Maurizio Cavesi nel 1981

Addio a Maurizio Calvesi

Ci lascia all’età di 92 Maurizio Calvesi, fra i più importanti, influenti e autorevoli storici dell’arte di tutto il Novecento.

Ci lascia all’età di 92, per un attacco cardiaco, uno tra più importanti, influenti e autorevoli storici dell’arte di tutto il Novecento. Maurizio Calvesi, allievo di Lionello Venturi, è stato docente universitario formando generazioni di studiosi, oggi altrettanti stimati e brillanti storici dell’arte. È stato autore di pietre miliari nel campo della saggistica d’arte, spaziando dal Rinascimento all’Arte Moderna. Tra il 1979 e il 1982  ha fatto parte del consiglio direttivo della Biennale di Venezia e nel 1984 e nel 1986 ha curato, insieme a Marisa Vescovo, la sezione “arti visive” della XLI e della XLII Biennale d’arte di Venezia, esperienze che sono solo alcune delle numerose e prestigiose cariche che Cavesi ha ricoperto nell’arco della sua lunga carriera. Negli anni 2000 ha curato la Collezione Farnesina, nel 2005 è stato direttore della Fondazione Mastoianni e nel 2014 ha presieduto la Fondazione Burri. È stato penna di punta di testate giornalistiche come La Repubblica, L’Espresso e il Corriere della Sera. Direttore del mensile Art & Dossier e poi di Ars. Chi non conosce, infine, la rivista Storia dell’Arte? Fra le più importanti a livello scientifico nel campo degli studi di storia dell’arte.

Riassumere la carriera di Maurizio Calvesi in poche righe è pressoché impossibile. Amico anche di Segno – ricordiamo Calvesi con un documento, un’intervista a lui dedicata e curata da Paolo Balmas, sui temi della critica e del mercato pubblicata sul n.19 di Rivista Segno del 1981. “È fondamentale – spiegava Calvesi all’epoca – il principio della continua alternanza dei critici nel governo culturale degli Enti e delle manifestazioni pubbliche”. Parole di un’attualità così disarmante, prerogativa dei grandi.

Rivista Segno – n.19 – 1981