Panorama Monferrato

Al via Panorama Monferrato

Fino a domenica 8 settembre, un ricco calendario di incontri, progetti speciali e appuntamenti aperti al pubblico per Panorama Monferrato a
Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole

Con 16 sedi in 4 paesi, 63 artisti e 62 gallerie coinvolte, la mostra mette in relazione arte, architettura, antichità e contemporaneo con il territorio del Monferrato. Panorama Monferrato sviluppa il suo percorso espositivo nei paesi di Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole creando un dialogo attivo e costante con il territorio, le sue istituzioni e i suoi abitanti.

Se dobbiamo trovare un difetto a questa edizione è la dispersione nel Monferrato di tutte le installazioni. Rispetto alle precedenti edizioni si soffre lo spostamento da un paese all’altro con i mezzi rendendo la mostra più dispersiva che diffusa, cosa che invece rappresenta il plus di Panorama Monferrato a detta del presidente di Italics Lorenzo Fiaschi: Quello di Panorama Monferrato è un viaggio da percorrere con lentezza, una metafora del cammino di meditazione.

Palazzo Callori, Vignale

La mostra sviluppa in ogni paese temi trasversali alle epoche, le installazioni sono state disposte con particolare attenzione da risultare quasi site-specific (come ad esempio il lavoro di Elisabetta di Maggio proposto dallo Studio Trisorio, i Sacks di Markus Shinwald per Giò Marconi o The Paradoxical nature of life di Arcangelo Sassolino per la Galleria dello Scudo) e alcune opere sono state collocate con una eleganza particolare (citiamo la serie Seul le silence di Betty Danon a Palazzo Callori di Vignale proposta da Tiziana Di Caro, la serie Soliloquio di Romina Bassu per lo Studio SALES – dove la parete ha casualmente le stesse tonalità delle opere tanto da farle quasi sembrare degli affreschi – o l’installazione di Michel Verjux, Perspectives environnantes per A arte Invernizzi nella Chiesa dell’Annunziata a Castagnole).

Un plauso particolare va al curatore Carlo Falciani che, nelle sue stesse parole, “abituato a lavorare con artisti morti da secoli”, ha ben saputo mettere in dialogo, con gli spazi e con opere di altre epoche, gli artisti contemporanei invitati.

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it

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