Benedetto Pietromarchi, [adapt], Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma, installation view.

Benedetto Pietromarchi: [adapt]

L’ultima personale di Bedetto Pietromarchi presentata alla galleria Francesca Antonini propone un nuovo ecosistema grazie al fare scultoreo.

Dalla terra come materia, a realtà di luogo e ambiente, si costruisce un racconto che amplia la visione verso una mitologia della sfera naturale. In [adapt]. alla Galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea, Benedetto Pietromarchi (Roma 1972) realizza un ecosistema nuovo, originato da una soggettiva scultorea dell’ambiente animale e vegetale.

Nella sua prima personale nella galleria romana l’artista porta al concretizzarsi, nella dimensione conscia, di un ecosistema anomalo, come sfondo della parte inconscia universale. Un mondo immaginario costituito da una perfetta simbiosi. L’artista traccia da diversi anni una narrazione legata al luogo, facendo affiorare iconografie straordinarie da organismi e materie varie, come argilla, ferro, radici di alberi.

Vissuto tra Londra, Berlino e ora stabile nella sua terra d’elezione, la Maremma, Pietromarchi si è spostato sin da bambino per motivi di lavoro del padre. Ha proseguito a viaggiare per formazione (anche iscrivendosi all’Accademia di Carrara) e a creare il suo legame e sodalizio con la terra, e con l’argilla dei diversi luoghi in cui ha vissuto. La sua materia prima è la terra, a tutti gli effetti l’origine della costruzione creativa, estetica ed identitaria, che diviene l’essenza di un mondo a metà strada tra il reale e il fantastico; di un habitat a sé stante, naturale e mitologico. La terracotta e gli altri materiali, sono recuperati nei dintorni del suo studio maremmano, come le scorie di ferro prese dall’antica ferreria di Capalbio. Le sette opere stanno nello spazio espositivo, in un tempo del tutto aperto, come in un racconto di una convivenza naturale che rimanda a significati ulteriori; di un conflitto e disagio della società attuale.

Una chiave alchemica sottace alla dimensione dei lavori di Pietromarchi, dalla transizione dell’elemento minerale alla realtà simbolica, tutti gli elementi subiscono una trasformazione. Le stesse tecniche scultoree – gestite dall’artista senza la collaborazione di tecnici ceramisti, come la cottura realizzata nei suoi forni – tramandano un significato profondo, trattate come in un’esperienza purificatrice. Le sculture, realizzate appositamente per la mostra, rimandano una concreta matericità e forza cromatica. La fusione tra immagine iconografica e racconto di un universo altro, attraverso la coesistenza di diversi elementi, è ciò che maggiormente colpisce di [adapt]. Le forme di vita che troviamo negli spazi della galleria – uccelli immaginari, esseri zoomorfi, ed entità metaforiche – restituiscono una condizione sospesa e magica, ma allo stesso tempo ben radicata nella condizione di luogo. Infatti alcuni lavori hanno come titolo le coordinate del punto esatto dove è stata prelevata la materia con cui sono prodotte le ceramiche. In una geografia creativa si rilevano identità di territori in ogni parte della ricerca e dell’esperienza di Pietromarchi, ricostruendo una personalissima visione, tra natura ed artificio. Come scrive Ilaria Gianni nel testo critico “L’incontro tra elementi raccolti dall’artista e successivamente modellati (radici di ulivo, scorie di ferro, argilla) dà forma ad un habitat nel quale si innesta una nuova vita capace di riprodursi. In una piccola foresta, semi rotondi colorati schiudono creature che hanno subito metamorfosi, popolando un universo evoluto”.

Dell’uomo troviamo le tracce di un’azione creativa, attraverso una contemplazione della natura nella sua immediata sembianza artistica, perché emerga la dialettica e l’equilibrio degli elementi.

Benedetto Pietromarchi: [adapt].

Con un testo di Ilaria Gianni

Dal 18 febbraio al 9 aprile 2021

Galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea

Via di Capo le Case, 4 – 00187 – Roma

Ingresso su prenotazione

Tel. +39 06 6791387

info@francescaantonini.it

www.francescaantonini.it

da martedì a venerdì 12.00 – 19.00

sabato 10.30 – 13.30