Arcangelo

Arcangelo ritorna ad esporre a Parigi, città che ha ospitato le sue opere alla Galleria Maeght
Lelong nel 1987 e nel 1996 alla Galleria Di Meo, ma non uniche esposizioni dell’artista in Francia,
ricordiamo nel 1991 al Musée d’Art Moderne, Réfectoire des Jacobins, Toulouse e nel 1993 al
Centre d’Art Contemporain La Ferme du Buisson, Marne-la-Vallée, Noisiel.

L’opera di Arcangelo, artista radicale e intimo, si fonda sul senso di appartenenza e sulla condivisione di una eredità culturale, quella Sannita e Irpina, che egli ha saputo estendere e trasformare, fino a comprendere i retaggi di altri luoghi e altri popoli, partendo negli anni ’80 con opere in cui il gesto scarnificato e i materiali poveri come terre, carboni e pigmenti puri, trasformano il paesaggio in una stupefacente visione della natura astratta, ma corporea. 

La terra per l’artista costituisce un imprescindibile punto di riferimento per spingersi altrove e fare esperienza delle suggestioni e degli archetipi dei luoghi. La sua opera è una stratificazione di viaggi, e si sviluppa per cicli, ognuno dei quali è dedicato ad un sentimento, una visione, una terra toccata o nuova da sperimentare, ogni ciclo ha il suo sapore preciso, pur tuttavia con il suo segno che dagli anni ‘80 contraddistingue le sue opere. Dagli anni ‘90, la rappresentazione del territorio e la valorizzazione delle sue caratteristiche acquista una dimensione anche installativa ed estremamente onirica sul colore.

Per la Galleria Mazarine Variations, Arcangelo ha progettato una mostra radicalmente e profumatamente fiorita e drammaticamente lignea e flessuosa: “Fiori Irpini”, “Fiori di Croco”, e “Ulivi” tele nate nel suo studio di San Nazzaro in provincia di Benevento, luogo, per l’ artista, ideale, in cui sempre trova radici per le sue opere. Saranno esposte anche piccole tele, “Paesaggi”, un rimando sognante e poetico della tradizione pittorica del paesaggio, rivista da Arcangelo, e come piccole case sacrali, le preziose ceramiche, “Casa Dogon”, che saranno il luogo intorno al quale vive il suo mondo visionario e terroso, ceramiche nate per il suo forte legame alla terra africana, meta di tanti suoi viaggi, che, per atmosfere e odori, è cosi’ vicina a quel sud dell’Italia a lui caro.


Arcangelo
Galerie Mazarine Variations
26, rue Mazarine
75006 Paris
Dal 25 marzo al 27 maggio 2023


Arcangelo (Avellino, 1956) vive e lavora a Milano e San Nazzaro, Benevento. È docente di Pittura all’Accademia di Belli Arti di Brera a Milano. 
Agli inizi del 2000 nascono le opere su tela Tappeti persiani, le sculture in terracotta Anfore, i Feticci, i Sanniti e le sculture in ceramica Orti e iniziano lunghi viaggi nel Mediterraneo e ancora in Africa, luoghi e uomini vicini all’ artista per colori, visioni, affinità emotive, capaci di diventare parte del suo potente universo espressivo. 
Nel 2012 partecipa alla Bocconi Art Gallery, Università Bocconi, Milano ed è presente in diverse mostre collettive delle acquisizioni della Banca Unicredit. 
Nel 2015 riceve il premio Bugatti-Segantini alla carriera artistica e partecipa alla mostra collettiva “Passaggi” con la Fondazione Volume! presso il MAMC, Museo d’Arte Contemporanea di Saint Etienne e a “Hunger Nach Bildern” Galleria Raab a Berlino. 
Oltre alle numerosissime mostre personali e collettive nei più importanti centri italiani e internazionali negli anni sono stati editi numerosi volumi monografici e libri sulla sua arte anche in collaborazione con diversi poeti italiani tra cui Alda Merini, Maurizio Cucchi, Maurizio Medaglia.