contemporanea, e ospitata da Toro Legal Hub all’interno degli spazi di IN6 LAB, in piazza Carlo Felice 30 a Torino. L’installazione immersiva presenta una molteplicità di opere d’arte posizionate tra il mondo digitale e quello fisico.

Torino, dunque, torna a riprendere un ruolo di primo piano negli scenari del contemporaneo, dopo essere stata la culla indiscussa dell’arte povera. È ora protagonista della rivoluzione digitale in corso e lo manifesta anche con progetti e iniziative di solidarietà, come quella che si terrà il prossimo giovedì 22 giugno, tra le 17 e le 21, in sostegno dell’Emilia-Romagna, recentemente colpita dalla forte alluvione.

Otto agenzie creative torinesi hanno risposto all’appello del concept lanciato da Travaj proprio in collaborazione con il gruppo di Torino Digital Days. Saranno otto gli NFT realizzati grazie alle nuove piattaforme di AI, come Midjourney o Stable Diffusion, che permettono di sperimentare diversi stili e tecniche.

Prende così vita la temporary exhibition “Travajando con l’AI” negli spazi di Travaj San Salvario, in via Berthollet 35/A sempre a Torino. I visitatori saranno coinvolti in un’esperienza immersiva che racconterà l’intersezione tra lavoro, creatività e tecnologia stimolando il dibattito sulla relazione tra l’uomo e la tecnologia nell’era digitale. Gli NFT verranno poi battuti all’asta e l’intero ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile dell’Emilia-Romagna.

Sarà un’occasione per celebrare l’apertura del nuovo sito collaborativo Travaj, un open space 24h dedicato al networking, dove i professionisti potranno incontrarsi, condividere idee e creare sinergie. Un nuovo modo di concepire il lavoro fuori casa. Ma la mostra, nata con finalità sociali, è anche un’opportunità per il mondo della CryptoArt di prendere le distanze dallo stereotipo che la vede etichettata come movimento legato ad aspetti puramente economici e speculativi.

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