Il Turner Prize 2020 non verrà assegnato. Anziché annunciare gli artisti selezionati per il prestigioso premio di arte contemporanea, gli organizzatori hanno rivelato oggi di aver optato per l’annullamento dell’evento, che si sarebbe dovuto tenere dal 30 settembre al 3 gennaio 2021, durante il quale sarebbero state presentate nuove opere degli artisti. Il fondo da 123.000 dollari verrà invece diviso in borse di studio da 12.000 dollari che saranno consegnate a dieci artisti danneggiati dalla pandemia di Covid-19.
“Le chiusure delle gallerie e le misure di allontanamento sociale sono di vitale importanza, ma stanno anche causando enormi disagi alla vita e ai mezzi di sussistenza degli artisti”, ha dichiarato Alex Farquharson, direttore della Tate Britain e presidente della giuria del premio. Ha aggiunto anche che le modalità di organizzazione di una mostra del Turner Prize sono impossibili nelle circostanze attuali, e per questa ragione hanno deciso di supportare un maggior numero di artisti in questo periodo particolarmente difficile. Citando l’idea dell’artista inglese del diciannovesimo secolo J. M. W. Turner di lasciare la sua fortuna in beneficenza per “artisti decaduti”, Farquharson ha dichiarato che crede che l’omonimo premio “approverebbe questa decisione”.
Il programma annuale di premiazione avrebbe selezionato un vincitore per un premio da più di 30.000 dollari a dicembre e avrebbe assegnato ai finalisti circa 6.000 dollari ciascuno. L’anno scorso la mostra si è svolta al Turner Contemporary di Margate e il riconoscimento è andato a tutti e quattro i nominati (Lawrence Abu Hamdan, Helen Cammock, Oscar Murillo e Tai Shani). L’evento di quest’anno era stato programmato per tornare alla Tate Britain, che ospita la mostra-premiazione ogni due anni.
In relazione alla scelta dei finalisti la giuria, che comprendeva Richard Birkett, curatore presso l‘Institute of Contemporary Arts di Londra, Sarah Munro, direttrice del BALTIC Center for Contemporary Art di Gateshead, Fatos Üstek, direttore della Biennale di Liverpool e il designer e curatore Duro Olowu, ha visitato centinaia di mostre in tutto il mondo negli ultimi dodici mesi e sarà ora responsabile della selezione dei dieci destinatari delle borse di studio.
*questo resoconto è tratto dall’articolo pubblicato su ARTFORUM