La performance richiama l’antichissimo gioco delle bocce in uso in tutto il mondo: una disputa, una gara dove i singoli lanciano appunto queste sfere cercando di posizionarle più vicino possibile al boccino. Ma questo gioco nasconde un aspetto militare e urbanistico. Nel corso della storia l’assembramento urbano e il lancio di palle, fu visto dai sovrani (anche della Serenissima e di Napoleone III) come metafora del lancio di pietre, in effetti questi gruppi seguono in tornei i boules verdes che diverranno poi, i boulevards anche se in olandese si chiama bolwerk, ossia bastione, e in italiano baluardo o ballovardo. Si realizza con tegole un percorso dove lanciare bocce verso un bersaglio. Così il gioco e la guerra, si specchiano l’uno nell’altro, moltissime sfere di ogni dimensione coprivano un tetto simbolico a terra fatto di coppi standard, e per la felicità dei bimbi e non solo, si sono fatti centinaia di innocenti tiri! Al contrario, ci sono ‘giochi di guerra’ che si consumano sulle nostre teste, e non mi riferisco agli scacchi o alla dama ma a quuei giochi pericolosi che i capi di Stato fanno da millenni sulle spalle della povera gente.
Braga in Biennale 2023
Nell’ambito di Ecologia(A)Sociale, progetto pilota di Biennale Sessions La Biennale di Venezia Architettura 2023, che si è tenuto al Parco Bissuola di Mestre 20 e 21 Maggio, curato da Escuela Moderna/Foriposto Mestre e Marche Arte Viva, Nicoletta Braga ha presentato l’installazione performativa BOULEVARD.