Gerhard Merz
Vittorio Livi

Vittorio Livi, Genio e (S)regolatezza

Si può essere certi della fantasia senza limiti ma assolutamente pragmatica di Vittorio Livi.
Questo ubiquo signore, dalla bianca aureola riccioluta, allegro, vitale, creativo, coraggioso, perennemente curioso come tutti i protagonisti di questa rubrica, non si cheta mai.

Vediamo perché James Hillmann, che con la sua famosa teoria della ghianda afferma che ognuno di noi viene al mondo con una precisa forma interiore da realizzare – e lì sta la felicità, sarebbe stato felice di conoscerlo.

Vittorio ancora piccolo inizia a pasticciare con i colori e va subito a bottega da un maestro artigiano. Non avendo i soldi per comprarsi i libri, giocoforza frequenta l’Istituto professionale di Pesaro fortunatamente in grado di fornirgli quelle ali che vuole a tutti i costi.

Artista in nuce, artigiano, inventore, designer e manager, non ancora diciottenne si lancia nella vita diventando anche imprenditore. Prenderà poi anche il patentino di inventore. Divorato da una curiosità insaziabile e da una voglia di vivere ricca di generosità, appena diplomato apre la sua prima attività in proprio. Una via preclusa in effetti come minorenne, ma la sua energia è potente e ci riuscirà… nasce Fullett, la prima di una serie di aziende seguita poi da altre sue start up, ora si chiamerebbero così.

Il sapere acquisito all’istituto professionale alimentava l’energia che sa incanalare oggi come ieri, seguendo le proprie intuizioni. Topolino, Paperino e altri fumetti dell’infanzia, diventano compagni di lavoro, e usa qualsiasi materiale gli venga a tiro, anticipando di una buona trentina d’anni l’ondata di arte del riciclo. 

Grazie alla sua vitalità prorompente – Devo tutto, precisa, a Vangi, Franco Fiorucci e a Sguanci – crea i vetri bombati, un po’ sferici, al cui interno le icone assumevano la dimensione della tridimensionalità. La sperimentazione lo attira come l’ape il nettare, e giovanissimo si decise per una mission impossible, creare uno sgabello di vetro che vedeva chiaramente nonostante fosse una contraddizione in termini. I suoi strumenti inadeguati, il forno molto piccolo, ma riesce a realizzare Ondapuff che diventerà la chiave di volta della futura FIAM rivoluzionando grazie ai suoi vetri curvati il mondo dell’arredo. 

Aiutati che il Ciel ti aiuta … la scommessa appena vinta con sé stesso viene immortalata da un amico giornalista che lo ritrae in piedi sullo sgabello di vetro a dimostrarne la solidità. La foto ne decreta il successo che, anziché placarlo, lo responsabilizza. Con un atto di grande coraggio sente che deve adeguare la sua formazione ai risultati. Decide di conoscere i designer più noti allora. Le sue idee si concretizzano comunque in diversi filoni e prende corpo la Galassia Livi: apre Artglass specializzata in vetrate artistiche per le chiese, Cromoglass che produce vetri riflettenti per facciate improntate ad un processo originale e innovativo, a base di tetracloruro di titanio, Curvovetro, Vellutart. 

Le farà confluire tutte in FIAM Italia, da allora l’ammiraglia che vanta fin dall’inizio l’attenzione e poi la collaborazione dei più noti designer internazionali, tra i quali Giorgetto Giugiaro, Enzo Mari, Philippe Starck, Ron Arad, Cini Boeri, Vico Magistretti, Makio Hasuike, Doriana e Massimiliano Fuksas, Daniel Libeskind, Oscar Dante Benini.

La curiosità è la barra della sua vita, per questo sviluppa via via la sua ecletticità senza porsi limiti, dall’idea alla realizzazione, apprendendo via via i nuovi saperi, sviluppando le intuizioni, e in tutte le sue sperimentazioni coltiva il suo amore innato per la bellezza, tanto che opere ideate da lui e realizzate da FIAM, sono presenti in 25 musei internazionali.

Nel 1992 acquisisce Villa Miralfiore a Pesaro, il magnifico palazzo cinquecentesco edificato nel 1260 e che da allora ha segnato la storia grazie alle diverse famiglie patrizie che si sono qui avvicendate, dai Malatesta i primi proprietari, poi gli Sforza, i Della Rovere, i Medici, la Santa Sede, la famiglia dei Castelbarco Albani e infine i Livi.  Il recupero edilizio fu eseguito a regola d’arte nel rispetto e salvaguardia del valore storico e artistico anche del Giardino all’Italiana oltre che del palazzo.

All’interno il Museo, voluto da Livi stesso, presenta sue opere in vetro prodotte e realizzate in collaborazione con artisti quali: Gianni Colombo, Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj, Walter Valentini, Danny Lane, Umberto Mariani, Eugenio Carmi, Luigi Veronesi, Bruno Munari, Oscar Piattella, Vasco Bendini e nel frattempo raccoglie numerosissimi premi e riconoscimenti con le sue realizzazioni come Fullet, Ospite, Ipotenusa, i Camini delle Fate,celebra il 30° anniversario dell’azienda selezionata dalla Triennale di Milano per la Collezione Permanente di Design… e a volo radente Stella per premiare il Dottor Claudio Costa, fondatore della clinica mobile, Crocefisso, commissionato da dieci Clubs Lions e donato a Sua Santità Giovanni Paolo II,
 La Bandiera Trasparente in vetro curvo e led colorati commissionata dal comune di Carpegna, Crocefisso Gesù Energia del Mondo, realizzato per Papa Francesco, commissionato da UCID, è del 
2015 Cuore Premio Rossini International, mentre nelle sue vite parallele come designer da Ondapouff passa al paravento Esse, ai carrelli di Pitti e Boboli, ma dal 1988 è Medaglia d’Oro della CCIAA di Pesaro e Urbino. Ancora riceverà il riconoscimento onorario Città di New York dal Sindaco Edward Koch e viene nominato Commendatore della Repubblica, è del 2000 la Laurea Honoris Causadell’Università di Ancona, nel 2001arriva il Compasso d’Oro alla carriera e nel 2006 il Premio Culturale Rotondi di Sassocorvaro, 2014 la targa ARTOUR-O d’Argento per aver fatto dell’arte sistema di vita, Premio Leonardo Qualità Italia 2015 dal Comitato Leonardo, come sono importanti gli incarichi ufficiali, quello di Presidente FIAM naturalmente, Membro CDA Fla Eventi – Organizzatore del Salone del Mobile di Milano, Consigliere Delegato Gruppo Mobili Assarredo, Membro di Giunta di Federlegno Arredo Mi, Vicepresidente di Confindustria Pesaro e Urbino, Membro dell’Accademia Raffaello di Urbino e del Comitato Leonardo di Roma, Socio UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti ) e siamo al 2022 incoronato dal Secondo Compasso d’Oro alla carriera alla carriera in occasione del XXXV anniversario della poltrona Ghost di Cini Boeri. Qui mi fermo ma potrei andare avanti…

Il 22 Maggio 2023, in occasione della XII Giornata Nazionale di Associazione Dimore Storiche Italiane e ADV, Villa Miralfiore, specchio del suo percorso che continua ad arricchirsi di giorno in giorno, ha aperto al pubblico i suoi splendidi spazi ricchi di opere come il Crocefisso in vetro, suo media emblematico, realizzato per Papa Francesco. È davvero un piacere sentirlo parlare: Gesù è venuto sulla terra per unire tutti i popoli del mondo. Usava un linguaggio trasparente in modo che lo potessero capire. Per questo la Croce è fatta di 220 blocchetti di vetro. Rappresentano ciascuno un popolo.  Mentre per il Cristo ho usato lo specchio in modo che ciascuno di noi possa riflettersi in Lui. Comunque, vedi?  É un Cristo felice il mio perché conscio di aver compiuto la propria missione e aggiunge … sai sono l’unico nella storia ad aver avuto l’onore di realizzare il Crocefisso per due Papi in vita nello stesso momento, il primo è stato regalato dall’UCID a Papa Francesco e l’altro a Papa Ratzinger dai LIONS.

Per questa importante giornata ADV l’arch. Roberta Martufi, amica e architetto con particolare dedizione ai beni culturali rinascimentali e all’architettura del paesaggio, ricercatrice e docente universitaria, è stata guida d’eccezione non solo alla Villa di cui ha curato il restauro con Livi stesso, ma anche all’esposizione delle opere in vetro di maestri internazionali come Arnaldo Pomodoro, Piattella, Munari, Isgrò, Baj, Mariani, Fuksas e Philippe Starck qui custodite con orgoglio. 

Oggi Villa Miralfiore o Villa delle Delizie, come la chiamò Francesco Maria I della Rovere, ha ritrovato la propria identità, unendo la realtà abitativa a quella di rappresentanza, showroom e museo della produzione FIAM. Qui arte e ospitalità si fondono, così come pubblico e privato, in dialogo con l’ambiente in quel concetto di cultura diffusa, inclusiva, in cui non può che riconoscersi Artour-o il MUST, in totale sintonia con il progetto La natura della cultura.  La stessa Presidente della Commissione Cultura Anna Maria Mattioli, afferma che il progetto ci proietta al 2024 all’appuntamento con Pesaro Capitale italiana della Cultura, un vero gioiello nello scrigno delle Marche, mentre il racconto storico e appassionante di Roberta Martufi, ha emozionato gli astanti introducendoli in questi luoghi densi di arte, cultura e storia, forti di un passato straordinario in cui il futuro ha le proprie radici.

Non ci resta che ringraziare Vittorio Livi per il suo impegno a tutto tondo.

 Appuntamento all’anno prossimo allora e buon lavoro!

Tiziana Leopizzi

Architetto, giornalista iscritta all’albo da circa 25 anni, è stata nominata accademico ad honorem per la sua scelta di diffondere i valori dell’arte e della cultura in modo semplice e trasversale. È membro quindi dell’AADFI l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa, voluta da Cosimo I e Giorgio Vasari nel 1563, che vanta come primo Accademico Michelangelo. Recentemente nel 2018 è stata nominata Ambasciatore della Città di Genova nel Mondo. Il suo mentore è Leonardo da Vinci il cui CV che non manca occasione di pubblicare, è fonte di saperi inestimabili per tutti noi. Usa l’arte come strumento di comunicazione realizzando progetti in Italia e all'estero.